Autore Topic: Il dialetto: evoluzione della lingua  (Letto 24760 volte)

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Offline Sol_Badguy

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Il dialetto: evoluzione della lingua
« il: 09 Ago 2003, 15:47 »
Dalla convivenza con altri studenti di tutta Italia, nel corso della vita universitaria, mi sono appropriato di forme dialettali straordinariamente divertenti e bizzarre.
Visto che nel forum è rappresentato tutto lo Stivale, vi invito a scrivere qui i termini del vostro dialetto più strani, associandoli naturalmente con relativa definizione/spiegazione.
Un termine per post e naturalmente moderzione verso i termini scurrili.

Parto io:

TALOCCIO: (dialetto perugino), sasso di dimensioni variabili tra la breccia e il masso, che può essere usato come oggetto contundente da lancio (si vede che studio geologia eh  :mrgreen: ?). Possibili sinonimi si trovano nel Lazio (mia terra natia) con il nome di: SANPIETRINO.
Secondo la definizione dialettale: "'l taloccio n'è na breccola ma manco 'n masso, ma se tel tiro nt'la testa te rompo qualc' osso" :lol: .

A voi.......
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Offline vikingus

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Il dialetto: evoluzione della lingua
« Risposta #1 il: 09 Ago 2003, 16:01 »
Ce ne sarebbero molti da postare,ma direi di cominciare con questo:
Ghislú:in italiano il mirtillo,è una parola di bergamasco strettissimo usato ormai(suppongo)solo dai "veci" della provincia bergamasca al confine di quella bresciana.
Es:"Set drè a andà per Ghislú?"(trad."stai andando in cerca di mirtilli?")
Aggiungo anche:
Fragú:fragola
e
Bertagnî:merluzzo
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Offline NighTiger

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Il dialetto: evoluzione della lingua
« Risposta #2 il: 09 Ago 2003, 17:20 »
juso: parola del dialetto palermitano traducibile in "giù", "sotto"... etc

si può trovare nella divina commedia, come tante altre... questo sta ad indicare che l'italiano ha origini palermitane??!!

Offline Sol_Badguy

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Il dialetto: evoluzione della lingua
« Risposta #3 il: 09 Ago 2003, 17:47 »
:lol:
OTTIMO ragazzi, io rilancio con

STAVANELLO: (dialetto perugino) cilndro di legno di lunghezza vairabile dai 50 cm ad oltre il metro, utilizzato per stendere la pasta in casa. Solitamente veniva anche utilizzato dalle massaie come strumento per punire figli monelli. Da ciò è scaturito il verbo STAVANELLARE che ora è in uso come sinonimo di "badilare". Nel Lazio lo strumento lo ritroviamo sotto il nome di STENNARELLO.
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Offline siho

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Il dialetto: evoluzione della lingua
« Risposta #4 il: 09 Ago 2003, 18:22 »
Citazione da: "Sol_Badguy"
:lol:
OTTIMO ragazzi, io rilancio con

STAVANELLO: (dialetto perugino) cilndro di legno di lunghezza vairabile dai 50 cm ad oltre il metro, utilizzato per stendere la pasta in casa. Solitamente veniva anche utilizzato dalle massaie come strumento per punire figli monelli. Da ciò è scaturito il verbo STAVANELLARE che ora è in uso come sinonimo di "badilare". Nel Lazio lo strumento lo ritroviamo sotto il nome di STENNARELLO.


Per me quello è il MATTARELLO, che in dialetto è la canélà:
Sa drövat par stendar la pasta? La canélà
(Cosa usi per stendere la pasta? Il mattarello)

 :D

Offline sephirot311

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Il dialetto: evoluzione della lingua
« Risposta #5 il: 09 Ago 2003, 18:34 »
S-CIUPA': trad Scoppiato.

si utilizza spesso nella zona del lago di como, ma penso sia comune anche al dialetto milanese...

chel lì l'è propi s-ciupà... (quel tipo è proprio uno scoppiato)

metto il trattino perchè la parte iniziale della parola non suona come "sciarpa". si attacca una s al suono ciupà.
in spagnolo si scriverebbe "schupà" (questo per chi di voi sa lo spanish)[/b]
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Offline vikingus

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Il dialetto: evoluzione della lingua
« Risposta #6 il: 09 Ago 2003, 20:21 »
Attenzione:una chicca dialettica direttamente da mio fratello.
Vi presento il "termine" bergamasco usato qualche tempo fa per definire la televisione(o meglio,il televisore):
Scatulòt ch'el baciòca,che in italiano viene piu o meno "scatolotto che parla".
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Offline bubbo

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Il dialetto: evoluzione della lingua
« Risposta #7 il: 10 Ago 2003, 00:35 »
Eh, già, il bergamasco è fantastico.
Io aggiungo l'ovvio "pota" che sicuramente avrà un significato (ed è di certo una parolaccia) ma adesso l'ha perso del tutto.
Purtroppo le parole strane del bergamasco sono così tante che non me ne viene in mente nemmeno una.  :D
bubbo

Offline ferruccio

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Il dialetto: evoluzione della lingua
« Risposta #8 il: 10 Ago 2003, 02:00 »
Dizionario a dispense palermitano-italiano.

Cansìarsi: spostarsi. Verbo ormai in disuso. Tipica la brusca esclamazione "cansìati!", cioè "spostati, per favore".

Mulune: anguria. Nei giorni particolarmente afosi non è raro trovare, nelle vie di Palermo, fruttivendoli che promettono "muluni russi agghiacciati", ovverosia "angurie dalla polpa vividamente rossa e a temperatura fortemente rinfrescante".
E allora Mozart?

Offline Mark3

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Il dialetto: evoluzione della lingua
« Risposta #9 il: 10 Ago 2003, 03:32 »
Citazione da: "vikingus"
Fragú:fragola
Pensa che io abito poco distante da te e dico maöla..


Pinochio (Ghéra 'na olta en sòch de lègn)
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Offline bubbo

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Il dialetto: evoluzione della lingua
« Risposta #10 il: 10 Ago 2003, 23:32 »
In bergamasco c'è la parola lepera. È un animale. Secondo voi quale?

Suggerimento: non è la prima che vi viene in mente.
bubbo

Offline Emalord

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Il dialetto: evoluzione della lingua
« Risposta #11 il: 10 Ago 2003, 23:46 »
In seguito, sempre dal dialèt de Berghèm:

SOMEANSA
TIGHE
CI
BALABIOT
SAIOT

Someansa significa SOMIGLIANZA, ma viene usato, soprattutto, per indicare una FOTOGRAFIA (geniale)

TIGHE è un tipo di fagioli

CI significa suino, quindi maiale. Ma per questo animale ci sono circa 15 definizioni diverse: SI, SUNI', PORSEL e altre

BALABIOT significa più o meno STUPIDOTTO

SAIOT invece credo sia la cicala, o il grillo, ora non ricordo. Viene anche usato per indicare i pigroni nullafacenti: chèl lé l'è pròpe ü saiòt

Offline Emalord

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Il dialetto: evoluzione della lingua
« Risposta #12 il: 10 Ago 2003, 23:54 »
Citazione da: "bubbo"
In bergamasco c'è la parola lepera. È un animale. Secondo voi quale?

Suggerimento: non è la prima che vi viene in mente.


A me viene in mente solo quell'animale lì che striscia.
Ah, ma forse tu intendevi la lepre, che per tutti gli altri, invece, è la LEGOR

Offline Sol_Badguy

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Il dialetto: evoluzione della lingua
« Risposta #13 il: 11 Ago 2003, 11:40 »
Hmm stando all'indizio di Emalord, 'sta LEPERA probabile sia la processionaria.... right?

Io vado invece di

RATTUSIARE: (dialetto campobassese) fare con poca classe advance insistenti e fastidiose ad una ragazza. Chi mette in opera tale pratica è il GANZIRRO. Nel lazio troviamo PASTURARE come sinonimo, anche se ha valenza più ampia (ovvero non è riferito solo ad approcci fastidiosi, nel qual caso si indica come PASTURA MOLESTA). Chi la mette in atto (a secondo della tipologia di individuo) può essere dal il noto COATTO allo SPLENDIDO (da cui deriva "fa 'o splendido" con le donne).

Si ringraiza il mitico Tommy Drastiko per le sue preziose perle di dialetto molisano  :lol:
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Offline bubbo

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Il dialetto: evoluzione della lingua
« Risposta #14 il: 11 Ago 2003, 23:38 »
Citazione da: "Emalord"
A me viene in mente solo quell'animale lì che striscia.
Ah, ma forse tu intendevi la lepre, che per tutti gli altri, invece, è la LEGOR


Certo che è la vipera!
Per te che sei di bergamo è facile, ma per gli altri non è così automatico!

sinsigare invece vuol dire infastidire.
bubbo