Oh là, finalmente ho visto di persona la nuova Civic e la nuova Corolla.
Prima impressione: sono enormi.
Sulla Civic, le linee tese non riescono a minimizzare la percezione delle dimensioni, che restano importanti. Ma almeno ha forme originali, e riconoscibili, che la distinguono dalle altre non-più-compatte del segmento C. La Corolla, invece, nemmeno ci prova a sembrare più compatta. È grossa, alta, senza una linea distintiva e anzi, in diversi raccordi sa non solo di già visto - per esempio, nel retro facilmente scambiabile con quello dell'Opel astra -, ma anche di superato - nel lato, in cui richiama la presto dimenticata Nissan Pulsar -. Il mio personalissimo giudizio si rovescia però riguardo gli interni, con quelli della Corolla sicuramente più coerenti nell'insieme, laddove nella Civic sembra siano stati fatti disegnare a reparti diversi e poi composti in qualche modo; avranno pure un richiamo, magari non voluto, a un certo stile anni '80, ma il risultato è decisamente meno sportivo e, forse, anche meno pratico, di quelli della mitica
icona di quel periodo.
Non avendole provate, sui motori non ho esperienza diretta. Rimango tuttavia perplesso sulla moda del downsizing, che propone un mille come motorizzazione d'ingresso per la Civic. Sulla carta, la potenza sembrerebbe esserci, ma sono i valori di coppia che mi fanno dubitare sia adatto alla stazza dell'auto.
Sulla scelta di rinunciare completamente al diesel da parte della Toyota, poi, capisco la volontà di dare una netta direzione aziendale ma sono perplesso sulla sua utilità concreta a breve termine. Sì, tra disincentivi al suo uso e demonizzazioni - false - sui suoi presunti difetti, è evidente il mercato si sposterà sempre più su altri propulsori; volente o nolente. Ma al momento, chi percorre molti chilometri l'anno e prevalentemente in autostrada, ha ben poche possibilità.
Non è un caso che marchi come Mercedes e BMW continuino a sviluppare questi motori.
Chissà se la nuova Civic piace a
@Seppia.