" I pacifisti sono pochi, sono gente che sempre pensa alla pace come risposta ai conflitti. Protestano diffusamente e frequentemente per ogni conflitto, cercano di sensibilizzare la gente, i governi. Il fatto che non siano sulla breccia è palese, semplicemente i giornali non mettono in prima pagina notizie come "100 persone manifestano contro lo sterminio curdo", semplicemente non fa notizia. Per darvi un idea, fate conto che qui (Cagliari) alla manifeastazione del 15 erano in strada migliaia di persone; i pacifisti di cui prima vi parlavo nella mia città non credo vadano oltre la trentina di elementi, e quelli spesso in giro sono molti meno. Fanno riferimento a rete lilliput, Emergency, Amnesty, commercio equo...
Per questa guerra c'è stata una mobilitazione di tantissime persone di varie provenienze contro questa guerra: in mezzo c'erano sindacati, cittadini, studenti, lavoratori, centri sociali, disobbedienti pacifisti... insomma, tanta gente; realtà separate che a volte confluiscono in manifestazioni comuni.
Il fatto di definire queste manifestazione pacifiste è una formalità, è corretto pure: ma quelli che sfilano sono solo in minoranza pacifisti, poi che i quotidiani e i TG li chiamino così è un altra cosa, usano il termine impropriamente, come spesso fanno. Oltretutto vedo che qui si parla diffusamente di "sinistroidi" quando si parla di gente ch non vuole questa guerra è improprio, visto che sono molti coloro che a destra condannano questa guerra. "
Questo l'ho scritto in data 10/02/03, e resta così com'è. E' sempre dannatamente importante informarsi.