Autore Topic: [Amiga] Sensible Soccer  (Letto 2201 volte)

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Offline Turrican2001

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[Amiga] Sensible Soccer
« il: 19 Giu 2003, 02:43 »
L'appassionato di calcio necessita di ogni surrogato o derivato del suo sport preferito: camminando per strada non può esimersi dal calciare una lattina gettata per terra e, se si trova solo, esultare come un cretino se la stessa si è insaccata tra le due ruote di una macchina parcheggiata; organizza partitelle di calcetto con i suoi amici; si fa venire i calli alle mani a biliardino; simula le rovesciate di Pelé nell'acqua bassa al mare e infine si brucia gli occhi con i videogiochi di calcio siano essi arcade, simulativi o manageriali.
Tra i tanti titoli dedicati a questo sport non possiamo dimenticare la serie Sensibile Soccer. Ricordo ancora il titolo del articolo che apparve sulle news della rivista "K": "Un sensibile avvicinamento al calcio" e le tante promesse di John Hare (di cui vi segnalo una emozionante monografia sul numero cinque di Ring) che furono mantenute ma diluite in tutta la serie.
Va detto che all'epoca sul trono del "Re dei videogiochi di calcio" sedeva un certo Kick Off, mitica serie realizzata da un genio di nome Dino Dini, e quindi confrontarsi con essa necessitava di idee innovative e rivoluzionarie. John sembrava avere le idee chiare in merito sostenendo che era attratto dal sistema dei passaggi di SpeedBall 2 e dalla difficoltà, un po' più mitigata, nel tenere palla di Kick Off.
Nasceva così Sensibile Soccer che conquistò il cuore di tutti gli appassionati di simulazioni calcistiche. Le prime versioni della serie si distinguevano per non poche caratteristiche innovative: sul fronte in-game il gioco aveva una visuale del campo di calcio molto ampia e dall'alto, che permetteva di poter amministrare meglio i passaggi e, di conseguenza, le triangolazioni e le aperture (d'altronde ancora oggi si sceglie la visuale più ampia quando si gioca a PES). I compagni di squadra partecipavano attivamente alla costruzione del gioco e la scelta dello schema influenzava di non poco gli esiti delle partite. Come in Kick Off la palla non era attaccata ai piedi del giocatore ma, a differenza del gioco di Dino Dini, era più facile da controllare appena ricevuto il passaggio e sempre più difficile quanto più si teneva palla. La giocabilità era a livelli stratosferici, soprattutto se si usava l'Albatros come Joystick. Sul piano grafico, il gioco della Sensibile Software, era semplice ma efficace e va sottolineata l'innovazione dei tratti somatici dei giocatori (colore capelli, colore della pelle). Il menu di gioco offriva la possibilità di giocare amichevoli o tornei utilizzando nazionali e alcuni dei più famosi club con i nomi reali dei calciatori. Vi era anche un comodo ed efficace editor.
L'evoluzione definitiva del gioco iniziò con la serie di Sensibile World of Soccer che, con notevoli migliorie sul gameplay,  offrì quello che tutt'ora è la miglior simulazione di calcio che concilia perfettamente managerialità e gioco. Tante erano le novità: l'impressionante mole di dati relativi a squadre di club e leghe; ogni giocatore aveva particolari parametri che lo differenziavano da un altro; vi erano anche gli infortuni e i giocatori da far crescere della primavera (tre novità assolute, un tempo, per il genere); la possibilità di fare una carriera di 20 stagioni consegutive, con l'eventualità di essere corteggiato per andare ad allenare altri club o addirittura la nazionale (convocazioni libere incluse!); un mercato acquisti fatto di soldi e contropartite tecniche.
Potrei proseguire ancora per tanto ma vi lascio con una considerazione: Sensibile Soccer non spodestò Kick Off dal suo trono ma vi si affiancò. E noi fortunati, che abbiamo vissuto quel periodo, non scorderemo mai il regno di questi due grandi titoli alla faccia dell'attuale monopolio PES.
Ho paura della nuova generazione di console...