vabbè io concordo in pieno, il tatuaggio nel 99% dei casi è una coglionata
Io sostengo che va fatto se ha un significato profondo.
Nel 99% dei tatuaggi, non è il caso.
Il fatto è che non è il caso nemmeno nel 99% di quelli che dicono abbia un significato profondo.
Non a caso io mi farei un solo tatuaggio, qualcosa di non invisibile ma anche nascondibile all'occorrenza.
Mi farei delle fiamme che mi occupino la spalla destra, il pettorarale e il trapezio fino sul lato del collo.
Hanno un senso pseudopoetico (molto cheap però), visto che il fuoco è l'unico strumento di offesa con due caratteristiche quasi esclusive: 1- è "giusto", nel senso che colpisce tutti indistintamente senza poter essere contenuto o manovrato molto (ci si può solo proteggere, e a fatica), 2- è qualcosa che azzera indistintamente le cose buone e quelle cattive riducendole a qualcosa di utile (la cenere) da cui rinascono quelle buone.
E' il simbolo di catarsi, insomma, onesta e incorruttibile.
Nel caso personale, ci sono situazioni in cui mi sono sentito di passare attraverso il fuoco, e sarebbe un buon promemoria su come affrontare le cose che non riesco a superare e che mi mettono in crisi.
Detto questo, al 99% è una cosa che non mi farò mai per vari motivi:
-è indelebile o quasi, e sia da pdv estetico che da quello del significato non credo che da qui a 20 anni mi sentirei di vedere il mondo che mi circonda e la mia vita come li vedo adesso. Anzi, a dirla tutta spero proprio di non essere così limitato e di aver raggiunto adesso il mio apice.
-è una cosa che cmq col lavoro che faccio sarebbe un minimo problematica, o quantomeno attirerebbe un po' troppa curiosità (e un tatuaggio va fatto dove può essere visto, sennò è una puttanata da qualunque parte lo si voglia interpretare)
-il significato che ha per me non è poi così imprescindibile, o perlomeno non al punto di dovermelo incidere sulla pelle per tenerlo a mente
-dovrei stare tutto il tempo in cui mi sto facendo il tatuaggio (dubito sia una cosa da una/due sessioni) e i sei mesi successivi senza poter donare il sangue. E in tutta onestà credo sia molto più intelligente donare il sangue che non riempirsi la pelle di inchiostro.
Alla fine se non mi sono fatto un tatuaggio a fine 2007 o durante questo 2008, anno in cui a livello personale avrei avuto una valanga di ragioni per volermene fare uno, non credo ne capiterà un altro di questa portata.