Visto che in ogni topic di qualsiasi argomento Play alla fine si infervorano sempre le discusssioni su questa nuova era dei VG, allora apro uno spazio su misura.
128 Bit
Critiche, confronti, chi la vede bene, chi la vede male, chi se la gode, chi se la frusta...
Insomma inizio io:
128 Bit. Quello che mi aspettavo da questa generazione di console, non è tanto un salto generazionale nella grafica, già per altro avvenuto con dreamcast, quanto un'espanzione e una contaminazione di generi e di gameplay.
Gli elevati costi di produzione che hanno raggiunto i titoli odierni, hanno portato ad un preoccupante appiattimento dell'offerta. Sega si sta limitando a convertire i suoi gioielli distribuendoli su tutti e tre i sistemi presenti nel mercato. Square ha rilasciato sul mercato un decimo di quello che ha fatto con PSX. Capcom, con il suo RE, si limita a proporre innovazioni che non stravolgono mai il concept originale: e dire che quando si parlò di esclusiva nintendo, con pompose dichiarazioni contro la cultura cool a tutti costi, che vedevano PS2 al primo posto tra gli acquisti dei giapponesi, il capo macchina della serie faceva ben sperare il salto netto verso l'innovazione. Intanto esce ZOE, un allegato al demo di MGS2, il primo gioco con il concetto di autoconservazione (sopravvivenza), in un modo narrativamente filosofico. Il tema della lotta per la propria vita è sconvolgente rispetto al solito. Il seguito? Un capolavoro.
Intanto i patiti PC si lamentano che i giochi per la piattaforma per eccelenza "Seria" stanno diventando sempre più simili a quelli per console, come Unreal II. Che sia un'affermazione dispregiativa?
Così Max Payne, che senza stravolgere aveva regalato momenti di ludogaudio, con le sue assurdità esasperate e fumettose, ora diventerà un filmone interattivo, con tanto di love story.
Salut____