Autore Topic: Perchè la gente applaude ai funerali?  (Letto 3708 volte)

0 Utenti e 1 visitatore stanno visualizzando questo topic.

Offline Dj Mark Noise

  • Generale
  • *****
  • Post: 3.338
    • Project Xbox
    • E-mail
Perchè la gente applaude ai funerali?
« Risposta #45 il: 28 Giu 2003, 15:58 »
Citazione da: "Neophoeny"
Citazione
sono Ateo

Beato tu  :(


non so sia un bene o un male, credimi.

Offline Sandman

  • Avviato
  • *
  • Post: 416
Re: Perchè la gente applaude ai funerali?
« Risposta #46 il: 28 Giu 2003, 17:57 »
Citazione da: "fulgenzio"
sta diventando una pratica diffusa.e non solo in casi di morti ammazzati o per morte violenta.per chiunque si celebri un funerale,parte l'appaluso.
io lo trovo un po'grottesco.



Sono troppo occupato a notare quanto sia grottescamente malvagia la gente nel suo inutile eogoismo quotidiano e di quanto faccia schifo il tessuto sociale e di come vengano impiegati ideali, spiritualita' e altro per mascherare una razza di animali degenerati, ma tecnologici. Anche andando ai funerali delle persone care sono troppo occupato a pensare a quanto siano insostituibili in un mondo che mi e' ostile nella sua indifferenza verso i piu' basilari concetti umani. Se qualcuno applaude sinceramente non lo sento neanche quindi.
Morire di morte violenta? Se ti riferisci anche alla morte in guerra o di chi muore in attacchi suicidi la discussione si allarga concettualmente.
Alessandro "Sandman" Casini
--
 

Offline dj-jojo

  • Eroe
  • *******
  • Post: 14.703
    • E-mail
Perchè la gente applaude ai funerali?
« Risposta #47 il: 30 Giu 2003, 00:49 »
Citazione da: "Dj Mark Noise"
dio è dentro e fuori ognuno di noi.
non credo che sia necessario andare in chiesa per poterlo pregare-ascoltare.

Penso cosi', io non sono credente.


Quoto in toto. E aggiungo che le religioni sono a mio avviso delle sovrastrutture create storicamente per dare un impronta e un'unità culturale ai vari popoli.
Se ci pensate le religioni non si limitano a definire un'idea dell'essere supremo, ma indicano le modalità della preghiera, danno delle indicazioni (a volte è un eufemismo) sulla morale. Cose che, con i secoli, sono diventate gli usi e i costumi dei vari popoli. Condizionando in modo potente il senso del pudore, la morale e, non ultimo, il modo di porsi davanti alla vita e quindi alla morte.
Secondo me ogni uomo dovrebbe sentirsi libero di credere o non credere in dio secondo regole auto-imposte, non imposte dall'alto.
Certe consuetudini purtroppo fanno sì che la gente intollerante si nasconda dietro di esse per stigmatizzare i comportamenti "anomali" o diversi dalla consuetudine (scusate la ripetizione).
Io di fronte alla morte soffro, però comprenderei qualsiasi tipo di atteggiamento se questo è dettato dal proprio sentire, purchè rispettoso dei parenti del defunto.

Offline teokrazia

  • Reduce
  • ********
  • Post: 25.666
  • Polonia Capitone Mundi
Perchè la gente applaude ai funerali?
« Risposta #48 il: 30 Giu 2003, 02:12 »
Citazione da: "dj-jojo"
Quoto in toto. E aggiungo che le religioni sono a mio avviso delle sovrastrutture create storicamente per dare un impronta e un'unità culturale ai vari popoli.


Permettimi di aggiungere che sono anche strumenti di detenzione del potere. La religione istituzionalizzata è potere.

Offline Neophoeny

  • Eroe
  • *******
  • Post: 19.233
    • E-mail
Perchè la gente applaude ai funerali?
« Risposta #49 il: 30 Giu 2003, 02:45 »
Io non so più che pesci pigliare. Oggi a messa ho provato una rabbia terribile a sentire il prete che diceva l'omelia come un discorso recitato e privo di passione, le solite inutili e banali cose. Poi non parliamo dei canti... zzzz
OPS :shock:

Offline dj-jojo

  • Eroe
  • *******
  • Post: 14.703
    • E-mail
Perchè la gente applaude ai funerali?
« Risposta #50 il: 30 Giu 2003, 10:46 »
Citazione da: "teokrazia"

Permettimi di aggiungere che sono anche strumenti di detenzione del potere. La religione istituzionalizzata è potere.


Si infatti, non volevo abdare giù troppo pesante. Ma concordo in pieno (tralasciando tutti gli atti compiuti dalle chiese nell'esercizio dei loro poteri...).