Autore Topic: FBI guerra contro il P2P  (Letto 2038 volte)

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Offline toponzo

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FBI guerra contro il P2P
« il: 23 Giu 2003, 21:38 »
da punto-informatico.it

Il Congresso sta preparando quella che considera l'arma finale: il via libera alla polizia federale per l'uso di software antiP2P e per identificare chi viola il diritto d'autore. FBI insieme all'industria, provider tra incudine e martello

23/06/03 - News - Roma - Siamo ancora alla proposta di legge ma il testo che è giunto in queste ore al Congresso negli Stati Uniti è destinato a sollevare enorme attenzione. Il progetto è quello di consentire all'FBI di scoraggiare, individuare e avvertire gli utenti dei sistemi di condivisione peer-to-peer (P2P). Il tutto con l'appoggio non esterno dell'industria del disco, del cinema e del software, quella che più spesso ha lamentato l'uso del P2P da parte di utenti scambia-file, in gergo pirati.

Il nome della proposta è significativo: "Piracy Deterrence and Education Act". L'idea non sembra quella di arrivare ad un attacco informatico contro chi usa i software di peering, idea che circola al Congresso ormai da diversi giorni, quanto quella di identificare chi abusa dei sistemi scambiando materiali protetti. E avvertirli di quanto stanno facendo, procedendo solo contro i casi più eclatanti.

La nuova normativa tira dentro anche i provider, soggetti che dovranno collaborare con la polizia federale perché sia effettuato il controllo delle reti di scambio ed entrambi, ISP e FBI, collaboreranno con l'industria per individuare i casi di violazione palese del copyright, contro i quali eventualmente procedere per via giudiziaria.

Questo significa, secondo il parere critico della Electronic Frontier Foundation, che ai provider potrebbe essere richiesto di giocare un ruolo non proprio. "L'FBI - dicono i responsabili dell'associazione che si batte per la difesa delle libertà digitali - potrebbe chiedere ai provider di collaborare direttamente con i detentori di copyright, magari per passar loro i nomi dei propri utenti".

Problemi di privacy, dunque, ma non solo. Dietro l'angolo, secondo la EFF, ci sono problemi ancora più grossi. "Anziché perseguire atti criminali sul piano giudiziario - spiega la EFF - la proposta mette in campo l'azione diretta della polizia contro gli autori sospettati di reato". Come a dire, cioè, che le garanzie per gli utenti dei sistemi P2P potrebbero correre su un binario a scartamento ridotto rispetto a quelle previste dalla Costituzione USA per tutti i cittadini americani.

Le operazioni di contrasto alla pirateria via P2P saranno portate avanti da uno speciale corpo di agenti federali che dovranno essere addestrati a quello che viene definito "computer hacking", una terminologia che potrebbe effettivamente indurre a ritenere che le operazioni online sul P2P non si limiteranno ad individuare e identificare utenti.

Di contorno, invece, l'ufficio del procuratore generale degli Stati Uniti insieme al resto dell'Amministrazione dovrà varare programmi di sensibilizzazione su copyright e diritto d'autore.

Non stupisce, naturalmente, che tutto questo sia accolto con interesse proprio da quelle industrie che vedono così aumentare il proprio potere d'azione nel contrasto all'uso del P2P. "La proposta Smith-Berman - si legge in una nota diffusa dai discografici della RIAA - rafforzerà le capacità dell'FBI e degli altri funzionari delle forze dell'ordine nel colpire le violazioni al copyright che prendono corpo sulle reti P2P".
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Re: FBI guerra contro il P2P
« Risposta #1 il: 23 Giu 2003, 23:17 »
Citazione da: "toponzo"
Il Congresso sta preparando quella che considera l'arma finale: il via libera alla polizia federale per l'uso di software antiP2P e per identificare chi viola il diritto d'autore. FBI insieme all'industria, provider tra incudine e martello


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Offline sephirot311

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FBI guerra contro il P2P
« Risposta #2 il: 23 Giu 2003, 23:59 »
sarebbe ora che le fottute multinazionali della musica la smettessero di banchettare alle spalle di noi consumatori....

sarebbe anche ora però che la gente con le connessioni da 20.000.000 di gigabyte al nanosecondo la smettessero di scaricarsi tuuti i film del mondo e tutta la musica del mondo senza pagare una lira...

un tot di cd masterizzati dovrebbero essere obbligatori per poter acquisire il diritto di voto, ma non bisogna esagerare cazzo...
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Re: FBI guerra contro il P2P
« Risposta #3 il: 24 Giu 2003, 00:03 »
Citazione da: "Adriano_Avecone"
Citazione da: "toponzo"
Il Congresso sta preparando quella che considera l'arma finale: il via libera alla polizia federale per l'uso di software antiP2P e per identificare chi viola il diritto d'autore. FBI insieme all'industria, provider tra incudine e martello


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Offline toponzo

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FBI guerra contro il P2P
« Risposta #4 il: 24 Giu 2003, 00:37 »
ragazzi credo di aver capito che la RIAA stà creando una specie di virus che si infiltra tramite le reti p2p e utilizza i lettori mp3 e video per identificare un particolare tipo di file..
e pare che il 95 % delle reti P2P sia già stato infettato  :shock:  e che in questo momento stesso la RIAA stia diligentemente catalogando tutti i file in possesso per ogni utente!  :shock:

leggete qua e traducete..

Introduction:
Several months ago, GOBBLES Security was recruited by the RIAA (riaa.org)
to invent, create, and finally deploy the future of antipiracy tools. We
focused on creating virii/worm hybrids to infect and spread over p2p nets.
Until we became RIAA contracters, the best they could do was to passively
monitor traffic. Our contributions to the RIAA have given them the power
to actively control the majority of hosts using these networks.

We focused our research on vulnerabilities in audio and video players.
The idea was to come up with holes in various programs, so that we could
spread malicious media through the p2p networks, and gain access to the
host when the media was viewed.

During our research, we auditted and developed our hydra for the following
media tools:
mplayer (www.mplayerhq.org)
WinAMP (www.winamp.com)
Windows Media Player (www.microsoft.com)
xine (xine.sourceforge.net)
mpg123 (www.mpg123.de)
xmms (www.xmms.org)

After developing robust exploits for each, we presented this first part of
our research to the RIAA. They were pleased, and approved us to continue
to phase two of the project -- development of the mechanism by which the
infection will spread.

It took us about a month to develop the complex hydra, and another month to
bring it up to the standards of excellence that the RIAA demanded of us. In
the end, we submitted them what is perhaps the most sophisticated tool for
compromising millions of computers in moments.

Our system works by first infecting a single host. It then fingerprints a
connecting host on the p2p network via passive traffic analysis, and
determines what the best possible method of infection for that host would
be. Then, the proper search results are sent back to the "victim" (not the
hard-working artists who p2p technology rapes, and the RIAA protects). The
user will then (hopefully) download the infected media file off the RIAA
server, and later play it on their own machine.

When the player is exploited, a few things happen. First, all p2p-serving
software on the machine is infected, which will allow it to infect other
hosts on the p2p network. Next, all media on the machine is cataloged, and
the full list is sent back to the RIAA headquarters (through specially
crafted requests over the p2p networks), where it is added to their records
and stored until a later time, when it can be used as evidence in criminal
proceedings against those criminals who think it's OK to break the law.

Our software worked better than even we hoped, and current reports indicate
that nearly 95% of all p2p-participating hosts are now infected with the
software that we developed for the RIAA.

Things to keep in mind:
1) If you participate in illegal file-sharing networks, your
computer now belongs to the RIAA.
2) Your BlackIce Defender(tm) firewall will not help you.
3) Snort, RealSecure, Dragon, NFR, and all that other crap
cannot detect this attack, or this type of attack.
4) Don't fuck with the RIAA again, scriptkids.
5) We have our own private version of this hydra actively
infecting p2p users, and building one giant ddosnet.

Due to our NDA with the RIAA, we are unable to give out any other details
concerning the technology that we developed for them, or the details on any
of the bugs that are exploited in our hydra.
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Offline Giobbi

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« Risposta #5 il: 24 Giu 2003, 00:39 »
Goebbels non Gobbles...

Offline toponzo

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« Risposta #6 il: 24 Giu 2003, 00:52 »
Citazione da: "Giobbi"
Goebbels non Gobbles...


giobbi! tu che sei mezzo inglese.. mi puoi fare una traduzione? (anche un sunto)
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Offline Giobbi

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FBI guerra contro il P2P
« Risposta #7 il: 24 Giu 2003, 01:15 »
Ok,
quella sopra era una battuta...

Prima di tutto la notizia é la stessa che parlava del nuovo metodo utilizzato dalle case disc. contro p2p, etc...

Il succo é che dicono di aver sviluppato tal Hydra per conto della RIAA, un virus che dovrebbe sfruttare i "punti deboli" dei vari lettori (Win Amp, etc..) per infettare i file in p2p nel computer colpito e quindi propagarsi a tutti i computer connessi.

(Sono narrate le varie fasi di approvazione da parte della RIAA).

Sinceramente mi sembra totalmente illegale ed una sorta di leggenda della rete.... magari su intenzione iniziale reale..

Chi vivrà vedrà...


Nota: la RIAA é la "Recording Industry Association of America" (http://www.riaa.com)

Offline Giobbi

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FBI guerra contro il P2P
« Risposta #8 il: 24 Giu 2003, 01:23 »
Dal sito RIAA

Many do not understand the significant negative impact of piracy on the music industry. Though it would appear that record companies are still making their money and that artists are still getting rich, these impressions are mere fallacies. Each sale by a pirate represents a lost legitimate sale, thereby depriving not only the record company of profits, but also the artist, producer, songwriter, publisher, retailer, … and the list goes on. The consumer is the ultimate victim, as pirated product is generally poorly manufactured and does not include the superior sound quality, art work, and insert information included in legitimate product.

Questo é in parte reale, solo in parte però dato che non é affatto detto che chi acquisisca MP3 etc.. avrebbe preso il cd a prezzo pieno.
La frase color "cacca" é una stronzata appunto...
Causa basse vendite é invece soprattutto una certa disaffezione legata a metodo di produzione "commerciale", cosa di cui anche le software houses dovrebbero cominciare a preoccuparsi nei prossimi anni...

Ovvero vendere musica a chi non é interessato alla musica per fare "grandi numeri", "mercato di massa", etc...  :D


Nota: il prezzo dei cd musicali al distributore é solitamente 6-7 euro (+VAT) nel sud europa (le majors sono anche distributrici di sé stesse però)

Offline toponzo

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« Risposta #9 il: 24 Giu 2003, 01:58 »
grazie Giobbi! sei sempre esauriente!  :D
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armandyno

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FBI guerra contro il P2P
« Risposta #10 il: 24 Giu 2003, 02:38 »
Citazione da: "sephirot311"
sarebbe ora che le fottute multinazionali della musica la smettessero di banchettare alle spalle di noi consumatori....

sarebbe anche ora però che la gente con le connessioni da 20.000.000 di gigabyte al nanosecondo la smettessero di scaricarsi tuuti i film del mondo e tutta la musica del mondo senza pagare una lira...

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OT
Sei lo stesso sephiroth311 di gameradar e di nextgame?
Quello che ha per avatar un tipo con il caschetto verde e con una colt phyton in mano?
..no, ninete, semplie curiosità :)
Fine OT
...e scusatemi...