Voglio proprio vedere se questa tanto propagandata "occidentalizzazione" della saga avrà veramente luogo in DQVIII: onestamente ci credo poco, basta appunto vedere il menù con l'opzione "Parla". Manca solo che ci mettano una voce di menù per aprire le porte e quella leggendaria per salire le scale, ed eccoci qua, un gioco NES mascherato da gioco PS2
Ehm a dire il vero è da un pò (dal V mi pare) che quel menù è presente solo per tradizione, e si parla direttamente con il tasto come in tutti gli altri rpg. Non credo che un semplice menù dall'utilità zero da cosi tanto fastidio
la gestione di tutto l'equip e delle item mi sembra abbastanza intuitiva
:twisted: Per non parlare della meccanica di gioco e della longevità: vi ricordo che DQVII richiedeva un minimo di 100 (CENTO) ore per essere finito, e dico finito,
Può essere finito tranquillamente in un'ottantina di ore. (e inoltre sono ore leggermente diverse da gli altri giochi di ruolo, che invece di proporre enigmi, combattementi e dungeon difficili che dovrebbero essere il solco fondamentale del genere riempono il gioco con dialoghi e filmati generalmente nutili)
mica sviscerato (lì potevamo arrivare a 200-300 ore), con quel sistema odioso di level up che devi combattere ore ed ore contro i mostri debolissimi per tirare su i livelli se no alla prima area nuova ti trinciano,
Secondo me sei tu che non sai con chi combattere
il 7 è decisamente generoso sotto questo punto di vista (con i nemici giusti fai esperienza e punti classe fin troppo velocemente)
Inoltre è un pò difficile che passi ore e ore con i nemici deboli, dopo un pò non ti da più quasi nulla
DQ si porta dietro la stessa struttura di gioco dal 1986, poi noi ci lamentiamo se l'episodio 2 di qualcosa è quasi uguale al precedente... Enix ripropone la stessa minestra ogni volta e tutti comprano vagonate di copie.
La struttura stessa di base di ogni rpg nipponico è dell'86, e dragon quest non è certo il più arretrato (anzi come struttura direi che i dragon quest sono stati molto più originali di altri giochi di ruolo, basti pensare al chapter system del 4, al create character system del 3, alla splendida divisione tra passato e futuro del 7) Può sembrare anacronistico per il sistema di combattimento, ma la realtà è che la maggior parte dei rpg nel 2001 (e ancora oggi) è ancora incentrata su quei maledetti turni. Il fatto che sia in soggettiva o altro non mi pare cambi molto. Quello che è davvero vecchio stile, è l'atmosfera, i dialoghi, la trama. E mi sembra un bellissimo intermezzo tra l'ennesimo gioco di ruolo che si basa soprattutto sugli aspetti narrattivi (non è che DQ7 non sia curato neanche sotto questa componente, anzi. Solo che è troppo sincero per gli standard ordierni, e le favolette che racconta non vengono più capite)
Se l'otto riesce a mantenersi puro e a portare le consuete caratteristiche originali di ogni capitolo unendolo a una realizzazione tecnica straordinaria direi che avremo di fronte IL rpg (rpg, non avventura grafica)