Autore Topic: the Coast Guard  (Letto 940 volte)

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Offline Mark3

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the Coast Guard
« il: 05 Gen 2004, 03:06 »
THE COAST GUARD
(di Kim Ki-duk, Corea - 2002)

Dopo la guerra con la Corea del Nord, le coste della Corea del Sud sono state cintate col filo spinato per evitare attacchi e infiltrazioni di spie. E' in questo panorama che si svolge la vicenda narrata in questo film, tra militari che pattugliano la spiaggia e gente di paese stufa di una situazione al limite del ridicolo.
La trama presenta una struttura essenziale, pur essendo ricca di situazioni e di personaggi, forse per l'intenzione del regista di ottenere un più largo consenso presso il pubblico coreano (cosa che peraltro è avvenuta), anche se i suoi tratti distintivi sono chiaramente visibili e nel criptico finale riemerge la volontà di rimanere originale e in controtendenza.
Il cinema di Kim Ki-duk è fatto di contrasti: c'è la violenza (anche estrema) e c'è la dolcezza, il cinismo e la disperazione, la passione e la remissione, le cose sbattute in faccia e quelle non dette, la gente comune e i militari, la pazzia e la ragione. Opposti che si scontrano e da cui nascono una frustrazione e un pessimismo che caratterizzano i suoi personaggi.
Il protagonista (fra i suoi film: Friend - visto di recente:stupendo -, 2009: Lost Memories e Nowhere to Hide), forse un po' troppo belloccio per essere totalmente credibile, offre comunqueun'ottima interpretazione partecipata e coinvolgente.
Dopo Address Unknown e Bad Guy, questo è il terzo film di Kim Ki-duk che vedo e per la terza volta mi stupisco di come questo regista sappia raffigurare con maestria le sue storie e i suoi personaggi. Un grande.
::.mark3.::