Fatta una playlist sui New Order. Pulizie di primavera, una buona scusa per tenerli sottofondo.
Le 20 canzoni che più amo del gruppo.
Una playlist neanche sofferta perché i New order sono così, molto simili a se stessi dopo i primi tempi, soprattutto se si parla di album. Pop song a presa rapida, su una base che è tra gli apici del connubio analogico/ digitale. Basi che aspettano con calma la seconda parte della canzone per aprirsi, svilupparsi e poi lasciare spazio al ritornello finale o alla canzone seguente. Il tutto spolverato da una malinconia davvero inglese con la voce di Bernard Sumner, un pò snob, un pò apatica.
Però è anche vero che stiamo parlando di gente che ha cambiato il mondo della musica almeno 3 volte. E la prima volta non c'erano neanche i New Order (tutti sanno che nascono dalla ceneri, ancora ardenti di sicuro, dei Joy Division) e la terza volta, il loro approccio e sostegno alla scena rave londinese che influenzerà anche il loro album
Technique, avevano già fatto robe da potersi permettere di rendita.
Tra le 2
Blue Monday. E nulla potremmo fermarci qui.
Ma torniamo indietro, dall'inizio. Al primo singolo,
Ceremony.
Ceremony è una canzone nata male malissimo. Al punto che chi la scrisse e la cantò per farci il prossimo singolo, si suicidò. Così il singolo non uscì ma venne riarrangiata e risuonata dai superstiti della band in tempi brevi. Quindi immaginatevi la fragilità di una canzone del genere, l'incertezza del cantato di un chitarrista/tastierista passato anche al microfono. Ecco, Ceremony è una canzone che vive di quella incertezza, di quella fragilità. Racconta di un matrimonio triste, un nuovo inizio che si trasforma in una morte, insomma, quando invece quella canzone era il contrario, una morte che si trasforma in un nuovo inizio.
Perchè i Joy Division erano cambiati. Erano I New Order adesso. E magari loro non lo sapevano neanche così tanto all'inizio. Infatti il primo album è bruttarello. Non spregevole (non chiamerei spregevole un album che come traccia iniziale una bomba come
Dreams Never End), ma indeciso come lo era Ceremony, ma quella era stata una magia, e si sa le magie non capitano quasi mai 2 volte.
Deve passare del tempo. I synth devono prendersi il suo spazio, i musicisti e gli sprumenti devono imparare a conoscersi a vicenda. E magari viaggiare un pò, e fatale fu la visita della band a New York, alla scoperta di cosa bolliva nella pentola del Grande Continente.
La disco e l'hip-hop. Musica inventata da neri di cui i bianchi americani si stavano appropriando indebitamente e che i nostri inglesi si ispirarono per capire che cosa voler essere da grandi.
Ma comunque.. musicalità afroamericane che vengono prese come ispirazione da inglesi e trasformate in qualcosa di diverso..? Mi sa che l'ho già sentita (rock'n'roll..? sei tu?)..
E quindi via di singoli come tradizione house voleva. Singoli importanti, tra i più importanti del decennio.
Non vi starò a dire che cosa è Blue Monday, perché, si, insomma è Blue Monday, punto.
Ma per esempio non sono un grande fan di
Confusion, tentativo di rifare una Blue Monday di nuovo subito dopo il successo della prima, meglio una versione che vedremo dopo.
Un mezzo a stì pezzi di storia un album, quello più celebrato della band,
Power, Corruption & Lies, anche giustamente, ma ho già detto, che negli album, i New Order rimango molto simili a se stessi. E anche maledettamente bravi a farlo. Quindi non è inusuale preferire un album invece di un'altro, almeno di quelli degli anni '80. Qualità media alta con picchi di singole canzoni. E questo a 3 picchi notevoli:
Age Of Consent,
Leave Me Alone e
Your Silent Face. Quest'ultima talmente bella, che, pur non essendo uscita come singolo (bellissima si, ma non poteva competere con roba rivoluzionaria come Blue Monday o Temptation..), rimase nei cuori dei fan e uscì come singolo, finalmente, nel 2016, con tanto di remix al seguito. Ah, i remix, già, ci arriviamo tra poco..
Insomma singoli e album, due cose separate. va avanti così fino all'85, con il terzo album,
Low-Life.
Dall'album escono singoli (e che singoli!). Anche se non perdetevi
Love Vigilantes in apertura, canzone straordinaria, da cantare e stare scemi. Roba importante dell'album Elegia, uno strumentale deticato a Curtis che verrà saccheggiato dalla qualunque e di cui nel 2012 uscirà una versione (troppo) estesa.
Quindi difficile scegliere tra i 2, capito, no? Anzi, tra i 3 perchè a Brotherhood del '86 che vuoi dirgli?
Ormai sanno dove colpire i nostri, magari risultando anche un pò paraculi (Paradise e Bizzarre Love Triangle non mi convincono ma fecero sfracelli all'epoca) ma ormai padroni a casa loro dei mezzi. E il finale lasciato ad
Every Little Counts, in pochi se lo possono permettere.
Ah, se qualcuno vuole fare la critica che le canzoni dei New Order si iniziano a somigliare un pò tutte, di un genere che hanno inventato da zero, faccia pure, prego.
Imbecille "le canzoni dei New Order si iniziano a somigliare un pò tutte"
Ok, grazie, andiamo avanti.
Andiamo avanti e segnaliamo True Faith, così a tradimento, forse la canzone perfetta dei New Order, non perché sia la più rivoluzionaria, o la migliore in sè, ma perché rappresenta la summa del loro stile, delle loro canzonette malinconiche e ballabili. Singolo nel '87, sfasciò lo sfasciabile, nella sua riedizione del '94, altrettanto. Io preferisco la versione del '94.
Bene, abbiamo parlato di una band che ne ha fatte tante. Gente che a fine 80, si sdraia e inizia a campare di rendita. O almeno si ferma e continua quello sa fare meglio, col genere che ha in pratica inventato.
Davvero ci avete creduto?
Ma neanche per sogno. Perché intanto i nostri iniziarono a finanziare l'Hacienda, storico club in quel di Manchester e poi per il nuovo disco se ne volarono ad Ibizia.
Anche se in verità in
Technique, questa nuova adesione e trasferimento si sentono il giusto.
Cioè qualche canzone assomiglia ad un pezzo house da mettere sul palco della più famosa discoteca di Madchester, ma poi parte la canzone vera e propria e... nulla i New Order rimangano fedeli a se stessi, nel bene e nel male. Io consiglio Round & Round e Run pezzi abbastanza vecchia maniera, anche se non è veramente un album da buttare, ma è solo un album buono.
Ok, ora arrivano i problemi davvero. Gli '80 finiscono e i '90 si spostano verso l'happy ardcore o la techno, il sorriso della pillolina gialla si trasforma in un ghigno. Il progetto Hacienda risulta fallimentare, talmente tanto che i nostri arriveranno a pubblicare un brutto album (!!!) per mandare avanti la baracca, Republic. Voi saltatelo a piè pari, fidatevi che certi dolori si dovrebbero risparmiare.
Questo, aggiunto a una lotta di potere che ormai dura da anni tra Sumner e Hook, i 2 leader, nel '93 farà finire tutto.
A chiudere 2 best of, uno canonico, l'altro (il
The Rest of) una collection di remix fatta come cristo comanda. Segnalo solo
Confusion (Pump Panel Reconstruction Mix), veramente spettacolare, ma ci troverete tanto di buono là dentro, anche se preparatevi alle sonorità che andavano a metà '90 nella discoteche più tamarre. Basso ignorante ogni dove insomma.
E la storia dei New Order finisce qui anche se ci saranno ben due reunion. Una anche fruttuosa perchè
Get Ready (2001) e
Waiting for the Sirens' Call (2005) sono ottimi album. Qualche canzone in Get Ready è un pò tirata via, qualche canzone in Sirens mette in vestito da ballo solo per nascondere una certa povertà di idee, ma non perderete sicuro il vostro tempo a dargli un'ascoltata.
Sulla seconda reunion ancora non mi pronuncio in quanto non so niente. Ho un pò paura in una chiana discendente e le mie 20 canzoni preferite dei New Order le voglio così, ferme al 2005.
Un giorno, chissà, come dice quella canzone...
heaven knows, it's got to be this time.TFP Link :: https://open.spotify.com/user/1170516934/playlist/3eWteWtKlDhubBFm8uqltl?si=Rhcuy0ehReKi7BJDvK05yw