Autore Topic: Gameplay  (Letto 7945 volte)

0 Utenti e 1 visitatore stanno visualizzando questo topic.

Offline Munba

  • Avviato
  • *
  • Post: 265
    • http://www.ffxionline.net
Gameplay
« il: 11 Feb 2003, 12:03 »
Pochi giorni fà l'amico Giuseppedr fece un post sul concetto di gameplay su cui mi trovo d'accordo al 100%. Ve lo vorrei riproporre qui per sapere le vostre opinioni su questo fantomatico significato che ha la parola gameplay:

-------------------------
Detto alla Saussurre, il valore di un gioco può essere stabilito o meglio percepito solo in quanto parte di un sistema. Un gioco è tutto ciò che gli altri non sono. Questo è il mio credo. Haven call of the King non è meglio di Ico perchè è più lungo, con più interazione e con più cose da fare. Zelda non è meglio di MGS2 o FFX. Questi gioco fondano il gameplay su basi diverse per spiccare il volo in direzioni altrettanto diverse. Perchè l'arte è dialogo tra l'opera e chi la riceve. La musica di sottofondo di MGS2 mentre IA pone il suo discorso finale è interazione con il giocatore, ha un effetto. Quella musica, posta in quelle circostante, con tutto quello che è venuto prima...è gameplay. Il silenzio che precede lo scontro con Link e Dark Link in Ocarina of Time...è gameplay. L'assenza di freccie e barre su schermo in ICO...è gameplay. Il gameplay non è solo la parte relativa all'interazione intesa come tutto ciò che ruota attorno ai comandi, o IA o level design. Troppo riduttivo valutare un'opera in questo modo imho, e verrebbe annullato il valore artistico del videogioco (che io riconosco), quello che percepisci, ma non pui spiegare, quella magia che c'è in Zelda, così come in Silent Hill, come in Final Fantasy, come in Mario Kart, ma per motivi diversi ma la cui diversità non li sminuisce nel confronto reciproco. Il gameplay è il modo di comunicare col videogioco e del videogioco, è l'emozionarsi per per quelle texture insanguinate sulla parete in quella scena, vedere lo schermo diventare in bianco e nero quando link si ritrova con Zelda, per quelle scelte di design, narrative, grafiche, strutturali, per un particolare, per una colonna sonora, per un'inquadratura. Il compito di un recensore, io credo, non è quello di stabilire quanto sia bello un gioco, collocarlo in una scala di valori. Diciamocela tutta. I voti sono una st*****. Il compito del recensore è imho restituire con le parole dignitià al prodotto, avere la competenza necessaria per smontarlo e rivelarlo, che sappia restituirne l'essenza e individuarne i tratti distintivi reali per far capire a chi legge se quel gioco potrà divertirlo o no, o più in profondità fargli capire cosa ci troverà.
--------------------------------

Spero giusep non me ne voglia. ;) Ma questo stralcio secondo me è da ricordare.

(scusate ma l'avevo postato nel thread sbagliato e ora però lo ripropongo qui, anche per quelli che magari lo avevano letto e poi è stato cancellato)

Munba
img]http://space.virgilio.it/fulvio.giungarelli@tin.it/banner/banner_ffxi4.gif[/img]
FFXIOnline.Net

Offline m y t o y b o x

  • Navigato
  • **
  • Post: 626
    • http://www.mytoybox.it
Re: Gameplay
« Risposta #1 il: 11 Feb 2003, 12:12 »
Citazione da: "Munba"
I voti sono una stronzata. Il compito del recensore è imho restituire con le parole dignitià al prodotto, avere la competenza necessaria per smontarlo e rivelarlo, che sappia restituirne l'essenza e individuarne i tratti distintivi reali per far capire a chi legge se quel gioco potrà divertirlo o no, o più in profondità fargli capire cosa ci troverà.
Munba


Questa e' la cosa piu' importante dell'intero discorso, molte, troppe volte si leggono recensioni dove ci si limita a descrivere quello che ci troveremo davanti, senza la possibilità di capire cosa, chi ha recensito il gioco, ha provato durante le sue partite...
E' chiaro che una descrizione tecnica ci vuole, ma cercare di far capire le sensazione e le emozioni provate durante il gioco, molte volte possono spingere all'acquisto o alla prova un titolo piu di qualsiasi altra descrizione...

ciao
iccardo
www.mytoybox.it - la mia passione per i videogames -

Offline xizro345

  • Avviato
  • *
  • Post: 282
Gameplay
« Risposta #2 il: 11 Feb 2003, 12:29 »
Personalmente sono contrario ad un'analisi di questo tipo. Un gioco, puo' divertire, fornire emozioni, ecc. ma queste devono entrare solo marginalmente quando si valuta. Questo perche' , essendo ogni persona diversa da un'altra, si potrebbe avere:

1) Una ridda di commenti discordanti (se il gioco e' controverso)
2) L'impossibilita' di capire come effettivamente il gioco sia. Come esempio prendo ICO. Tutte le recensioni parlavano di atmosefrea, sensazioni, emozioni, ecc. Il problema e' che molte sorvolavano in questo modo con eccessiva leggerezza sulla struttura di gioco (per quanto "semplicistica") e sui difetti (SPC disse che durava poco ma non importava, perche' contavano le "sensazioni". Contava si', invece, visto il prezzo del software....).
3) Accettazione acritica.

Recensire in modo "tecnico" il gioco e' tutt'altro che riduttivo, anzi lo trovo piu' stimolante perche' occorre un certo sforzo non solo per ridurre al minimo l'aspetto soggettivo (e con certi giochi che mi sono particolarmente piaciuti non e' stato facilissimo), ma anche perche' bisogna valutare l'aspetto complessivo, e questo richiede una disamina abbastanza accurata, e soprattutto motivata.
I voti *sono* necessari, per poter quantificare il giudizio, ergo permettere una piu' facile valutazione personale. Per evitare "problemi" nella scala e' sufficiente pesarli (questo non lo fa praticamente nessuno...)
Trovo discutibile l'idea dell'"essenza", dato che non mi pare i videogiochi trasmettano nell'etere, nella vis, o nel calorico....
orede...Millia Moshidowa...

Offline m y t o y b o x

  • Navigato
  • **
  • Post: 626
    • http://www.mytoybox.it
Gameplay
« Risposta #3 il: 11 Feb 2003, 12:50 »
E' vero quello che dici, ma sto vedendo in giro troppa roba con molti tecnicismi e poco cuore...
Guarda per www.playonline.net feci la recensione di Eternal Darkness e ho cercato di imprimere entrambe le cose nello scritto..prova a darli un occhiata e capirai cosa intendo...

grazie
iccardo
www.mytoybox.it - la mia passione per i videogames -

Offline xizro345

  • Avviato
  • *
  • Post: 282
Gameplay
« Risposta #4 il: 11 Feb 2003, 12:53 »
Ci daro' un'occhiata...cmq non sono d'accordo sull'idea che manca "il cuore". Non mi pare che si ragioni con il muscolo cardiaco... 8P

EDIT: L'ho letta, ma non mi convinto granche'. Le due parti sono separate senza nessun apparente collegamento tra di loro. Inoltre (opinione personale, beninteso) trovo la recensione troppo breve per farsi un giudzio e leggermente carente sulla disamina del gioco.
orede...Millia Moshidowa...

Offline Xlns

  • Matricola
  • Post: 48
Gameplay
« Risposta #5 il: 11 Feb 2003, 12:57 »
Citazione da: "xizro345"
Personalmente sono contrario ad un'analisi di questo tipo. Un gioco, puo' divertire, fornire emozioni, ecc. ma queste devono entrare solo marginalmente quando si valuta. Questo perche' , essendo ogni persona diversa da un'altra, si potrebbe avere:

1) Una ridda di commenti discordanti (se il gioco e' controverso)
2) L'impossibilita' di capire come effettivamente il gioco sia. Come esempio prendo ICO. Tutte le recensioni parlavano di atmosefrea, sensazioni, emozioni, ecc. Il problema e' che molte sorvolavano in questo modo con eccessiva leggerezza sulla struttura di gioco (per quanto "semplicistica") e sui difetti (SPC disse che durava poco ma non importava, perche' contavano le "sensazioni". Contava si', invece, visto il prezzo del software....).
3) Accettazione acritica.

Recensire in modo "tecnico" il gioco e' tutt'altro che riduttivo, anzi lo trovo piu' stimolante perche' occorre un certo sforzo non solo per ridurre al minimo l'aspetto soggettivo (e con certi giochi che mi sono particolarmente piaciuti non e' stato facilissimo), ma anche perche' bisogna valutare l'aspetto complessivo, e questo richiede una disamina abbastanza accurata, e soprattutto motivata.
I voti *sono* necessari, per poter quantificare il giudizio, ergo permettere una piu' facile valutazione personale. Per evitare "problemi" nella scala e' sufficiente pesarli (questo non lo fa praticamente nessuno...)
Trovo discutibile l'idea dell'"essenza", dato che non mi pare i videogiochi trasmettano nell'etere, nella vis, o nel calorico....



Ringrazio il mio amico Munba per la citazione che evidentemente gli deve esser piaciuta  ;)

Badando invece alla risposta di xizro345. Cito questo piccolo passo:

"L'impossibilita' di capire come effettivamente il gioco sia"

La domanda : come è effettivamente un videogioco? Una disamina tecnica non è forse relativa al punto di vista? Non mi sembra che per le altre arti i critici siano d'accordo nell'assegnare lo stesso identico valore alle opere. Esistono opere controverse, altre meno. Non vedo perchè il videogioco sfugga a queste considerazioni per andarsi a collocare nel regno dell'empiricamente  individuabile. La prova la fornisci tu stesso. Non sei d'accordo con la rece di Ico, ed è legittimo che sia così. Ma proprio il tuo differente punto di vista sancisce la piena soggettività del momento di percezione. Se invertissimo le parti, ad esempio , una rece fatta da te su Super probabilmente non avrebbe soddisfatto chi invece la pensa come il recensore di Super Console (presumo tu ti riferisca alla prima recensione, quella di Francesco Matarrese). E allora ti chiedo: dove sta la verità?

Offline Munba

  • Avviato
  • *
  • Post: 265
    • http://www.ffxionline.net
Gameplay
« Risposta #6 il: 11 Feb 2003, 12:59 »
Citazione da: "xizro345"
Personalmente sono contrario ad un'analisi di questo tipo. Un gioco, puo' divertire, fornire emozioni, ecc. ma queste devono entrare solo marginalmente quando si valuta. Questo perche' , essendo ogni persona diversa da un'altra, si potrebbe avere:

1) Una ridda di commenti discordanti (se il gioco e' controverso)
2) L'impossibilita' di capire come effettivamente il gioco sia. Come esempio prendo ICO. Tutte le recensioni parlavano di atmosefrea, sensazioni, emozioni, ecc. Il problema e' che molte sorvolavano in questo modo con eccessiva leggerezza sulla struttura di gioco (per quanto "semplicistica") e sui difetti (SPC disse che durava poco ma non importava, perche' contavano le "sensazioni". Contava si', invece, visto il prezzo del software....).
3) Accettazione acritica.

Recensire in modo "tecnico" il gioco e' tutt'altro che riduttivo, anzi lo trovo piu' stimolante perche' occorre un certo sforzo non solo per ridurre al minimo l'aspetto soggettivo (e con certi giochi che mi sono particolarmente piaciuti non e' stato facilissimo), ma anche perche' bisogna valutare l'aspetto complessivo, e questo richiede una disamina abbastanza accurata, e soprattutto motivata.
I voti *sono* necessari, per poter quantificare il giudizio, ergo permettere una piu' facile valutazione personale. Per evitare "problemi" nella scala e' sufficiente pesarli (questo non lo fa praticamente nessuno...)
Trovo discutibile l'idea dell'"essenza", dato che non mi pare i videogiochi trasmettano nell'etere, nella vis, o nel calorico....


Concordo sul fatto che ognuno ha le sue diverse emozioni riguardo ad un gioco ma il tuo discorso diventa troppo "materialistico". Se il gioco è corto non vale gli euro che costa...assolutamente in disaccordo con questo. Per quanto mi riguarda se il gioco mi da emozioni e mi fa vivere un momento incredibile fuori dalla realtà (come capita quando si hanno difronte titoli di un certo livello e di un certo spessore), per me può anche durare 3 ore, se queste sono intense. Nella recensione, imo, si devono mettere le emozioni provate e sicuramente descritte nei piccoli particolari, cosi da avere in ogni caso una visione del prodotto anche secondo il gusto del recensore e di quello che potrebbe dare il gioco. Il lato tecnico è ovvio che serva sempre riportarlo (anche se io personalmente lo abolirei ^^) come termine assoluto di valutazione, ma non è quello che mi fà comprare il gioco recensito (fermo restando che non compro i giochi a seconda delle rece, che comunque trovo solo un optional in più nella visione complessiva del titolo da comprare).

Munba
img]http://space.virgilio.it/fulvio.giungarelli@tin.it/banner/banner_ffxi4.gif[/img]
FFXIOnline.Net

Offline xizro345

  • Avviato
  • *
  • Post: 282
Gameplay
« Risposta #7 il: 11 Feb 2003, 13:15 »
Citazione


Concordo sul fatto che ognuno ha le sue diverse emozioni riguardo ad un gioco ma il tuo discorso diventa troppo "materialistico". Se il gioco è corto non vale gli euro che costa...assolutamente in disaccordo con questo. Per quanto mi riguarda se il gioco mi da emozioni e mi fa vivere un momento incredibile fuori dalla realtà (come capita quando si hanno difronte titoli di un certo livello e di un certo spessore), per me può anche durare 3 ore, se queste sono intense. Nella recensione, imo, si devono mettere le emozioni provate e sicuramente descritte nei piccoli particolari, cosi da avere in ogni caso una visione del prodotto anche secondo il gusto del recensore e di quello che potrebbe dare il gioco. Il lato tecnico è ovvio che serva sempre riportarlo (anche se io personalmente lo abolirei ^^) come termine assoluto di valutazione, ma non è quello che mi fà comprare il gioco recensito (fermo restando che non compro i giochi a seconda delle rece, che comunque trovo solo un optional in più nella visione complessiva del titolo da comprare).

Munba


Non si tratta di essere materialisti...solo razionali. Molti giochi sono troppo brevi (ICO mi e' stato regalato, altrimenti non l'avrei mai preso...troppo corto).
Per quanto riguarda le emozioni, sono contrario anche perche' questo porta spesso a recensioni incomprensibili e mal scritte. Come esempiio cito la recensione di DMC2 di IGN (al di la' del giudizio sul gioco). Il recensore e' stato deluso, pero' lui ha trasferito la sua delusione e frustrazione nel pezzo che scriveva, con il risultato che non si capiva nulla di cosa non andasse....
orede...Millia Moshidowa...

Offline Xlns

  • Matricola
  • Post: 48
Gameplay
« Risposta #8 il: 11 Feb 2003, 13:28 »
Citazione
Anzitutto, non partiamo da presupposti ancora da dimostrare (videogioco =arte). Come ho gia' detto, e' possibile ottenere un giudizio oggettivo entro i errori accettabili. E allora c'e' poco da discutere: senza una confutazione razionale che porti nuovi dati non c'e' molto da fare...
Non sono d'acordo con la recensione di ICO per il semplice fatt oche attribuisce caratteristiche aleatorie (le emozioni, l'atmosfera, ecc) e anche non vere (quando passa sopra la longevita' ridicola). In sintesi, direi che ha "gonfiato" un gioco solo discreto. Un'analisi (analisi, non interpretazione, ci tengo a sottolinearlo) piu' accorta forse sarebbe stata utile. Sulla faccenda delle interpretazioni ho gia' detto la mia: mi sembra solo un comodo modo per rientrare nella massima "tutti hanno ragione, nessuno ha torto".
Ah..visto che citi lil regno "dell'empiricamente individuabile"...L'esperienza empirica pura e' fallace, e questo nelle recensioni dei videogiochi si vede spesso."


In che senso ancora da dimostrare? Potrei scrivere 12 tomi per "dimostrare" che il videogioco è una forma di comunicazione/intrattenimento con potenzialità artistiche. Dov'è che sarebbe dimostrata la tua posizione?  Ico non lo considero per nulla un gioco discreto, e sembrano in parecchi a considerarlo un piccolo capolavoro. Sono forse vittima di allucinazioni queste persone? La longevità è ridicola? In rapporto a cosa? Per finire Delta su C64 ci ho messo due settimane e forse più. 33 livelli da affrontare dall'inizio alla fine, ma se morivi ricominciavi da capo. Se non morivi il gioco finiva in una mezz'oretta scarsa. Era più longevo di Super Mario Eporld che ho completato in meno di due giorni (95 livelli)? Una buona metà delle ore necessarie spese a percorrere livelli già attraversati, così come in Bio hazard ad attraversare sempre le stesse stanze. E Super Mario 64, diluito in lunghissime fasi di esplorazioni e risoluzioni di enigmi? E un puzzle come Tetris? Come vedi non è così semplice definire la longevità di un prodotto, ci sono decine di esempi su cui discutere, altro che "c'è poco da discutere"



Citazione
Sulla faccenda delle interpretazioni ho gia' detto la mia: mi sembra solo un comodo modo per rientrare nella massima "tutti hanno ragione, nessuno ha torto".


Il videogioco è interpretazione perchè non ha un valore predeterminato. Il videogioco nella sua essenza è creazione, è un fatto di cultura e in quanto tale è sempre relativo al modo in cui viene percepito da chi ne fruisce. Mi spiace, se avessi fatto tu la recensione di Ico in parecchi non sarebbero stati d'accordo, e avrebbero avuto motivi non meno validi dei tuoi a sostegno delle loro tesi, così come succede per  il cinema, la letteratura, la musica.  Il fatto stesso che stiamo qui a discuterne significa che qualcosa su cui discutere c'è.

Offline Munba

  • Avviato
  • *
  • Post: 265
    • http://www.ffxionline.net
Gameplay
« Risposta #9 il: 11 Feb 2003, 13:30 »
Citazione da: "xizro345"

Non si tratta di essere materialisti...solo razionali. Molti giochi sono troppo brevi (ICO mi e' stato regalato, altrimenti non l'avrei mai preso...troppo corto).
Per quanto riguarda le emozioni, sono contrario anche perche' questo porta spesso a recensioni incomprensibili e mal scritte. Come esempiio cito la recensione di DMC2 di IGN (al di la' del giudizio sul gioco). Il recensore e' stato deluso, pero' lui ha trasferito la sua delusione e frustrazione nel pezzo che scriveva, con il risultato che non si capiva nulla di cosa non andasse....


Razionale nell'acquistare un 'gioco corto' si, solo però se si ha una visione di quest'ultimo come un oggetto e basta, senza tenere importanza magari di quello che c'è dentro, secondo me. Questo è senza dubbio un mio personalissimo parere riguardo ai "videogiochi" che a volte sfociano, per come la penso io, in vere e proprie opere d'arte. Perchè ritengo anche il creare vg, una forma d'arte come le altre.


Munba
img]http://space.virgilio.it/fulvio.giungarelli@tin.it/banner/banner_ffxi4.gif[/img]
FFXIOnline.Net

Offline xizro345

  • Avviato
  • *
  • Post: 282
Gameplay
« Risposta #10 il: 11 Feb 2003, 13:49 »
Citazione da: "Xlns"

In che senso ancora da dimostrare? Potrei scrivere 12 tomi per "dimostrare" che il videogioco è una forma di comunicazione/intrattenimento con potenzialità artistiche. Dov'è che sarebbe dimostrata la tua posizione?  Ico non lo considero per nulla un gioco discreto, e sembrano in parecchi a considerarlo un piccolo capolavoro. Sono forse vittima di allucinazioni queste persone? La longevità è ridicola? In rapporto a cosa? Per finire Delta su C64 ci ho messo due settimane e forse più. 33 livelli da affrontare dall'inizio alla fine, ma se morivi ricominciavi da capo. Se non morivi il gioco finiva in una mezz'oretta scarsa. Era più longevo di Super Mario Eporld che ho completato in meno di due giorni (95 livelli)? Una buona metà delle ore necessarie spese a percorrere livelli già attraversati, così come in Bio hazard ad attraversare sempre le stesse stanze. E Super Mario 64, diluito in lunghissime fasi di esplorazioni e risoluzioni di enigmi? E un puzzle come Tetris? Come vedi non è così semplice definire la longevità di un prodotto, ci sono decine di esempi su cui discutere, altro che "c'è poco da discutere"


Insomma, tutti dicono che il videogioco e' arte, ma NESSUNO ha ancora fornito una prova razionale di cio'.
Piu' semplicemente, ICO e' stato sopravvalutato. Aveva un concept si' interessante, ma alla fine non e' pienamente convincente, vuoi per la brevita' (e una volta finito dubito che qualcuno lo riprenda in mano) e l'incredibile facilita', nonche' (ma questa e' solo una mia osservazione)
una storia si' fiabesca (che ha il suo fascino, dunque) ma decisamente insoddisfacente: uan volta finito, una ridda di domande non risposte mi e' giunta alla mente, domande che pero' non troveranno mai risposta...
Ma sto divagando. Il concetto e' semplice. Un gioco costa nominalmente parecchio, e dunque deve durare un tempo sufficiente per ammortizzare il costo. Un gioco che dura 7 ore lo si puo 'finire in un giorno o in una settimana al massimo, diluendo incredibilmente i tempi. Troppo poco. Un RPG e' gia' diverso visto che minimo dura 20 ore. Si tratta solo di avere buon senso. Un gioco breve puo' benissimo darmi "emozioni indimenticabili", ma mi sentirei cmq truffato se il tutto durasse una sera.

Citazione
Sulla faccenda delle interpretazioni ho gia' detto la mia: mi sembra solo un comodo modo per rientrare nella massima "tutti hanno ragione, nessuno ha torto".


Citazione

Il videogioco è interpretazione perchè non ha un valore predeterminato. Il videogioco nella sua essenza è creazione, è un fatto di cultura e in quanto tale è sempre relativo al modo in cui viene percepito da chi ne fruisce.


Il videogioco e' piu' il frutto di un business che altro (e beninteso non lo dico con la tipica accezione negativa di moda di questi tempi), per rispondere a certe richieste del mercato. Ogni tanto qualcuno puo' metterci dentro alcune delle sue visioni o idee personali, ma di qui a considerare la cosa la norma mi pare eccessivo...
orede...Millia Moshidowa...

Offline Xlns

  • Matricola
  • Post: 48
Gameplay
« Risposta #11 il: 11 Feb 2003, 14:33 »
Citazione da: "xizro345"


Insomma, tutti dicono che il videogioco e' arte, ma NESSUNO ha ancora fornito una prova razionale di cio'.
Piu' semplicemente, ICO e' stato sopravvalutato. Aveva un concept si' interessante, ma alla fine non e' pienamente convincente, vuoi per la brevita' (e una volta finito dubito che qualcuno lo riprenda in mano) e l'incredibile facilita', nonche' (ma questa e' solo una mia osservazione)
una storia si' fiabesca (che ha il suo fascino, dunque) ma decisamente insoddisfacente: uan volta finito, una ridda di domande non risposte mi e' giunta alla mente, domande che pero' non troveranno mai risposta...
Ma sto divagando. Il concetto e' semplice. Un gioco costa nominalmente parecchio, e dunque deve durare un tempo sufficiente per ammortizzare il costo. Un gioco che dura 7 ore lo si puo 'finire in un giorno o in una settimana al massimo, diluendo incredibilmente i tempi. Troppo poco. Un RPG e' gia' diverso visto che minimo dura 20 ore. Si tratta solo di avere buon senso. Un gioco breve puo' benissimo darmi "emozioni indimenticabili", ma mi sentirei cmq truffato se il tutto durasse una sera.


Il videogioco e' piu' il frutto di un business che altro (e beninteso non lo dico con la tipica accezione negativa di moda di questi tempi), per rispondere a certe richieste del mercato. Ogni tanto qualcuno puo' metterci dentro alcune delle sue visioni o idee personali, ma di qui a considerare la cosa la norma mi pare eccessivo...



Vedi, è per questo che i punti di vista divergono. Tu dici:
"Il videogico costa X, quindi deve fare Y".

Giusto. Fintantochè si rimane nella tua sfera personale. Nella mia la logica è differente. Il videogioco costa X, è vero, ma io non sono obbligato ad acquistarlo. Il videogioco esiste in una dimensione commerciale, ma non dimentico che nessuno mi costringe a farlo orbitare nella mia. Di conseguenza non pretendo che un videogioco sia, ma lascio che sia. La quantità come utente (quindi parlo per me) non mi interessa. Mi interessa il come. Non mi interessa se una poesia è più corta di un romanzo. Non mi interessa sapere che un film dura più di un altro. Non mi interessa se una canzone dura 5 minuti più di un'altra. Mi interessa il suo valore, quello che io riesco a scorgere almeno. Baratterei le 9 ore di Ico con le 50 di Tales Of Destiny tutta la vita. Il fatto che un videogioco venga commercializzato non inibisce ai miei occhi il suo potenziale creativo. Un videogioco deve essere come lo ha concepito il suo creatore, non come lo voglio io. Se il creatore vuole asseondare il mercato lo fa, altrimenti no. La scelta è sempre individuale, il videogioco non ha colpa. In quanto acquirente ho la possibilità di comprare solo ciò che mi interessa, quindi non vedo perchè non dovrebbero esistere modi diversi e alternativi a quello che io preferisco. Se si applicasse un modello analitico su un piano fatto di ascisse e ordinate in una recensione, il problema non sarebbe risolto proprio perchè il videogioco è creazione, manipolazione id idee e contenuti a diversi livelli. Potrai essere il migliore recensore del mondo, ma ci sarà sempre chi potrà offrirti un punto di vista diverso proprio perchè credo che il videogioco non DEVE essere, ma soltanto essere. Bravo chi riesce a restituirne il valore. Ti faccio notare il paradosso della parte finale del tuo discorso.

"Il videogioco e' piu' il frutto di un business che altro (e beninteso non lo dico con la tipica accezione negativa di moda di questi tempi), per rispondere a certe richieste del mercato. Ogni tanto qualcuno puo' metterci dentro alcune delle sue visioni o idee personali, ma di qui a considerare la cosa la norma mi pare eccessivo"

Le leggi di mercato le segue chi le vuole seguire, ma la natura creativa del gioco non viene messa in discussione ai miei occhi. Un libro non è arte perchè creazione, ma è il come che lo rende arte. Di conseguenza un libro PUO' essere arte, ma non necessariamente. Lo stesso per un videogioco. Inoltre, ti invito a rileggere il thread dall'inizio alla fine, e prova a dirmi chi è che sta cercando di imporre la sua idea come pensiero oggettivo, negando dignità a quelle altrui in nome dell'oggetività dei fatti per farne una norma.

Attenzione, non è un'accusa, discussioni come queste sono linfa per la crescita del pensiero.

Offline Xibal

  • Eroe
  • *******
  • Post: 15.243
Gameplay
« Risposta #12 il: 11 Feb 2003, 14:33 »
[/quote]

Insomma, tutti dicono che il videogioco e' arte, ma NESSUNO ha ancora fornito una prova razionale di cio'.
Piu' semplicemente, ICO e' stato sopravvalutato. Aveva un concept si' interessante, ma alla fine non e' pienamente convincente, vuoi per la brevita' (e una volta finito dubito che qualcuno lo riprenda in mano) e l'incredibile facilita', nonche' (ma questa e' solo una mia osservazione)
una storia si' fiabesca (che ha il suo fascino, dunque) ma decisamente insoddisfacente: uan volta finito, una ridda di domande non risposte mi e' giunta alla mente, domande che pero' non troveranno mai risposta...
Ma sto divagando. Il concetto e' semplice. Un gioco costa nominalmente parecchio, e dunque deve durare un tempo sufficiente per ammortizzare il costo. Un gioco che dura 7 ore lo si puo 'finire in un giorno o in una settimana al massimo, diluendo incredibilmente i tempi. Troppo poco. Un RPG e' gia' diverso visto che minimo dura 20 ore. Si tratta solo di avere buon senso. Un gioco breve puo' benissimo darmi "emozioni indimenticabili", ma mi sentirei cmq truffato se il tutto durasse una sera.

Citazione
Sulla faccenda delle interpretazioni ho gia' detto la mia: mi sembra solo un comodo modo per rientrare nella massima "tutti hanno ragione, nessuno ha torto".


Citazione

Il videogioco è interpretazione perchè non ha un valore predeterminato. Il videogioco nella sua essenza è creazione, è un fatto di cultura e in quanto tale è sempre relativo al modo in cui viene percepito da chi ne fruisce.


Il videogioco e' piu' il frutto di un business che altro (e beninteso non lo dico con la tipica accezione negativa di moda di questi tempi), per rispondere a certe richieste del mercato. Ogni tanto qualcuno puo' metterci dentro alcune delle sue visioni o idee personali, ma di qui a considerare la cosa la norma mi pare eccessivo...[/quote]

Scusa xizro, ma tu saresti in grado di fornire una prova "razionale" del fatto che la Cappella Sistina sia arte?
Esiste da qualche parte al mondo un manuale o un metodo in base al quale si definisce un qualcosa come arte, e qualcos'altro no?
La pittura di Picasso è arte perchè i critici hanno fornito la "prova razionale" del fatto che lo sia, o semplicemente perchè, alla stregua dei recensori di un videogioco, si sono trovati d'accordo nel definirlo arte?
E secondo te sono stati d'accordo in base a criteri canonici e stabiliti, perseguibili sempre e comunque per qualunque cosa che debba essere definita arte o meno, oppure si saranno limitati a valutare l'opera tramite quella fallace empiricità dell'esperienza personale di fronte all'opera stessa?

ICO ti lascia tante domande senza risposta, e cosa non lo fa?
Cosa ti aspetti da un videogioco, che ti lasci una emozione, un ricordo, una sensazione che è "empiricamente" TUA, oppure una pasta al cioccolato o una cacca di cane che tutti possono riconoscere e valutare "razionalmente" e con metodo scientifico per quello che è?

Il videogioco "deve" durare abbastanza per "ammortizzare"(ammortizzareeeee?????)il costo?

E la mia ragazza quanto deve durare a letto per farmi ammortizzare il teatro e la cena e il regalo di S. Valentino?
E quando penso che in fondo nn mi interessa nulla perchè il semplice starle vicino e vederla sorridere riesce ad ammortizzare tutto, chi avrebbe il coraggio di parlare di un "comodo modo per avere ragione?"

Ma soprattutto xizro, tu non ti sei mai "irrazionalmente" ed empiricamente innamorato di qualcosa, senza dover avere prima le risposte scientifiche e concrete che legittimassero la tua "visione", i tuoi sentimenti, e le fornissero una dignità di essere tale da convincerti che essa indiscutibilmente c'è, ed è reale, per il solo fatto che tu, la senti così prepotentemente forte dentro di te?.......

"Colleziono muffe, spore, funghi"(Egon Spengler).........

Massimo rispetto
"Hai mai visto un italiano tirare i fili?"
"Solo in un teatro delle marionette" (Red Dead Redemption 2)

Offline xizro345

  • Avviato
  • *
  • Post: 282
Gameplay
« Risposta #13 il: 11 Feb 2003, 15:06 »
Citazione da: "Xibal"

ICO ti lascia tante domande senza risposta, e cosa non lo fa?
Cosa ti aspetti da un videogioco, che ti lasci una emozione, un ricordo, una sensazione che è "empiricamente" TUA, oppure una pasta al cioccolato o una cacca di cane che tutti possono riconoscere e valutare "razionalmente" e con metodo scientifico per quello che è?

Il videogioco "deve" durare abbastanza per "ammortizzare"(ammortizzareeeee?????)il costo?

E la mia ragazza quanto deve durare a letto per farmi ammortizzare il teatro e la cena e il regalo di S. Valentino?
E quando penso che in fondo nn mi interessa nulla perchè il semplice starle vicino e vederla sorridere riesce ad ammortizzare tutto, chi avrebbe il coraggio di parlare di un "comodo modo per avere ragione?"


Tralascio i miei comemnti su cosa e' l'arte, perche' non e' di questo che si sta parlando. Posso solo dire che secondo me la definizione e' usata un po' troppo a sproposito. Quanto a ICO, si tratta di domande normalissime, che una scenggiatura scritta senza problemi avrebbe risolto. Il tutto sa di "chissenefrega, tanto alla fine il giocatore si sara' dimenticato delle domande senza risposta". E non si tratta di sottigliezze: sono domande banalissime, che pero' NON hanno una risposta. Personalmente trovo che sia molto piu' difficile scrivere una storia in cui tutto va la suo posto, invece di una storia piu' fumosa.
Da un vidoegioco mi aspetto che mi diverta. Se voglio domande sui massimi sistemi o dibattiti stimolanti, mi leggo un libro. Anche perche' non e' che nei videogiochi ci sia tutta questa originalita' di vedute, anzi...

Sulla storia del costo, l'esempio non calza affatto, visto che confondi un regalo con una cosa che prendi per te. Questa tematica peraltro (costo-durata) non e' affatto nuova, anzi risale ai primi anni Novanta (posta di K, prima di MBF). Allora era accettata la cosa: adesso non piu'. Mi piacerebbe sapere il perche'.

A me e' smpre sembrato che il tentativo di "elevare" il videogioco sia solo un tentativo di giustificare il perche' si gioca, per dire "Non e' solo futilita'"...
orede...Millia Moshidowa...

Offline xizro345

  • Avviato
  • *
  • Post: 282
Gameplay
« Risposta #14 il: 11 Feb 2003, 15:19 »
Citazione da: "Xlns"


Vedi, è per questo che i punti di vista divergono. Tu dici:
"Il videogico costa X, quindi deve fare Y".

Giusto. Fintantochè si rimane nella tua sfera personale. Nella mia la logica è differente. Il videogioco costa X, è vero, ma io non sono obbligato ad acquistarlo.


Nessuno dice che un videgioco si debba per forza comprare. Io pero' ribadisco l'importanza del rapporto "qualita'/prezzo", che e' solitamente ignorato.

Citazione

 Baratterei le 9 ore di Ico con le 50 di Tales Of Destiny tutta la vita. Il fatto che un videogioco venga commercializzato non inibisce ai miei occhi il suo potenziale creativo. Un videogioco deve essere come lo ha concepito il suo creatore, non come lo voglio io.


Temo che tu dia un po' troppa importanza alla componente "singola". Un videogioco non e' l'idea di un singolo "genio" , ma il lavoro di un gruppo di molte persone. Non e' necessariamente detto che il creatore abbia una totale voce in capitolo, tale da dare un "contributo creativo" al prodotto. Qualcuno a volte lo fa credere con svolte "autoritarie", volte a ribadire la centralita' del proprio ruolo (Kojima con Raiden, Mikami per RE), ma questi non rappresentano la norma.

Citazione

Le leggi di mercato le segue chi le vuole seguire, ma la natura creativa del gioco non viene messa in discussione ai miei occhi. Un libro non è arte perchè creazione, ma è il come che lo rende arte. Di conseguenza un libro PUO' essere arte, ma non necessariamente. Lo stesso per un videogioco. Inoltre, ti invito a rileggere il thread dall'inizio alla fine, e prova a dirmi chi è che sta cercando di imporre la sua idea come pensiero oggettivo, negando dignità a quelle altrui in nome dell'oggetività dei fatti per farne una norma.


Beh, le leggi di mercato le seguono le software house, e anche i game designer (a che servono le richieste di feedback nel caso di un eventuale seguito di un franchise, se non per fare una sorta di "indagine di mercato"?) . Ci sono poi (poche) personalita' forti che fanno il bello e il cattivo tempo avendo in ogni  caso il consenso del pubblico. In tale caso e' piu' probabile (nota: probabile, non certo) che possano infilare dentro qualcosina (di certo non il marasma "visto" in MGS2).
 Non e' inusuale che adotti un comportamento aggressivo e polemico (lungi da me l'idea di insultare qualcuno, pero'). Semplicemente ritengo giusto di dover confutare l'idea radical-chic sul videogioco, idea che per me e' puramente deleteria.
orede...Millia Moshidowa...