Autore Topic: [VG 002] La fine dei giochi  (Letto 5053 volte)

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Offline Giobbi

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[VG 002] La fine dei giochi
« il: 22 Ott 2003, 12:28 »
Dando per contato che chi posta qui abbia VG 002...

Mi interessa sapere cose ne pensate dell'articolo in questione...

Personalmente mi trova d'accordo e vedo parecchie analogie (nefaste) con il mercato cd musicali...

Offline Floyd

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[VG 002] La fine dei giochi
« Risposta #1 il: 22 Ott 2003, 12:36 »
se mi riassumi il pensiero dell'articolo, ne possiamo parlare

tutto ciò che è musicale mi interessa molto.

Offline ZionSiva

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[VG 002] La fine dei giochi
« Risposta #2 il: 22 Ott 2003, 12:57 »
In linea di massima conordo con l'articolo, per me questa situazione dei VG è riflesso della condizione comune a tutta la produzione artistica mondiale. Quando i prodotti inseguono il pubblico finiscono per concentrarsi sul compiacere la gente più che sul fare un prodotto compiuto, coerente e soddisfacente. Si riempie un calderone piuttosto che costruire qualcosa.
Però credo che la situazione sia piuttosto soddisfacente se si sa scegliere. Per i singoli consumatori c'è sempre più da giocare di quanto il tempo lo permetta, basta non lasciarsi abbagliare dai fuochi di paglia. Poi c'è da dire che questa situazione cominciava a prendere forma già ai tempi dei 16 bit, solo che ora il fenomeno è più evidente per la rilevanza mediatica dei VG e la maggiore consapevoleza dei meccanismi di funzionamento del mercato sia da parte el consumatore che della stampa.

Piuttosto, per chi ha letto la rece di EDGE di Dead or Alive Extreme Beach Volleyball: perchè lo trovano così buono? Io non l'ho provato, ma ho letto descrizioni molto precise che parlavano di "non gioco", addirittura
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Offline atchoo

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[VG 002] La fine dei giochi
« Risposta #3 il: 22 Ott 2003, 13:01 »
Io giochi che prediligo adesso (sportivi e di guida) non moriranno mai...

Sono in una botte di ferro! :lol:

Offline chirux

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[VG 002] La fine dei giochi
« Risposta #4 il: 22 Ott 2003, 13:05 »
Una delle migliori rubriche del numero. Mi pare sia la reale situazione del momento. I giochi che meritano di essere acquistati a prezzo pieno sono pochi e mantenere tre console,sia come tempo per giocare che come denaro, non si rivela una cosa semplice. Senza tralasciare molti altri aspetti come il modo di gestire il tempo libero: tante scelte e poco tempo.
 


P.S. Forse era meglio discutere nel topic dedicato al numero 002.

Offline atchoo

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[VG 002] La fine dei giochi
« Risposta #5 il: 22 Ott 2003, 13:07 »
Citazione da: "chirux"
I giochi che meritano di essere acquistati a prezzo pieno sono pochi e mantenere tre console,sia come tempo per giocare che come denaro, non si rivela una cosa semplice.

Se i giochi fossero di più sarebbe ancora più difficile!

Offline melaQuit

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[VG 002] La fine dei giochi
« Risposta #6 il: 22 Ott 2003, 13:10 »
Dipende.
Se un gioco riesce a mantenere un buon livello di interesse dall'inizio alla fine, mi capita di rubare ore al sonno per andare avanti ancora un pò (sono uno di quelli che ha apprezzato Shadowman, nonostante concordi col fatto che il rendere disponibili tutte le abilità col progredire del gioco sia un trucco per allungare la zuppa).
Ecco perchè non ho mai finito FFX, ed ecco perchè non riesco ad abituarmi ai manichini senz'anima che sono i png di Morrowind.

In quanto alla carenza di nuove idee, o alla loro sostanziale inutilità ai fini del mercato, è una cosa che sostengo da tempo.
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Offline Giobbi

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[VG 002] La fine dei giochi
« Risposta #7 il: 22 Ott 2003, 13:18 »
Citazione da: "Floyd"
se mi riassumi il pensiero dell'articolo, ne possiamo parlare

tutto ciò che è musicale mi interessa molto.


Urgh!
Non hai Vg002?

Anyway (un) succo dell'articolo: VG attuali (consoles 128 bits Sony/Micr./Nint.) tendono al mass market (da cui concept già visti, tie in, grafica vs. giocabilità, facilità, "film interattivi", etc...)...

Per cui giocatori appassionati si stanno a poco a poco alienando da loro "passatempo preferito".

Dieci titoli presi ad esempio diei pochi concept originali o cmnq titoli non alienanti degli ultimi anni: Pikmin, Dead or Alive Extreme Beach volley, Super Monkey Ball, Metroid Prime, Rez, Halo, Ico, Vib Ribbon, Luigi's Mansion, GTA: vice city.

Tutto questo secondo l'articolo ingigantirà (jp) o porterà a crisi nel mercato VG



Ora prima di scannarvi sull'inclusione  di Dead or alive bikini nella lista (nel caso aprite topic apposito.. qui siete OT!  :D )

Mi interesserebbe invece un vostra opinione riguardo il tono/contenuto dell'articolo.

Il riferimento musicale non c'é.. é una comparazione che faccio io.

Ovvero: in campo musicale / prodotti (Cda) v'é la ben nota crisi,  io la vedo in primis causata dal fatto che si creino "artisti" mass market di sana pianta... di fatto togliendo spazio mediatico alle produzioni "artistiche", visto che in realtà gli appassionati di musica sono in percetuale nettamente inferiore rispetto i non appassionati.

Conseguenza:
a) Gli appassionati devono cercare eccessivamente per trovare produzioni interessanti, mai pubblicizzate o poco distribuite.

b) Tali produzioni di fatto non esistono più o sono realizzate in modo povero dal punto di vista tecnico.. non essendoci più finanziamenti sulle stesse.

Conseguenza 2:
c) target del mercato saranno quindi i non appassionati.. che data la loro natura non gliene fregherà un baffo di avere brani in mp3 ("tanto si sente come cd".. sì come no.. :wink: ), comprare dal vucumprà locale, etc.. (il parallelismo con il mercato vg mi sembra lampante). Da cui successive lamentele major discografiche (chi é causa del suo mal..)


Tutto questo é già avvenuto in campo musical/cdaudio... é la direzione del mercato vg? Come vedete le produzioni attuali? Che fare?

OT: Nota a margine per il simpatico Teokrazia: da queste sensazioni deriva il mio supposto fanbonismo Nintendo, che vedo cmnq casa meno affetta di altre nel'anteporre marketing a concept qualità (spesso ricicla, ma almeno ricicla/espande le sue stesse creazioni-idee-creature in principio originali avendo sempre un occhio alla qualità complessiva dei prodotti).

OT2: Sony.
In realtà a situazione non é probabilmente imputabile ad una volontà precisa Sony, che anzi vede il rischio stagnazione e cerca di allargare il mercato con prodotti atipico/originali... che purtroppo però NON E' IN GRADO DI REALIZZARE DECENTEMENTE (Sony = no software house con esperienze decennale). Situazione é da imputare a proprio alle case di sviluppo "indipendenti" ed alla bravura.. in questo caso Sony.. di vendere cacchette come fossero gemme preziose. Chi si beve la pubblicità? Chi non é informato ovvero... (etc...) Per cui vedo la situazione poco risolvibile in ambito Sony appunto...

Offline Giobbi

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[VG 002] La fine dei giochi
« Risposta #8 il: 22 Ott 2003, 13:24 »
Citazione da: "atchoo"
Io giochi che prediligo adesso (sportivi e di guida) non moriranno mai...

Sono in una botte di ferro! :lol:


Mmmm...
Quando ti beccherai solo Gran Turismo ed i suoi cloni la botte si rivelerà alquanto stretta.

Ha venduto bene F355? (No)

Gran Turismo? (Sì)

Chi seguirà l'esempio F355? (Nessuno)

GT? (Tutti)

Etc...

Stai in botte di ferro riguardo WE invece (gioco + profondo che vende anche sempre di più... a meno che gente non si stufi perché "é un imbroglio non ha la licenza FIFA" visto altrove... o EA si compri i programmatori Konami..brrrr....)

Nel caso: non deprimerti!

Offline ZionSiva

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[VG 002] La fine dei giochi
« Risposta #9 il: 22 Ott 2003, 13:42 »
Citazione da: "Giobbi"

*CUT*
Mi interesserebbe invece un vostra opinione riguardo il tono/contenuto dell'articolo.

Il riferimento musicale non c'é.. é una comparazione che faccio io.

Ovvero: in campo musicale / prodotti (Cda) v'é la ben nota crisi,  io la vedo in primis causata dal fatto che si creino "artisti" mass market di sana pianta... di fatto togliendo spazio mediatico alle produzioni "artistiche", visto che in realtà gli appassionati di musica sono in percetuale nettamente inferiore rispetto i non appassionati.
*CUT*


Non so se il problema sia direttamente imputabile alle scelte di marketing delle case discografiche. Il mass market e gli ascoltatori occasionali si sono sempre diretti verso cose leggere e spesso create dai produttori/direttori di marketing (questo dagli anni '50), semplicemente adesso il marketing ha raggiunto livelli di precsione tali da anticipare i trend, rendere la musica molto soddisfacente nel breve termine. Non crea solo la musica, ma anche il personaggio, lo mette in scena come a teatro, nè più ne meno. Il vero problema è che gli artisti capaci e indipendenti raramente hanno volglia/capacità di creare buona musica che sia anche appettibile al grande pubblico. Questo perchè il pubblico vive direttamente dentro il mondo creato dal mass market, e parlare con un linguaggio diverso da quello riuscendo comunque a fare breccia è roba davvero difficile. I Led Zeppelin trasmettevano un mondo condiviso da molti, e piacevano a tantissimi. I Radiohead sono più specifici, intimi interiori. La gente è più propensa a seguire il mercato di massa o separascisi del tutto, e questo gap crea un problema di comunicabilità terrificante.
Insomma, la musica è cambiata in funzione al mondo.
Il VG IMHO vive problemi diversi: i costi di produzione sono realmente proibitivi per permettere la creazione di cose indipendenti e grosse, gli artisti difficilmente riusciranno a ottenere indipendenza artistica. La situazione dei VG mi sembra analoga a quella del cinema, ma non del tutto: c' una serie di blockbuster e  un'altra di prodotti di qualità appettibili ad una fascia più ristretta, ma in pratica non esiste una scena indipendente che possa anche in parte impressionare altri che non siano gli appassionati più attenti e devoti. La mia paura è che questo provochi un'artrosi precoce e impedisca al VG di crescere dando la possibilità di dimostrare le sue potenzialità, visto che i prodotti innovativi se non vendono portano al tracollo le case che li creano, a meno che non siano abbastanza accorte da coprirsi con cose più commestibili ai più.
Il problema è che i VG sono concepiti come una realtà con dignità artistica da pochi, per cui il problema della qualità è davvero cosa nascosta, sermoni sulle difficoltà della musica si possono leggere ovunque, così come per il cinema. Il problema di valorizzare i VG interessanti è invece poco sentito, e questo fa calare ancora di più la pubblicità a questi prodotti. Se continua così a pochi interesserà andare "oltre".
Però credo che il problema della qualità sia vissuto "male" anche dagli appassionati. Appassionati che spesso sono snobisti verso il mass market anche quando questo produce cose buone (EA BIG). Ancora una volta questo può portare ad una situaizione di eccessivo distacco tra pubblico generico e appassionati, spingendo le grandi case a considerare l'attenzione al gameplay come cosa per pochi e concentrarsi solo sul marketing. Ma non è una cosa che succederà, credo. I VG vanno giocati, e se uno compra due ciofeche prima o poi comincia a sentire la puzza. L'innovazione potrà essere in difficoltà, il divertimento si dovrebbe salvare.
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Offline NighTiger

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[VG 002] La fine dei giochi
« Risposta #10 il: 22 Ott 2003, 13:53 »
la vita e' una merda
il mondo e' una merda
il mercato musiciale e' una merda
quello ludico e' merdosissimo
merda, mi sono cagato addosso

Offline atchoo

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« Risposta #11 il: 22 Ott 2003, 13:54 »
Citazione da: "Giobbi"
Nel caso: non deprimerti!

Oh! Ma io non mi deprimo di sicuro! Piuttosto non gioco! :)

Offline Giobbi

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« Risposta #12 il: 22 Ott 2003, 13:59 »
In generale concordo con Zion, alcune annotazioni...

. Attualmente case discografiche CREANO i trends + che anticiparli.
. Vive dentro il mondo creato dal mass market, brrr é ciò che mi fa rabbrividire
. Led Zep/Pink Floyd e compagnia: la differenza sostanziale é che i Led Zep esistevano, andavano bene, quindi firmavano contratto major ed aspiravano a successo "di massa". Casa discografica fungeva essenzialmente da amplificatore. Ora invece (dagli anni '80) agiscono ESCLUSIVAMENTE da creatore... il che porta ai risultati descritti.
. A parte il fatto che di musicisti/artisti buoni-contemporanei ce ne siano effettivamente pochi (normale, basta guardare alla storia della musica occidentale) noto come quelli che conosco siano al momento alquanto sfiduciati/privi di entusiasmo.. e ciò comporta una non-creazione
. Costi produzione diversi VG: yes.
. EA: yes. Prenderò SSX in modo alquanto titubante (e grazie al fatto che la musica sia disattivabile... già visto luci discotecose sulla montagna.. brrr...)
. Zionsiva speranzoso: sperem!

Offline Claudio

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[VG 002] La fine dei giochi
« Risposta #13 il: 22 Ott 2003, 14:25 »
Dirò la mia.
Io sono contento di avere le mie band "da taschino", ossia quelle che non hanno raggiunto il mercato di massa, sconosciute ai più. Le sento più "mie", come se suonassero solo per me e per pochi altri intenditori.
Per il cinema è la stessa cosa. E' finito il tempo in cui andavo a vedere quello che mi dicevano loro.
Se fosse così anche per i vg sarei contento. Voglio dire: se uscissero giochi come Ico, Ikaruga o quelli presi in esame da vg (non DOAXB però :roll: ) tutti gli anni sarei felice, anche se questi giochi se li cagano in pochi.

E poi, molti di quei giochi non hanno forse visto (o vedranno) un seguito?
Secondo me la situazione non è così tragica.

Offline ZionSiva

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[VG 002] La fine dei giochi
« Risposta #14 il: 22 Ott 2003, 14:29 »
Citazione da: "Giobbi"
In generale concordo con Zion, alcune annotazioni...

. Attualmente case discografiche CREANO i trends + che anticiparli.
. Vive dentro il mondo creato dal mass market, brrr é ciò che mi fa rabbrividire
. Led Zep/Pink Floyd e compagnia: la differenza sostanziale é che i Led Zep esistevano, andavano bene, quindi firmavano contratto major ed aspiravano a successo "di massa". Casa discografica fungeva essenzialmente da amplificatore. Ora invece (dagli anni '80) agiscono ESCLUSIVAMENTE da creatore... il che porta ai risultati descritti.
. A parte il fatto che di musicisti/artisti buoni-contemporanei ce ne siano effettivamente pochi (normale, basta guardare alla storia della musica occidentale) noto come quelli che conosco siano al momento alquanto sfiduciati/privi di entusiasmo.. e ciò comporta una non-creazione
. Costi produzione diversi VG: yes.
. EA: yes. Prenderò SSX in modo alquanto titubante (e grazie al fatto che la musica sia disattivabile... già visto luci discotecose sulla montagna.. brrr...)
. Zionsiva speranzoso: sperem!


Concordoconcordo, la questione del creare trend è verissima, con "anticipare" intendevo solo che spesso fiutano una certa predisposizione e creano qualcosa di attinente.
Per la questione case discografiche, a volte comunque amplificano ancora. Non mi sembra che creino e basta. Mi sembra che la situazione sia la stessa da moolto tempo, un braccio di ferro o danza tra artisti e major.
L'entusiasmo degli artisti per me è causato da una generale disillusione riguardo all'ide della possibilità di cambiare le cose. Il mass market è così preciso che è difficile farsi notare ad alti livelli senza esserne contaminati. Però musica buona ne trovo ancora, ravanando. Musica davvero "epica" no. Ma per me è questione di quello che ci circonda. Gli Zeppelin stavano in un mondo dove la gente non era ancora assorbita dal mass market, le "vibrazioni" erano diverse... adesso la musica interessante è sempre più intimista e appettibile a pochi.
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