Si è svolto su due linee temporali nel futuro.
La prima:
Città tutta buia, grattacieli illuminati dall'alto, "guardie" armate su ogni tetto. Tutto era buio e nebbioso.
Io ero in un palazzo e stavo cercando di capire insieme ad altri come avremmo potuto scappare con i soldi "illegali" che avevamo. Uscire non si poteva perchè se ti beccavano le guardie ti mandavano ai lavori forzati.
Questi lavori forzati erano in un luogo buio, una caverna, tipo il monte fato, illuminato da dei rossori di lava incandescente. Degli "uomini" dal fisico muscoloso, e sporco, vegliavano sui lavoratori che facevano non sò cosa. Queste guardie erano tipo Pyramid Head di Silent Hill, a torso nudo e avevano la testa da iguana/varano di komodo.
Tutto era buio e nebbioso, sporco eppure lucido. Parlavamo di questo nuovo governo dominato da questa nuova razza di uomini varano e di come fossero saliti al potere.
Fine
Linea due:
Sono a casa, esco perchè devo andare ad una festa/riunione/presentazione. Salgo su un prato molto ripido, in cima c'è una tipica casa giapponese, che però dietro di essa cela una struttura di metallo/vetro molto moderna. Arrivo in un sottotetto, una mansarda con pareti di legno, dove riconosco alcuni conoscenti, parlo con loro e gioco prima a basket, poi a pallavolo.
Suona una campanella e tutti accorrono a vedere la grande novità. Io e altri amici non vogliamo andare e guardiamo dalla finestra. C'è una presentazione; dietro l'oratore una specia di gabbia cilindrica con avvolto da della carta qualcosa di lungo.
Svelano il contenuo della gabbia. E' un essere umano, sdraiato, lunghissimo, striscia e ha la testa di serpente. Tutti applaudono e, alla King-kong, la cosa scappa seminando il panico. Mangia persone, rompe cose.
Io ho una specie di crisi nervosa, in preda al panico dico "lo sapevo, dobbiamo ucciderlo, io sono stato nel futuro e sò come andrà a finire" e cose così. Decidiamo di ucciderlo, ma un'altro amico mi dice è inutile perchè ne hanno fabbricato anche altri.
Fine.
Beh, poche volte faccio sogni, però azzarola, devo rivenderle come sceneggiature.