Vi segnalo un pò di cose degli ultimi mesi, vè?
Allora il solito
Lou Reed che con
The Raven del 2003 un altro disco della madonna. Un disco strano che alterna brani solo parlati (alcuni pallosi ma in buona parte ipnotici), strumentali (prima volta nella discografia del nostro a le solite canzoni pop rock di sempre (tutte bellissime.
Edgar Allan Poe su tutte). L'ho già scritto ma lo ripeto: Lou Reed sembra davvero non avesse di meglio da fare nella vita che allietarci le giornate scrivendo grandiosi album. E comunque, se ve lo giocate bene, a citare Lou Reed si scopa un sacco (dicono).
https://open.spotify.com/album/0jV5cuFyOObQVHgnkpAuQzA chi piace l'house può (aspetta, deve) recuperare
La HOME (capito house/home? eh? eh?) che raccoglie tutte le (quasi) migliori follie musicali di uno di nomi tutelari del genere (e da sempre, praticamente):
Laurent Garnier.
Nel finale poi ha messo anche un remix di un suo pezzo di altri ( The Rise & The Fall Of The Donkey Dog -
Husbands Remix ) che è una cosa da fuori cervella.
https://open.spotify.com/album/1kV6EfEKHntR5sQgZ8HgWV2 playlist mie di spotify (ancora in continuo aggiornamento):
Una raccoglie le migliori canzoni (per me) citate in
Energy Flash di
Simon Reynolds, cioè i PEZZONI che fecero storia dei club nei '80 e '90. Roba che da qui a 100 anni ancora sarà ricordata.
https://open.spotify.com/user/1170516934/playlist/2KulOG2glm2vmqYQeGzSmEL'altra invece raccoglie le migliori (sempre per me, badate) canzoni dal telefilm
Scrubs, quindi tante lacrime napuletante, tutta quella fascia di musica americana che continuamente si sballottava tra mainstream e alternativa. Comunque per la maggior parte tanta roba da ascoltare, seppure impolverata troppo spesso di una malinconia un pò "pelosa". Comunque canzoni che amo davvero tanto.
https://open.spotify.com/user/1170516934/playlist/2bcXz0VOFS4dj191ZPq6qNSul fronte italiano, sto un pò scoprendo l'ultimo indie italiano recente.
Nulla da segnalare (i Canova non mi hanno così tanto colpito, meglio il già consigliato
Gazzelle) se non che
Riccione dei
The Giornalisti la metto ad oltranza a lavoro ma più perché so che l'ho fatta piacere a tutti i colleghi che altro.
Mi sono solo fatto l'idea che negli ultimi anni la musica indie italiana da finta-alternativa è diventata finta-commerciale . E non è per forza un male.