Autore Topic: [review] 21 Grammi  (Letto 1959 volte)

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Offline fulgenzio

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[review] 21 Grammi
« il: 09 Gen 2004, 00:13 »
21 Grams di A.G.Inarritu

Il processo di cooptazione ,da parte di Hollywood, nei confronti dei più talentuosi registi internazionali, porta spesso questi ultimi a castrare , disperdere e sacrificare la propria visione del cinema, sacrificandola sull’altare del business e dello star systems. Verhoeven ed Emmerich sono gli esempi più evidenti di questo triste fenomeno.L’attesa per la seconda opera (si sa ,la più difficile) del regista brasiliano Inarritu, autore del capolavoro Amores Perros ,datato 2001, aveva raggiunto picchi notevoli non solo per la naturale curiostà di vedere nuovamente all’opera un così originale e feroce narratore delle umane miserie, ma anche perché stavolta ,il teatro della tragedia era lontano dal suo paese d’origine.
Fortunatamente, tutto stavolta è filato liscio.
21 Grams, pur con le sue piccole imperfezioni, è un film potente, drammatico, angosciante, capace come poche altre pellicole di trattare la morte e lo strazio che ne consegue in maniera asetticamente umana. E non stupisca il potenziale paradosso. Le reazioni alle peripezie del terzetto Watts,Penn e Del Toro potranno essere molto variegate tra gli (si spera numerosi) spettatori che avranno il coraggio (e ce ne vuole) di sopportare il viaggio di 120 minuti agli inferi proposto da Inarritu.

21 Grams è triste, molto triste. Il titolo, che prende spunto dal fatto che, all’istante del decesso, ogni essere umano perde 21 grammi, incrocia tre storie disperate, unite dalle conseguenze di un tragico incidente stradale,elemento portante e caratterizzante anche del primo film del regista. Nel film c’è tutto. Vita,morte, riflessioni su Dio e la religione, sulla ineluttabilità del fato, sul destino ed i tragici o meravigliosi scherzi che ci propone, sull’amore ,la droga ,il sesso. Forse troppi temi buttati sul piatto,ma ,incredibile dictu, tutti trattati in maniera essenziale e coerente. Il film è asciutto, puntuale, preciso, e la scelta di utilizzare la crema degli interpreti “off” di Hollywood si rivela molto felice.
Tutti gli attori sono assolutamente straordinari,impossibile fare una scala di valori:se Penn ha giustamente vinto un premio a Venezia come migliore attore, sarebbe veramente deprimente vedere i Globe o l’Academy snobbare le performance della Watts (bellissima),del polveroso Benicio Del Toro,e diciamolo, anche di tutti i comprimari che permettono alla pellicola di rasentare l’eccellenza.

Il montaggio,che spezza le trame e mescola tempi e spazi,tende inizialmente a confondere lo spettatore ma permette, una volta annodati i primi fili della storia, di aumentare il patos ed il coinvolgimento. Purtroppo, il confine tra dramma e melodramma è labilissimo ed in certi (pochi) punti,anche il rigore di Inarritu viene blandito dallo scorrere di una serie di avvenimenti se non improbabili,certamente forzati(come la improvvisa e annientante passione tra la Watts e Penn).L’economia del film non ne risente particolarmente,ma qualche integerrimo e radicale cultore delle reazioni causa –effetto potrebbe storcere il naso.

21 grammi,a dispetto del titolo resta un titolo di enorme peso nella cinematografia recente. Graziato da una colonna sonora toccante e da un fotografia attenta a cogliere dettagli,particolari e sfumature ,è una pellicola che sarebbe, specie dopo questo annientante natale, delittuoso perdere.


(in sala dal 16 gennaio)
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Offline COBOL X

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[review] 21 Grammi
« Risposta #1 il: 09 Gen 2004, 13:30 »
Grazie per il consiglio e la solita stupenda recenza! Andrò a vederlo.
P.S. Il regista mi è sconosciuto Amores Perros è uscito anche in Italia?

Offline fulgenzio

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[review] 21 Grammi
« Risposta #2 il: 09 Gen 2004, 13:43 »
Citazione da: "COBOL X"
Grazie per il consiglio e la solita stupenda recenza! Andrò a vederlo.
P.S. Il regista mi è sconosciuto Amores Perros è uscito anche in Italia?


si, un paio d'anni fa.dovrebbe essere comunque facilmente reperibile in cassetta (anche da blockbuster per dire)
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Offline Chogom

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[review] 21 Grammi
« Risposta #3 il: 09 Gen 2004, 14:43 »
e io che pensavo che il titolo fosse la dose che si fanno gli attori e il regista. Ma perche' non sapevo proprio di cosa parlasse. Ora che lo so (grazie fulgenz) penso che andro' a vederlo!!!  8)
erche' superare il limite di 400 caratteri quando si può benissimo non superarlo? E tu, perche' continui a leggere questa frase senza significato particolare? Io ti banno.
----------------------------- "Parigi in autunno, gli ultimi mesi dell'anno

Offline A.A.

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[review] 21 Grammi
« Risposta #4 il: 12 Gen 2004, 19:08 »
Molto interessante, ne avevo sentito parlare. Appena arriverà dalle mie parti, non me lo lascerò sfuggire....
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Offline melaQuit

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« Risposta #5 il: 06 Feb 2004, 09:48 »
Visto ieri.

Sebbene coinvolto dall'ottima performance dei protagonisti e da alcune brillanti scelte di regia (la scena che rappresenta il momento dell'incidente in primis), continuo a domandarmi che peso abbia avuto nell'economia del film la scelta di una narrazione non sequenziale.

Ardita ed apprezzabile scelta narrativa, o semplice escamotage per tenere vivo l'interesse dello spettatore?
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Offline Luv3Kar

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[review] 21 Grammi
« Risposta #6 il: 06 Feb 2004, 10:11 »
Citazione da: "melaQuit"
Visto ieri.

Sebbene coinvolto dall'ottima performance dei protagonisti e da alcune brillanti scelte di regia (la scena che rappresenta il momento dell'incidente in primis), continuo a domandarmi che peso abbia avuto nell'economia del film la scelta di una narrazione non sequenziale.

Ardita ed apprezzabile scelta narrativa, o semplice escamotage per tenere vivo l'interesse dello spettatore?


Sono d'accordo.

E chiedo: perché i tre quarti del film sono composti da primi piani struggenti, unti, plastificati? Un espediente che appesantisce inutilmente la narrazione.

Gli attori sono bravissimi, ma il film mi ha dato l'impressione di un grande circo della drammaticità, sfacciatamente intenso a livello visivo ma debole e freddino a livello emotivo e di trama.
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Offline naked

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[review] 21 Grammi
« Risposta #7 il: 25 Feb 2004, 08:18 »
visto ieri sera.

La trama l'ho trovata deboluccia ma il film, attraverso un sapiente montaggio, risulta ugualmete originale.
Quello che mi ha veramente colpito è stata la fotografia: colori incredibili e atmosfere che riflettevano perfettamente le sensazioni dei personaggi.
In alcuni momenti l'ho trovato pesante, troppo drammatico.
Sicuramente da vedere.
Se fosse un’orchestra a parlare per noi Sarebbe più facile cantarsi un addio Diventare adulti sarebbe un crescendo Di violini e guai I tamburi annunciano un temporale Il maestro è andato via Metti un po’ di musica leggera Perché ho voglia di niente Anzi leggerissima

Offline m y t o y b o x

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« Risposta #8 il: 25 Feb 2004, 12:54 »
Visto soltanto ieri sera... eravamo in due in sala eheheh
vabbe'...

Una sola cosa...adoro il senso di angosciante lucidità che traspare dall'opera di montaggio...
gia il montaggio, cosi' a caldo senza rifletterci molto, credo che sia in termini di valore un buon 60% del film, voglio dire per quanto le interpretazioni, alcune chicche nella direzione e la fotografia che fa molto telecamera a mano siano di strabiliante fattura, penso che l'anima e la trama in generale risentano di una semplicità e banalità abbastanza sconcertanti.
Il tutto viene IMHO risollevato da una "confusione ragionata" e spettacolare in fase di montaggio...
Insomma quanto una scelta artistica di un montaggio a flashback puo' influenzare la bonta di un opera cinematografica??

Grazie

P.S.
La Watts merita la candidatura all'oscar
iccardo
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Offline naked

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[review] 21 Grammi
« Risposta #9 il: 25 Feb 2004, 12:57 »
Citazione da: "m y t o y b o x"

Insomma quanto una scelta artistica di un montaggio a flashback puo' influenzare la bonta di un opera cinematografica??


secondo me parecchio come detto sopra.

probabilmente Hana-bi con il montaggio del flashback al contrario sarebbe stato un altro film.
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