Abbiamo sostanzialmente detto la stessa cosa.
Non mi sembra.
Tornando al tema arbitrale, il calcio ha purtroppo un rapporto balordo con i torti, i cambiamenti tattici in funzione dei risultati momentanei delle partite e con la psicologia delle situazioni.
I conti che talvolta fanno in certe trasmissioni calcistiche, relativamente ai punti persi o guadagnati, non hanno semplicemente senso, il che però non vuol dire al contempo che non sia legittimo sentire di aver subito un torto.
Spesso le gare risultano condizionate, in modo più o meno grave, da certi errori, ma non si è in grado di stabilire con assoluta certezza l'impatto, in termini di punti, degli stessi. C'è il rigore non dato ma ancora da trasformare, l'espulsione che impatta diversamente a seconda delle condizioni fisiche e del momento della gara, c'è tutta una serie di variabili in cui un errore grave può falsare la partita, rendendola degna di un annullamento, perché non è determinabile in modo oggettivo quale sarebbe stato il risultato.
Personalmente sono molto favorevole anche all'attuale attesa della moviola per questo, perché dal mio punto di vista è meglio perdere due minuti, provando a prendere la scelta giusta, che far finta che il risultato di una gara falsata da un momento sia tranquillamente accettabile, per società che spendono vagonate di milioni.
Il campionato poi è una sintesi, che in teoria dovrebbe provare il valore delle squadre sul lungo termine, ma rimane il fatto che è costituito da tanti, innumerevoli momenti, dalle condizioni momentanee proprie e degli avversari, da infortuni, squalifiche e calendario.
C'è chi ritiene che nello sport lo scontro diretto di una fase finale post-campionato sia uno strumento migliore, ma è essa stessa una fase condizionata dal momento, da in che condizioni ci si arriva. Certamente finire giocandosela è più spettacolare.
Considerando tutto, più che inventarsi conti sui punti che potevano o meno avere le squadre, preferisco sperare che lo scontro diretto avvenga con un arbitraggio indiscutibile.