Per me quel giorno è stato sopratutto bizzarro.
Ero a Palma De Mallorca con i miei amici, a pranzo da MC Donalds a pranzare dopo la nottata passata fuori, ancora mezzi storditi. Una mia amica legge un messaggio al cellulare, uno di quelli con le news.
"Un aereoplano si è schiantato contro una delle torri gemelle".
Sticazzi. Tutti abbiamo pensato ad un incidente, tipo quello all'Emipire State Building anni prima. Usciamo, e andiamo per strada.
Arriva un messaggio di un mio amico: "Stanno attaccando il pentagono!"
O__O
La cosa comincia a farsi inquietante. La strada è deserta, noi confusi: mi serve conforto, mando messaggio a mio padre: "che accade in USA"?
Mi dimentico dii un particolare: mio padre è un giornalista, e quando accetto la chiamata non sto parlando a mio padre padre, ma a mio padre entrato, comprensibilmente, in "modalità reporter".
"Una catastrofe! Un aereo si è schiantato contro una torre del WTC, e poco dopo un altro ha colpito l'altra torre. Un terzo aereo ha colpito il pentagono, non si sa chi ci sia dietro a questi atti!"
Saluto, e sono più inquietato di prima. Vista l'ora non c'è una anima in giro, ci affacciamo in un bar dove tutti sono in piedi a guardare le scene alla TV. E' assurdo, ma la situazione è troppo allucinante per essere metabolizzata. Ci avviciniamo all'albergo, dove ci fiondiamo nella sala TV, vuota. Accendiamo la TV e passiamo tutta la sera a guardare il notiziario non-stop, lo spagnolo per fortuna si capisce. La TV mandava in loop le immagini dello schianto, in continuazione, in multiangolo: solo quel giorno avrò visto la stessa scena per 100 volte, con l'effetto di un'ipnosi allucinanante, le immagini presto perdevano qualunque significato per diventare terribili per la stessa violenza con cui venivano reiterate. Già si parlava di Bin Laden, con sorprendente rapidità. Appare Bush, esprime la sua rabbia e il suo rammarico.
Nel frattempo gli unici nella sala eravamo noi. Ogni tanto scendeva qualcuno, ma solo per dare uno sguardo e risalire in piscina. Italiani, tedeschi, inglesi: tutti indifferenti. Un ragazzo si avvicina a noi:
"Ma stasera la partita c'è, vero?"
._.
Un mio amico prediceva già la fine del mondo, tutti noi eravamo ammutoliti e confusi.
Verso le 20:30 la TV ospitò un incontro di calcio, non ricordo quale. Fatto sta che la sala era pienissima.
Di notte usciamo per andare in discoteca, al Tito's: là danno delle T-Shirt come omaggio, e il giorno era speciale, era la "alternative notti italo-latine", proprio la serata italiana: ho addosso la maglitta, con data e tutto. Mentre ballavamo guardavo l'enorme finestra che dava al porto, immaginandomi da un momento all'altro un aereo che ci arrivasse contro in mezzo alle luci intermittenti e alla gnete rilassata. Non avevo paura, stando in vacanza fuori da casa seguire quei fatti è stata davvero una strana esperienza, quasi irreale. Solo una volta tornati salì la tensione e il malessere, durato per molto, tra guerra, minacce, antrace, fatti bizzarri.