Autore Topic: [Il topic esistenziale] credete in DIO?  (Letto 277820 volte)

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Offline teokrazia

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[Il topic esistenziale] credete in DIO?
« Risposta #30 il: 13 Lug 2003, 17:13 »
Citazione da: "pedro"
Cioè, se io credo negli unicorni, gli unicorni esistono?  :D


Nella tua testa sicuro! :D

Cmq, Cohelo è sostanzialmente cattolico, ma gran parte delle sue riflessioni possono essere lette in una chiave più ampia.
So che tu Pedro fai l'università, beh ecco: ti sei iscritto perché credi di potercela fare o no?
Ecco questo è il significato stretto di fede: il motore che spinge gli uomini, il fuoco che li alimenta.
Ripeto: pur avendo ricevuto un'educazione cattolica, da molti anni ormai ragiono per i fatti miei. Non me ne frega niente del vangelo [che imho rimane una bella lettura], della teologia, dei canoni, dei dogmi e delle liturgie.
Eppure non posso definirmi agnostico perché io credo: credo nei sentimenti, in me stesso e in mille altre cose.

Offline vikingus

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[Il topic esistenziale] credete in DIO?
« Risposta #31 il: 13 Lug 2003, 17:16 »
Citazione da: "pedro"
Questo lo quoto perchè imho il prete ha ragione. Nel senso: se le persone sono create libere, le conseguenze a cui vanno incontro sono frutto delle loro scelte/comportamenti o del caso. In quest'ottica il bambino che muore di Sars, ad esempio, si trova nel posto sbagliato al momento sbagliato, si ammala e  muore. Dio, se c'è, mette in moto il meccanismo e poi sta li a guardare. Sul come il meccanismo entri in funzione... vedi reply sopra. :)

Già,ma se allora è davvero cosi.e se Tutto è stato creato dal Signore(parole della Bibbia),nel succitato maccanismo di cui parli dovrebbero rientrare anche la Sars e tutte le mortali malattie che affliggono questo mondo.Perchè allora,nell'ipotesi che Dio sia un'entità giusta,lasciare che le vittime di quest'ultime siano solo "nel luogo sbagliato al momento sbagliato"?Mi scoccia ripetermi,ma secondo i fedeli siamo tutti uguali di fronte al Giudizio Supremo.
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Offline pedro

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[Il topic esistenziale] credete in DIO?
« Risposta #32 il: 13 Lug 2003, 17:34 »
Citazione da: "vikingus"
Citazione da: "pedro"
Questo lo quoto perchè imho il prete ha ragione. Nel senso: se le persone sono create libere, le conseguenze a cui vanno incontro sono frutto delle loro scelte/comportamenti o del caso. In quest'ottica il bambino che muore di Sars, ad esempio, si trova nel posto sbagliato al momento sbagliato, si ammala e  muore. Dio, se c'è, mette in moto il meccanismo e poi sta li a guardare. Sul come il meccanismo entri in funzione... vedi reply sopra. :)

Già,ma se allora è davvero cosi.e se Tutto è stato creato dal Signore(parole della Bibbia),nel succitato maccanismo di cui parli dovrebbero rientrare anche la Sars e tutte le mortali malattie che affliggono questo mondo.Perchè allora,nell'ipotesi che Dio sia un'entità giusta,lasciare che le vittime di quest'ultime siano solo "nel luogo sbagliato al momento sbagliato"?Mi scoccia ripetermi,ma secondo i fedeli siamo tutti uguali di fronte al Giudizio Supremo.


Perchè il concetto di giusto che abbiamo noi è umano. Quello divino è imperscrutabile. Mi rendo conto che la risposta è poco soddisfacente, ma l'unica possibile.
Il fatto dell'uguaglianza rientra in quest'ottica.
Come ho detto la cosa non è mediabile razionalmente: va presa com'è, se uno vuole, o rifiutata.
«Allora dev'essere molto pericoloso essere un uomo.» «Lo è, signora. E solamente pochi ce la fanno. È un mestiere difficile, e al fondo c'è la tomba.»

Offline billy burke

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[Il topic esistenziale] credete in DIO?
« Risposta #33 il: 13 Lug 2003, 17:38 »
Dio non esiste punto.

Offline dj-jojo

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[Il topic esistenziale] credete in DIO?
« Risposta #34 il: 13 Lug 2003, 17:46 »
Citazione da: "pedro"


Perchè il concetto di giusto che abbiamo noi è umano. Quello divino è imperscrutabile. Mi rendo conto che la risposta è poco soddisfacente, ma l'unica possibile.
Il fatto dell'uguaglianza rientra in quest'ottica.
Come ho detto la cosa non è mediabile razionalmente: va presa com'è, se uno vuole, o rifiutata.


Imperscrutabile = casuale.
Allora dio è il caso.
Seguendo questo ragionamento, dovremmo essere tutti nichilisti.

Offline pedro

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[Il topic esistenziale] credete in DIO?
« Risposta #35 il: 13 Lug 2003, 17:51 »
Citazione da: "dj-jojo"

Imperscrutabile = casuale.

Assolutamente no.
Imperscrutabile=qualcosa in cui non posso guardare dentro.
Anche il caso, ma non solo quello.
«Allora dev'essere molto pericoloso essere un uomo.» «Lo è, signora. E solamente pochi ce la fanno. È un mestiere difficile, e al fondo c'è la tomba.»

Offline theblackpages

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[Il topic esistenziale] credete in DIO?
« Risposta #36 il: 13 Lug 2003, 17:58 »
Non ho mai creduto in dio. Seppure da piccolo fossi praticante (più che altro, perché costretto), non ho mai avuto intima convinzione dell'esistenza divina.

Il problema è che non sono mai stato neppure materialista, giacché la scienza richiede uno slancio di fede addirittura superiore a quello necessario alla religione. Talmente tanti fenomeni sfuggono alla nostra comprensione, che è impossibile non credere a essi se non "per fede".

Se unodelpopolo passa da queste parti, lo invito ad intervenire a questo interessante dibattito. Lui è uno molto ferrato in materia. So che è religioso perché ha chiari i limiti della scienza.

Delle volte nella vita capitano coincidenze talmente sconvolgenti, che non posso non credere nell'esistenza di una sorta di destino. E, per lo stesso motivo, è anche improbabile che "siamo soli". Qualcosa c'è, ma non ci è dato saperlo.

Offline dj-jojo

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[Il topic esistenziale] credete in DIO?
« Risposta #37 il: 13 Lug 2003, 18:45 »
Citazione da: "theblackpages"

Delle volte nella vita capitano coincidenze talmente sconvolgenti, che non posso non credere nell'esistenza di una sorta di destino. E, per lo stesso motivo, è anche improbabile che "siamo soli". Qualcosa c'è, ma non ci è dato saperlo.


Ecco, questa, secondo me, è una delle prove che dio non esiste.
Mi spiego: questo fatto del destino, invocato dalla nostra mente per spiegare eventi e coincidenze altrimenti inspiegabili è il limite della nostra mente.
La finitezza della nostra mente si esplicita nel tentativo di dare un ordine alle cose che non ce l'hanno.
Altrimenti perchè avremmo "inventato" la settimana e il week-end?
Il tentativo di spiegare tutto è la nostra forza e anche il nostro limite, perchè quando ci riusciamo ci sentiamo onnipotenti, quando non ci riusciamo, speriamo che ci riesca un qualcosa più grande o potente di noi.

Offline fulgenzio

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[Il topic esistenziale] credete in DIO?
« Risposta #38 il: 13 Lug 2003, 18:55 »
no
ANCHE UN TANUKI PUO’ SORPRENDERE UNA TIGRE CHE DORME.

Offline EGO

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[Il topic esistenziale] credete in DIO?
« Risposta #39 il: 13 Lug 2003, 19:25 »
Diciamola così: se si parla di Dio identificandolo con quell'entità di cui parlano i "testi sacri", allora no, è abbastanza evidente da come funziona la realtà che non può esistere. Anche se le scritture non fossero pesantemente rimaneggiate, cosa che molto evidentemente sono, rimane comunque il fatto che qualcuno ha deciso di interpretarle in un modo e che quello dovesse valere per tutti. Io ho creduto, o almeno mi ci sono sforzato, per lungo tempo, poi quando ho cominciato a pensare solo con la mia testa ho riformulato molto il mio concetto di religione e di divinità. E penso: qualcosa di me è già stabilita quando nasco, ma buona parte della mia storia me la creo io. E il libero arbitrio non può coesistere con un essere che si prende cura di tutti noi. Questo è il pensiero che ci hanno inculcato quelli che vogliono che la gente stia zitta e subisca perché così avrà una "ricompensa". O quelli che fanno porcate perché "Dio me l'ha comandato". Palle. Però non rifiuto l'idea dell'ultraterreno e dell'eterno, anzi. Ma quello in cui non credo è nella grande balia celeste che da una parte mi ama immensamente e dall'altra si segna sull'agendina tutti i miei "peccati". La mia divinità sta anche nel fatto che so riconoscere il bene e il male nelle mie azioni, senza bisogno del giudice supremo. Io sono una parte di Dio, in quanto tale posso decidere cosa fare di me e come comportarmi con gli altri. Fermo restando che ci sono cose che, da qualunque parte le si guardi, rimangono brutte.

Offline Kairon

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[Il topic esistenziale] credete in DIO?
« Risposta #40 il: 13 Lug 2003, 19:25 »
Il confronto verbale tra chi crede e chi no è piuttosto inutile.
Ogni considerazione logica deporrà sempre a favore di chi non crede.
Dio è onnipotente + Dio vuole il bene = il male non esiste. Dimostrazione per assurdo che Dio non esiste.
Chi crede d'altra parte non ha bisogno di prove, perché ha fede anche nella vita eterna e quindi sa che un millisecondo di dolore è compensato con un'eternità di felicità.
Le due posizioni non si possono incontrare perché parlano due lingue diverse, sono su due piani diversi.

Offline theblackpages

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« Risposta #41 il: 13 Lug 2003, 19:44 »
Citazione da: "Kairon"
Ogni considerazione logica deporrà sempre a favore di chi non crede.
Dio è onnipotente + Dio vuole il bene = il male non esiste. Dimostrazione per assurdo che Dio non esiste.


Per quanto ne so, l'ipotetica esistenza di dio non preclude l'esistenza del male: anche questo ha un suo preciso ruolo all'interno del disegno divino.

La nostra vita è un percorso: le tentazioni e il male servono a far emergere chi veramente fra di noi merita una vita eterna illuminata da dio, e chi, invece, è destinato alla sofferenza sempiterna tra lapilli incandescenti, fiamme e brace  :roll: .

Offline theblackpages

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« Risposta #42 il: 13 Lug 2003, 19:56 »
Citazione da: "dj-jojo"
speriamo che ci riesca un qualcosa più grande o potente di noi.


O speriamo che esista qualcosa al di sopra di noi.

E' il motivo per cui esiste la religione, imho.

E anche l'arte, se è per quello. L'arte crea degli universi a se stanti, regolati da leggi interne.

1) Contro le frustrazioni di una realtà imprevedibile, governata da leggi imprescrutabili, l'opera d'arte rappresenta una sorta di riscatto per l'autore, il quale è unico creatore e dominatore delle leggi interne all'universo diegetico.

2) Le leggi che governano il mondo diegetico sono limitate e per questo, in un certo senso, dominabili anche dal fruitore, a differenza della casualità e dell'eterogeneità delle leggi che regolano la realtà. L'ordine che è impossibile applicare alla realtà che ci circonda, è invece costitutivo della realtà rappresentata nell'opera d'arte.

Offline Gargoyle

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« Risposta #43 il: 13 Lug 2003, 22:09 »
Citazione da: "theblackpages"
Il problema è che non sono mai stato neppure materialista, giacché la scienza richiede uno slancio di fede addirittura superiore a quello necessario alla religione. Talmente tanti fenomeni sfuggono alla nostra comprensione, che è impossibile non credere a essi se non "per fede".
Se unodelpopolo passa da queste parti, lo invito ad intervenire a questo interessante dibattito. Lui è uno molto ferrato in materia. So che è religioso perché ha chiari i limiti della scienza.


La Scienza è limitata, ma non penso che richieda "slanci di fede". Perlomeno le scienze fisiche (Chimica e Fisica) e la Matematica si basano su ragionamenti (induttivi nel primo caso, deduttivi nel secondo) che hanno come scopo dare una spiegazione del reale. Ed i loro ragionamenti, seppur fallibili o contestabili, non richiedono (IMO) uno slancio di fede. Per accettare il fatto che l'elettrone (come ogni altra particella atomica) abbia un comportamento ondulatorio manifesto non è richiesto "immaginarselo": si verifica sperimentalmente, e su ciò si costruiscono delle basi teoriche che sono vere nella misura in cui non vengono smentite dai fatti (che godono, nelle scienze almeno, di un'indiscussa oggettività) e interpretano i dati empirici.
In ciò non vedo nulla di comparabile con i dogmi della fede. Ho sempre ritenuto che la Scienza, anche quando "sta per" enunciare i suoi principi più generali, sia una fonte eccezionale di dubbio. Basta poco per smentire ardite costruzioni mentali.
"I've always known it. I should've killed every last one of them! I should've turned their planet into a graveyard the likes of which the galaxy had never seen!" Gul Dukat to Captain Sisko, Star Trek: Deep Space Nine.

Offline keigo

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« Risposta #44 il: 13 Lug 2003, 22:17 »
Sinceramente la cosa che più mi rende perplesso è il funzionamento della vita dopo la morte. Cioè se non sono stato buono, allora mi aspetta la dannazione eterna, con sofferenze fisiche (ma il corpo non lo abbandoniamo?) fino al giorno del giudizio. Se sono stato buono invece mi aspetta di servire Dio in paradiso, glorificandolo attraverso le mie preghiere... Non so voi, ma sinceramente mi sembra abbastanza strano che un Dio abbia bisogno di essere glorificato continuamente, che abbia bisogno di essere adorato dai propri proseliti, in un certo senso mi sentirei come una sorta di "batteria" per alimentare il mio Dio. La fede potrebbe essere una forma di energia... Paradossalmente l'evoluzione delle regole umane è andata nel senso opposto di quelle della religione. Per esempio nel nostro sistema chi commette degli errori viene giudicato, e dopo il giudizio, deve scontare una pena dopo la quale può essere riammesso nella società con gli stessi diritti degli altri cittadini. Nell'ipotetico giudizio divino invece la seconda parte è abolita, e dopo il giudizio vi è la condanna eterna..
Altro esempio: Nella società moderna si tende sempre più ad equiparare tutte le classi sociali, a creare forme di governo in cui a decidere sia la collettività e non il singolo, beh nell'altro mondo tutto ciò non esiste. Esiste una divinità che comanda e noi che dobbiamo avere fede...
chi semina vento raccoglie sfaccimma
ma chi me lo fa fare?!? il petrolio è una figata.