Per il Milan, il peccato originale è la cessione Ibra-Thiago Silva, per cui certo non si può dire che la sua involuzione non sia stata condizionata dai soldi. Lo scorso anno fa storia a sé, Berlusconi evidentemente si aspettava la cessione entro breve e non è andata così, ma è altresì chiaro che gli acquisti a parametro zero, con ingaggi onerosi, costano quanto prendere giocatori a cifre basse ma con ottica di investimento.
L'Inter ha speso di più e male, sebbene anch'essa abbia tirato la cinghia dal post-triplete. Allora ero convinto che certi rinnovi fossero inevitabili, come giusta la cessione del solo Balotelli, malgrado fosse il più giovane, poi però il peso degli ingaggi ha condizionato i mercati successivi, tutto perché Moratti nel rinnovare non ha tenuto conto che gli era anche passata la voglia di spendere. Poi è venuta la gestione speculativa di Thohir e relative conseguenze.
Vedremo coi cinesi, ma l'introduzione del Fair Play Finanziario ha ulteriormente complicato la gestione di due squadre che si basavano più sul portafogli dei presidenti che su introiti strutturati.
Non si può negare che la Juve ha fatto colpi importanti in questi anni, ma è troppo comodo far finta di non vedere che quando hai soldi da spendere ti puoi permettere di buttarne nei vari Krasic, Martinez, Felipe Melo, Isla, Padoin, Ogbonna, Anelka, Peluso, Bendtner, Hernanes, ecc... e star tranquillo comunque.
Nessuno è immune agli errori, ma da sempre chi ha più soldi da investire ha più margine degli altri.