Autore Topic: [Musica] La canzone che sto ascoltando  (Letto 1104421 volte)

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Offline Rega

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Re: La canzone che sto ascoltando
« Risposta #15810 il: 30 Lug 2015, 10:39 »
Allora, dopo lo schifo (si, schifo) che mi aveva fatto l'esordio di Gianluca Grignani, mi sto ascoltando il suo seguito, Fabbrica Di Plastica del 1996. Considerato giustamente un album di culto del rock italiano è effettivamente molto bello e particolare come forse magari doveva esserlo anche l'esordio, senza la mano pesante del produttore Massimo Luca. Qui al bolognese gli hanno fatto fare quello che gli pareva ed uscito un geniale anello di congiunzione tra il primo album dei Radiohead e The Bends. No, davvero. Ancora attaccato al grunge basico ma con un modo di suonare la chitarra in certi pezzi che non può fare a meno di ricordare la tecnica di Johnny Greenwood. E il bello che in questo equilibrio precario ci sta alla grande. Magari l'unica critica sono sui testi veramente invecchiati male nella lora "classicità". Ma che ne sapeva Grignani che oggi i testi che fanno sono quelli di gente come Lo Stato Sociale. https://www.youtube.com/watch?v=b4WTsjL8PIQ


Ma grandissimo!

Offline KatanaKGB

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Re: La canzone che sto ascoltando
« Risposta #15811 il: 30 Lug 2015, 13:00 »
chiamiamolo "Rap" italiano, anche se si distacca ampiamente da tutto il ciarpame rap che c'è in giro
Rancore e D.J. Mike, album e camzone S.U.N.S.H.I.N.E.
Canzone con video:
https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=Je4UqzRy8p0

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Offline fiordocanadese

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Re: La canzone che sto ascoltando
« Risposta #15812 il: 30 Lug 2015, 14:29 »
chiamiamolo "Rap" italiano, anche se si distacca ampiamente da tutto il ciarpame rap che c'è in giro
Rancore e D.J. Mike, album e camzone S.U.N.S.H.I.N.E.
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Ma stupenda. Grazie.

Offline Jello Biafra

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Re: La canzone che sto ascoltando
« Risposta #15813 il: 31 Lug 2015, 10:28 »
Dopo vari anni che non li bazzicavo, sto rifrequentando con piacere i Roxy Music, ed in particolare For Your Pleasure.

Che meraviglia, quel rock and roll decadente consapevole delle proprie origini e dei propri mezzi, proiettato già verso il futuro (la New Wave li considererà maestri), muscolare ma elegante, capace di porgere con grazia immane canzoni perfette, in delicato equilibrio tra essenzialità stradaiola e complessità avanguardistica, lontane anni luce dalle seghe a vuoto del contemporaneo Progressive e pervase ora da un'innodia irrequieta ed epidermica (Do the Strand, In Every Dream Home a Heartache), ora da un afflato ipnoticamente psichedelico (The Bogus Man, For Your Pleasure) ora da una languidità piaciona e drammatica irresistibile (Beauty Queen, Grey Lagoons).

Offline Claudio

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Re: La canzone che sto ascoltando
« Risposta #15814 il: 02 Ago 2015, 10:08 »
Ascolto a ripetizione la bellissima Always Blue dei Foreign National

Offline Jello Biafra

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Re: La canzone che sto ascoltando
« Risposta #15815 il: 02 Ago 2015, 11:12 »
chiamiamolo "Rap" italiano, anche se si distacca ampiamente da tutto il ciarpame rap che c'è in giro
Rancore e D.J. Mike, album e camzone S.U.N.S.H.I.N.E.
Canzone con video:
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Siamo già arrabbiati: https://www.youtube.com/watch?v=J0asAjRgvGQ

Offline Rega

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Re: La canzone che sto ascoltando
« Risposta #15816 il: 03 Ago 2015, 12:57 »
The Czars - Killjoy
Che poi sarebbe il gruppo del mitico John Grant, da me scoperto l'anno scorso, grandissima voce.
Davvero niente male il Best of.
« Ultima modifica: 03 Ago 2015, 13:07 da Rega »

Offline KatanaKGB

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Re: La canzone che sto ascoltando
« Risposta #15817 il: 03 Ago 2015, 15:24 »
Siamo già arrabbiati: https://www.youtube.com/watch?v=J0asAjRgvGQ
fino a qualche giorno fa, sullo steso sito, regalavano l'intera loro discografia (4-5 album vari).
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Offline Jello Biafra

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Re: La canzone che sto ascoltando
« Risposta #15818 il: 03 Ago 2015, 17:03 »
Dopo i Roxy Music non potevo che tornare anche agli Ultravox, quelli con John Foxx però.
E quelli di Systems of Romance, ovviamente, che di Roxy Music, NEU! e Kraftwerk fanno una cosa sola.
Un disco spettacolare, chitarre e sintetizzatori si intrecciano tratteggiando meravigliosi percorsi galattici, che partono da atmosfere di mitteleuropea decadenza e si involano verso il cosmo sulle ali di un suono stratificato ed avvolgente (Conny Plank, signori!), melodie epiche ed epidermiche ed un senso degli spazi sonori assolutamente unico. Il tutto, incredibilmente, rimane sempre indiscutibilmente, ferocemente, rock and roll.

Offline Rega

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Re: La canzone che sto ascoltando
« Risposta #15819 il: 03 Ago 2015, 17:05 »
Ci sei mancato, Jello, in questo topic.
Degli Ultravox conosco pochi pezzi, uno dei quali è Vienna, scoperta di recente.
« Ultima modifica: 03 Ago 2015, 17:54 da Rega »

Offline Jello Biafra

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Re: La canzone che sto ascoltando
« Risposta #15820 il: 03 Ago 2015, 17:12 »
Ci sei mancato, Jello, in questo topic.
Degli Ultravox conosco pochi pezzi, tra cui Vienna, scoperta di recente.

Grazie! Il tempo purtroppo è sempre meno...
Cmq Vienna è un discone ma è molto diverso dai precedenti, è il primo con Midge Ure, molto più gelido ed elettronico, più mitteleuropeo e meno rock. Musica bellissima ma sembra quasi un altro gruppo :)

Offline J VR

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Re: La canzone che sto ascoltando
« Risposta #15821 il: 03 Ago 2015, 19:56 »
https://www.youtube.com/watch?v=LL4NuCBnMwo
Ahahah
Ieri ho ritirato fuori sta roba in macchina.
Oh, e me so pure gasato! :yes:

Offline fiordocanadese

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Re: La canzone che sto ascoltando
« Risposta #15822 il: 04 Ago 2015, 00:31 »
Faccio una pennina per un mio collega. In un'oretta butto un pò di giga quasi a caso,  ascoltando a casaccio. Poi andando a lavoro la metto nelle stereo e parte questa: https://youtu.be/UEW8riKU_tE
4' superiore.
Dio me la sono berciata tutta prima di arrivare a lavoro.

Offline fiordocanadese

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Re: La canzone che sto ascoltando
« Risposta #15823 il: 04 Ago 2015, 20:33 »
(Magari faccio una playlist su youtube..)

The Decemberists - The Tain (pezzo unico di 21 minuti pubblicato nel 2004 come EP. parte lento ma dopo pochi minuti si riprende e nella seconda parte esplode e non lo ferma più nessuno. Ancora una volta bravoni loro.) https://www.youtube.com/watch?v=UOYZuaLg0J0

Guy Geber & Clarian - Claire (QUESTO PEZZO TE LO DEVI ASCOLTARE DA FATTO O NON LO PUOI APPREZZARE. Cioè così dicono sull'Internet. Provate voi e magari ditemi che a me sembra bellissimo anche così..) https://www.youtube.com/watch?v=Deb4tP1c5OQ

The Deadstock 33's - C'est L'Amour (altro pezzo house ma sul ballabile che cmq fa caldo e servono ascolti "freschi") https://www.youtube.com/watch?v=vIBe79qnp0Y

Così il hillybilly diventò country. Da solo senza dire nulla a nessuno. Anche se non da solo. Un bel pò lo aiutò il folk americano, le canzoni della tradizione americana. Canzoni semplice nei vocalizzi e negli accordi che, appunto, potevano essere intonati da chiunque. Sicuramente chi ne abusò di più furono la Carter Family. E abusare non è un verbo neanche troppo messo a caso visto che il songwriter del gruppo (A.P. Carter, l'unico maschio della compagnia, seguito dalla moglie Sara e dalla cognata Maybelle)  non si faceva troppi scrupoli a prendere canzoni della tradizione folk e addebitarsele a sè (potete capire le royalties..). Quindi mai sapremo chi a scritto veramente una Worried Man Blues o la stupenda (ma stupenda davvero https://www.youtube.com/watch?v=aV-J1GW-waQ ) Can The Circle Be Unbroken, A.P.  c'ha fregato a tutti. Anche se magari senza di loro certe non sarebbe nemmeno arrivate fino hai giorni nostri e quello si, che sarebbe stato un peccato mortale. Ne posto un'altro di cui sono perdutamente innamorato: https://www.youtube.com/watch?v=R1qz3CW5GE4

Vabbè, It's Alive dei Ramones. Che dire? Una dei migliori live della storia del rock. Una tale quantità di perle striminzite dentro (28 brani, 1 ora)  che puoi solo ascoltare un brano, esaltarti, stupirti che è già finito, riconoscere quello che parte subito dopo. ascoltare il brano, esaltarti, stupirti che è già finito e continuare così per un'ora della vostra vita indimenticabile. L'unico appunto è che dispiace che, anche se uscito dopo Road To Ruin, non ne presenta delle canzone perché registrato a capodanno del 1977, quindi l'anno prima dell'album sopradetto. Ma si sente che è la fine di un'era, che i Ramones di dopo Rocket To Russia saranno altro e qui si voleva solo chiudire in (assoluta) bellezza. Una completamente a caso: https://www.youtube.com/watch?v=6gjYlf2GZiU


Uh Uh Her di Pj Harvey. Nel 2004 ci dissero che era l'album del ritorno alle origini. L'album fatto di demo. L'album fatto in casa. Mah, tutte sonore cazzate. Perchè ormai la rabbia (e il grunge) delle origini è scomparso (sostituito da un cmq virulento folk-blues d'impatto), i pezzi sono curatissimi (come fai a credere che un pezzo come The Letter sia stato registrato in presa diretta e stampato com'era?) e molti pezzi sembrano scarti di album recenti come il bellissimo Is This Desire? o di cose più vecchie. Insomma sulla carta fa di tutto per farsi odiare questo album. Poi però l'ascolti. E si ci sono troppi autocompiacimenti (canzoni rette solo dalla voce di lei che non è così particolare da poterselo permette - The Slow Drugs o The Desperate Kingdom Of Love ) o cose tirate via (le canzoni che sembrano scarti di cui sopra - Who The Fuck, Cat On The Wall..) ma buona metà dell'album convince in pieno sempre per la capacità dell'inglesina di saper scrivere canzoni che di già al primo ascolto ne riconosci il valore indiscutibile. La mia preferita: https://www.youtube.com/watch?v=H5ajqFQH0d8

Rancore è un rapper romano, una nuova leva dal talento per la scrittura indiscutibile. A inizio di questo decennio ha fatto uscire Elettrico, il secondo album in compagnia di Dj Mike. E' un'album bellissimo soprattutto per le idee nei testi che ci mette Rancore e per il perfetto supporto musicale che Dj Mike riesce a dare. Magari se azzeccassero il ritornello giusto (e ne basterebbe uno. lo sapete) sarebbe l'album che tutti nel 2001 si avrebbero ascoltato. Ma va bene così l'hip-hop non devve essere per forza carne da macello radiofonico per essere di valore. Però dispiace un pò che se lo  meriterebbero davvero il successo: https://www.youtube.com/watch?v=9g60d87u_YI

Rimani un pò basito ascoltandolo e non sai se crederci. Perchè cavolo sembra davvero l'album giusto al momento giusto. Sto parlando di Just Before Music di Lonnie Holley (2013). Cioè nel 2013 un album che unisse le tensione post-urbane di James Blake o il minimalismo degli XX alla musica africana dovevamo aspettarcelo. E Lonnie Holley ce l'ha dato. E non possiamo fare a meno di ringrazialo visto la bellezza che ne è venuta fuori. E i sospetti di un'operazione furbetta scompaiano leggendo la sua vita, tutto quello che ha passato e soprattutto da un minutaggio di certi pezzi che lo rende tutto forchè fruibile a tanti (si tocca punte di 14 e 25 minuti). Ma non certe ostico visto che ti ipnotizza dall'inizio alla fine con quella voce e le (minime ma ben calibrate) scelte sonore. Bravissimo, album da classifica annuale tranquillamente. https://www.youtube.com/watch?v=nG17K3Vql-w

Il disco house della settimana è Ruled By Passion, Destroyed By Lust dei The Asphodells, nome dietro al quale si nasconde Andrew Watherall (la persona che ha fatto si che Screamadelica dei Primal Scream  fosse... Screamadelica) affiancato da Tim Fairplay, chitarrista dei Battant. 10 tracce, 10 centri, nulla da dire. Siamo a uno di quei dischi che vi è impossibile trovarne difetti, una summa della carriera di Watherall e della musica da ballo in generale. House, dub, chitarre rock, electro: di tutto e tutto eseguito alla perfezione. L'unica cosa che vi posso dire che sono stato un pò fregato da una traccia che all'inizio non mi ha fatto apprezzare le altre. Si chiama The Quiet Dignity (https://www.youtube.com/watch?v=Unu-4AQBYyE ) ed è una delle cose più belle che i New Order dei tempi d'oro avrebbe potuto scrivere ma non l'hanno fatto. Grazie a Dio c'ha pensato Andrew. Ah, altro album dell'anno (2013), naturalmente.

Passiamo alle (parziali) delusioni. Dormarion dei Telekinesis (one-man-band americana di Micheal Lerner) dispiace. Che non è neanche la metà bello di 12 Desperate Straight Lines, quel piccolo capolavoro che uscì nel 2011. Un album perfetto per l'estate con melodie indimenticabile, una produzione sontuosa (il suo della batteria in quell'album..nugoli di piacere...), elettronica usata con tatto ed intelligenza e una freschezza ne ne fece il mio album dell'estate (e del 2011 in toto). Qui niente cambia (e anche qui.. cercare di variare anche un minino, no? ) ma le canzoni non restano in testa, sono solo scritte peggio e meno incisive a pparte nel quartetto finale dove si trovano il meglio del disco (https://www.youtube.com/watch?v=rtsnpuC2dRA questa ci starebbe stata proprio bene nel precedente). Quindi un mezzo passo falso che magari anticipata magari uno in avanti.

Stavolta Come Mi Ammazzerai? di Edda è stato uno dei dischi italiani più celebrati dell'anno scorso. E anche a ragione perchè Edda rimane ancora uno dei fari del rock italiano degli ultimi anni. Ma il mio problema con questo disco è il fatto che se questo è stato idolatrato perché non è successo con i precedenti due, che io ho amato molto di più? Qui l'artista milanese torna indietro di 15 anni e va finta che gli anni dopo lo scioglimento dei Ritmo Tribale non siano mai esistiti. Qui ti fa un album troppo lungo (17 pezzi) con qualche giro a vuoto (HIV, Mela, Piccole Isole). Qui si rinchiude in una formula rock classica, così classica da risultare a volte anonima. Nulla di male (oh, stiamo ancora parlando di un signor disco) ma le vette del passato per me restano lassù. E difficile resta scegliere la preferita visto che ancora riesce ad risultare vero e disperato in ogni canzone: https://www.youtube.com/watch?v=CZ6OvH2TDkU

Offline Claudio

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Re: La canzone che sto ascoltando
« Risposta #15824 il: 04 Ago 2015, 21:37 »
Violent Shiver - Benjamin Booker
Bellissima.
Ma tutto l'album è spettacolare