Autore Topic: [PS2] Chaos Legion  (Letto 2236 volte)

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[PS2] Chaos Legion
« il: 08 Set 2003, 13:23 »
Chaos Legion



Apocalisse
Chaos Legion ci prende per mano e ci porta in un mondo dove il cielo è sempre grigio, dove gli uomini vivono nel rispetto incondizionato dei dogmi religiosi, nella speranza che la fede sia sufficiente a tenere lontano il Male e la costante paura di essere ingoiati dalle tenebre e di non poter più vedere il sole oltre quel grigio. Chaos Legion è la storia di alcune persone, divise da un passato che non si può raccontare, costrette dalle circostanze a fare delle scelte che si riveleranno comunque dolorose. Chaos Legion è elogio all’eroismo, al gesto d’onore, reso solenne da architetture secolari in cui riverberano sontuosi movimenti orchestrali e reso più credibile dal rantolo sgraziato che una creatura deforme emette prima di morire. Da una parte il rosso Sieg, fedele osservatore dei precetti di Ovelia, dall’altra il canuto e vampiresco Victor, tradito dalla vita e quindi traditore: della sua fede, dei suoi affetti, di se stesso. In mezzo il destino del mondo, e forse l’amore…


Iconografia
Capcom tiene fede alla sua tradizione e ci consegna un prodotto splendidamente confezionato, forte di un lavoro di ricerca estetica convogliato decisamente a buon fine. L’universo in cui il gioco è contestualizzato è un’efficace rilettura del medioevo europeo, in bilico tra oscurantismo religioso e suggestione fantastica, non molto distante dalle cose già incontrate in Sword of Bersek e nell’indimenticabile Vagrant Story. Il character design può essere definito come una riproposizione delle cose migliori uscite negli ultimi anni da Squaresoft e dalla stessa Capcom, ma reso in maniera tale da scongiurare qualsiasi pericolo di deja vu, proponendo personaggi stereotipati ma sufficientemente carismatici. L’enemy design condivide con Soul Calibur la capacità di armonizzare un range molto elevato d’influenze, alcune delle quali palesemente dissonanti tra loro e di ridurle ad una base concettuale unitaria e plausibile.

Convince l’impianto audiovisivo, forte di un motore grafico full 3D in grado di muovere senza nessun calo di frame rate decine e decine di creature dotate di un ottimo livello di dettaglio, animate in maniera impeccabile, ed incorniciate da un ampio utilizzo di effetti luce, fumo ed esplosioni. Generalmente buone - a volte splendide - le architetture gotiche che circondano il campo di battaglia, mentre qualche piccola riserva va mossa all’alias e al fogging, non certo compromettenti, ma comunque presenti. Scevro da qualsiasi critica il sonoro, grazie ad un buon set di effetti, ad un parlato convincente, ma soprattutto ad una raccolta di brani musicali di ottima fattura, alcuni dei quali memorabili. La narrazione infine è affidata a filmati in computer grafica dalla solita, eccelsa qualità sia a livello tecnico che contenutistico.


Metallo non metallo

Chaos Legion prosegue il discorso action inaugurato da Devil May Cry e lo porta alle estreme conseguenze: sparita qualsiasi traccia della matrice adventure, l’azione diventa ancora più spinta, trasformandosi in uno slash’em up su larga scala, sporcato da qualche intuizione di chiara derivazione rpg. Dovremo condurre Sieg attraverso una serie di livelli il cui unico scopo è distruggere tutti i nemici che ci si pongono davanti, spostarsi alle sezione successiva e again uccidere, fino all’uscita del livello. Saremo aiutati in questo da uno spadone mediante il quale produrci in una [inizialmente invero limitata] serie di colpi, combo ed attacchi speciali e dalla possibilità di evocare a noi le fantomatiche legioni. Queste non sono altro che delle entità soprannaturali, le quali, una volta scese in campo ci affiancheranno nel combattimento tenendo una condotta offensiva o difensiva [selezionabile in real time] seguendo la loro natura caratteristica. E così abbiamo Guilt, legione costituita da una formazione di spadaccini; Blasphemy, legata al potere degli esplosivi; Flawed, ossia una squadriglia di creature dotate di artigli e via di questo passo fino a Thanatos, la legione definitiva, la cui evocazione è soggetta al recupero dei 9 frammenti della crest relativa. In pura tradizione rpg, potremo impiegare i punti esperienza guadagnati per aumentare le caratteristiche base delle legioni e per poter acquisire nuove feature e mosse, dalle quali dipendono alcune possibilità offensive di Sieg. Aggiunge un pizzico di ben accetto pensiero strategico il fatto che in ciascun livello possiamo portarci appresso solo 2 legioni.

Chaos Legion, purtroppo, soffre di evidenti limiti strutturali visto che il gameplay è assolutamente monocromo e reiterativo: bisogna sempre e solo scannare, senza apprezzabili variazioni sul tema, data l’assenza di qualsivoglia elemento in grado di concedere maggior respiro ad un’azione che già nelle prime ore potrebbe stancare. E’ questo il vero dramma di un titolo dalle premesse e dalla confezione assolutamente degne di nota, che mi sento di consigliare soltanto a coloro che sono alla ricerca di un titolo action senza troppe pretese o a quanti non riescono a rimanere impassibili di fronte al fascino di cotanta magnificenza estetica.  



Voto: 6.5








Immagini prese da: http://www.capcom-europe.com/chaoslegion