Autore Topic: Contemporaneo VS retrogamer  (Letto 7038 volte)

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Offline Zolfo

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Contemporaneo VS retrogamer
« Risposta #15 il: 19 Mar 2003, 17:01 »
Citazione da: "katoplepa"
l'Imprinting Videoludico avviene quando i tuoi sensi "vergini" al Vg vengono sferzati per la prima volta da quello che senti essere un tuo mondo che ti appartiene, lo vivi per la prima volta, ti dà forti sensazioni e già capisci che quel mondo è il tuo, in quel preciso momento sei ricettivo al massimo e formi la tua cultura videoludica che poi ti porterà in futuro a definire il tuo genere, il tuo gusto personale e il tuo senso critico

Sagge parole.
La teoria dell'Imprinting non è da sottovalutare.
Però, come theblackpages, anche secondo me chi giudica soltanto in funzione dell'Imprinting è il nostalgico.
Credo che il vero retrogamer si affidi proprio a quel senso critico al quale alludi, scaturito e maturato a partire dall'imprinting stesso, in modo da percepire la differenza fra l'effettiva qualità intrinseca del prodotto e l'apparente bellezza generata dal ricordo emozionale del periodo, inducendolo a rigiocare le vecchie glorie per riprovare le differenti sensazioni che il videogioco regalava all'epoca e che oggi elargisce in misura sempre minore.
A volte c'è così tanta bellezza nel mondo che non riesco ad accettarla.

armandyno

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Contemporaneo VS retrogamer
« Risposta #16 il: 20 Mar 2003, 00:04 »
Forse sara' l'abitudine, forse sono un tipo strano, fattosta' che da quando ho la PS2, non riesco piu' a giocare i giochi della PSone :shock: : li trovo cosi'...vecchi...si: vecchi. Lenti, inguardabili, macchinosi: uno schifo.
I giochi 2D no, hanno sempre un loro fascino, cosi colorati, caratteristici.
Sara' un mio capriccio, sicuramente, ma io preferisco giocare un final fantasy 6 piuttosto che all'8, a Super Mario World piuttosto che Crash Bandicoot 2... a Gran Turismo 3 piuttosto che all' 1  :). Considero i "vecchi" giochi in 3d come ad un "ponte" che ci porta dalla grafica bidimensionale a quella tridimensionale, una specie di "prova" per perfezionare la tecnologia... forse questo succedera' anche quando uscira' la PS3, considerero'  "ponte" anche i giochi della PS2. Pero' i giochi 2d rimarranno sempre unici ("all' inizio erano le due dimensioni...poi la Sony ne introdusse un altra, e la storia cambio'") e rimarranno nella nosta mente come il "ponte" della nostra infanzia, quando i giochi, si che erano giochi...

Offline Andrea Rivuz

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Contemporaneo VS retrogamer
« Risposta #17 il: 20 Mar 2003, 08:50 »
Citazione da: "armandyno"

.....
io preferisco giocare un final fantasy 6 piuttosto che all'8
.....


Ettecredo...
Pure io preferisco FFVI a FFVIII, ma la grafica non centra niente.
La sesta fantasia finale è migliore dell'ottava come gioco.

Offline theblackpages

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Contemporaneo VS retrogamer
« Risposta #18 il: 20 Mar 2003, 14:48 »
Citazione da: "armandyno"
Forse sara' l'abitudine, forse sono un tipo strano, fattosta' che da quando ho la PS2, non riesco piu' a giocare i giochi della PSone :shock: : li trovo cosi'...vecchi...si: vecchi. Lenti, inguardabili, macchinosi: uno schifo.
I giochi 2D no, hanno sempre un loro fascino, cosi colorati, caratteristici.
Sara' un mio capriccio, sicuramente, ma io preferisco giocare un final fantasy 6 piuttosto che all'8, a Super Mario World piuttosto che Crash Bandicoot 2... a Gran Turismo 3 piuttosto che all' 1  :). Considero i "vecchi" giochi in 3d come ad un "ponte" che ci porta dalla grafica bidimensionale a quella tridimensionale, una specie di "prova" per perfezionare la tecnologia... forse questo succedera' anche quando uscira' la PS3, considerero'  "ponte" anche i giochi della PS2. Pero' i giochi 2d rimarranno sempre unici ("all' inizio erano le due dimensioni...poi la Sony ne introdusse un altra, e la storia cambio'") e rimarranno nella nosta mente come il "ponte" della nostra infanzia, quando i giochi, si che erano giochi...


Fin troppo coccolati da bilinear filtering e anti-aliasing, i miei occhi rivendicano il diritto d'adagiarsi di nuovo su pixel spigolosi, per riposare finalmente sulla loro paradossale nitidezza.

Scusate, le preoccupazioni riguardo alla guerra hanno bruciato gli ultimi due neuroni che mi funzionavano ancora alternandosi i task.

Offline katoplepa

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« Risposta #19 il: 20 Mar 2003, 20:43 »
Citazione da: "Zolfo"
Credo che il vero retrogamer si affidi proprio a quel senso critico al quale alludi, scaturito e maturato a partire dall'imprinting stesso, in modo da percepire la differenza fra l'effettiva qualità intrinseca del prodotto e l'apparente bellezza generata dal ricordo emozionale del periodo, inducendolo a rigiocare le vecchie glorie per riprovare le differenti sensazioni che il videogioco regalava all'epoca e che oggi elargisce in misura sempre minore.


sono daccordo, a questo punto però sarebbe interessante capire per quale motivo il retrogamer cerca le "vecchie" sensazioni nei vecchi titoli:
quelli nuovi non gliene danno più? perchè? è il gioco che è cambiato oppure è il giocatore ad essere cambiato, proprio in funzione dell'imprinting e quindi non potrà mai più provare "quelle" sensazioni, nè nel nuovo ma nemmeno più nel vecchio? dove sono andate quelle emozioni? e perchè mio nipote quando gioca sul mio Dreamcast va giù di testa per Sonic Adventure 2 ? forse perchè è il primo per lui?

armandyno

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« Risposta #20 il: 20 Mar 2003, 23:46 »
Citazione da: "Andrea R."


Ettecredo...
Pure io preferisco FFVI a FFVIII, ma la grafica non centra niente.
La sesta fantasia finale è migliore dell'ottava come gioco.



questo pure è vero...

Offline theblackpages

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« Risposta #21 il: 21 Mar 2003, 12:11 »
Citazione da: "katoplepa"
sono daccordo, a questo punto però sarebbe interessante capire per quale motivo il retrogamer cerca le "vecchie" sensazioni nei vecchi titoli:
quelli nuovi non gliene danno più? perchè? è il gioco che è cambiato oppure è il giocatore ad essere cambiato


IMHO, il problema è nel giocatore, ma non perché egli è cambiato, ma per il motivo contrario: non è riuscito a maturare assieme al medium, come è avvenuto invece nella maggioranza dei giocatori; quest'ultimi ricercano innovazione e sperimentazione nella produzione attuale, piuttosto che riciclo e riutilizzo di plot ampiamente sperimentati e sviscerati in ogni potenzialità.

Offline M@tty

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« Risposta #22 il: 24 Mar 2003, 22:13 »
E se invece io spostassi la domanda iniziale sui giochi invece dei giocatori?
Retrogame vs gioco contemporaneo

immediatezza-dispersione
limitazioni-libertà
creatività-realismo!

Offline katoplepa

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« Risposta #23 il: 26 Mar 2003, 21:49 »
secondo me M@tty a questo punto diventa + soggettiva la questione...

in Burnout 2 ad esempio direi che c'è molta immediatezza e questo è in linea con quello che "dovrebbe" proporre un retro-game, ma stiamo parlando di un titolo molto recente, la dispersione a sua volta può essere un difetto a seconda di chi/cosa/come/ecc.. per esempio un mio amico si rompe le scatole a giocare a Ratchet&Clank perchè dice "cosa devo fare? dove devo andare? e adesso?" eccetera e preferisce giocare ai vecchi Crash Bandicoot per PsOne, lineari e non dispersivi, sempre che R&C sia dispersivo, per lui lo è... altri invece amano GTA proprio per la libertà di azione che prima non si trovava in nessun gioco, quindi direi che questi aspetti rientrano nei gusti personali e nella cultura del videogiocatore, dove un videogiocatore "novello" che non vuole sbattersi e "perdere troppo tempo" a giocare a GT 3 A-Spec preferisce scatenarsi a Burnout 2, fare qualche frontale, ridere poi spegnere la console e guardarsi il carnaccio su Tele+... ma voglio dire che non è necessariamente così, uno può essere un videogiocatore esperto per altri generi ma preferire lo stesso l'arcade alla simulazione, a seconda dei generi che affronta...

Offline M@tty

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« Risposta #24 il: 15 Apr 2003, 00:00 »
sarebbe solo soggettiva la cosa?!?
Oppure esiste realmente una linea dove la dispersività e l'immediatezza si incontrano per creare il gioco perfetto!?!
Innegabilmente(riallacciandomi alla domanda iniziale) i retrogame avevano(per caso obbligo scelta o chissà cosa) mediamente una maggior immediatezza, e se ora possediamo giochi troppo dispersivi sarebbe come ammettere che la tecnologia ha portato brutte cose e noi lìabbiamo accettata comunque entusiasti! Ma poi è colpa della tecnologia?!

Offline katoplepa

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Contemporaneo VS retrogamer
« Risposta #25 il: 16 Apr 2003, 13:23 »
secondo me non è colpa della tecnologia, è ovvio che aumentando i mezzi a disposizione si cerca di ampliare sempre di più tutto l'ampliabile, anche per offrire prodotti innovativi rispetto alla concorrenza sperando di incontrare il favore del pubblico, ma forse il giocatore non va così veloce e si trova ad avere nostalgia per quel prodotto più immediato che ha imparato ad amare "prima" (e qui rientra in gioco il tema dell'imprinting videoludico), a questo punto direi che ha ragione theblackpages quando afferma che l'utente non si è evoluto di pari passo con il medium...