è del tutto normale che la colonna portante di una nazionale, in presenza di club forti in quella nazione, la faccia chi rappresenta quei o quel club. Vale anche per la Germania con il Bayern, o la Spagna con Barça e Real. Club dominanti e squilibri economici che portano tutto il meglio espresso dal campionato nazionale a finire lì.
Se dietro al blocco juventino, che va pensionando, ci fosse già pronto un gruppo unito e formato in altri club non si porrebbe il problema, ma veniamo da anni con una singola squadra competitiva in campo europeo e dominante in quello nazionale.
Si ricostruirà, tra Bernardeschi, Caldara, Spinazzola, Rugani, Sturaro stesso e forse Mandragora, però serve tempo.
Come dicevo, però, già le nuove logiche di rosa qualcosa stanno cambiando. Penso soprattutto all'Inter, che ha fatto anni in cui non si vedeva un italiano in campo, mentre ora ha rinnovato i contratti di D'Ambrosio ed Eder, Candreva è titolare fisso, ha prenotato l'under 19 Bastoni dall'Atalanta e pare tra le squadre pretendenti a Chiesa e Verdi. Poi c'è sempre il fatto che viene dai tre scudetti giovanili dello scorso anno e non sono tutti neri come diceva Sacchi
Il Milan risponde con Donnarumma, Romagnoli, Conti, Locatelli, Cutrone, Bonucci e Bonaventura.
Posso capire le lamentele legate ai vivai, la società e quant'altro, ma a questi livelli tanto passa dalla competitività, anche economica, delle big, perché ogni tanto il Grosso della situazione che esplode in nazionale salta fuori, ma ai più serve esperienza internazionale coi club per accrescere il valore effettivo della nazionale.