Ma a dire la verità mi sembra geniale l'accoppiata, il fatto di prendere una immagine trasfigurante (quadro) e non una una immagine documentante (foto) quale può essere un'immagine del genocidio, e affiancarla ad un prodotto come quello di una nota marca di sigarette, è e rimane una scelta azzecatissima.
In una società iconoclasta che riconosce solo il verso manicheista dell'immagine, quindi bello o brutto, un frame fotografico non avrebbero documenatto con tanta efficacia la relazione dei significati espressi. Proprio per il fatto che siamo in una società che si aggrappa ad immagini vuote dove la foto dell'olocausto e la zattera della medusa simbolicamente vengono interpretate solo come corpi morenti, morti o moribondi, l'idea di Ring, ripeto, l'ho trovata una scelta ragguardevole. E non perché avete preso in prestito l'arte pittorica, ma perché avete fatto pop art. E intendo per pop art la leggibilità e pulizia estetica del messaggio da voi dato con l'accoppiata vincente.
Mi ha stupito un po' la risposta perché mi ha preso alla sprovvista, nel senso che pensavo che la scelta come dici tu fosse cosciente del fatto che ogni immagine dietro di se ha un valore etico che esiste e si potenzia a seconda di come questo significato lo usiamo.