Ovviamente la mia visione sarà di parte piu "maschile"(da non confondere con maschilista) perche uomo sono,e per quanto una persona possa empatizzare o essere sensibile, credo non potrà mai viverla e quindi capirla come fosse l altro sesso. Chiusa sta piccola premessa, io non posso fare a meno di dare ragione a lui,anche se la prostituzione la aborro(ma ho compreso il perche). Non sono una donna,non posso capire anzi comprendere appieno cosa scatta nella testa e nel corpo dopo che hanno partorito(e non lo dico in tono negativo). Perché se moltissimi si lamentano di questa cosa e credo ne conosciamo tutti, qualcosa d incomprensibile succede. Poi c'è a chi sta bene,ma c è chi,se non me la dai più (perche passare al bimensile è nn darla piu poche storie) non è nemmeno giusto che ti lamenti se vado con altre(preferibilmente non prostitute). Non dico che non deve farti male la cosa,ma sei tu la prima causa che ha portato a questo e dovresti accettare le conseguenze. Capisco che come discorso sia molto freddo e duro,ma è come quando una donna si lamenta che il marito o il proprio uomo non le da piu attenzioni e da tutto per scontato,compreso che lei ci sia sempre. Se lei poi le va a cercare altrove,l uomo puo solo starsi zitto e magari riparare se non è troppo tardi,invece di dare della prostituta alla moglie/compagna etc etc. Le persone hanno delle esigenze,e la mediazione tra il non soddisfarle piu e il volerle sempre soddisfare,dovrebbe essere la carta vincente...nel mondo ideale ovvio,in quello reale puo essere piu difficile di quanto si credi