mi pareva strano che l'argomento "superbonus 110%" non fosse ancora uscito su TFP, stante l'interesse generale e l'età media del TFPer (gente che tiene una certa, famiglia e probabilmente casa
)
voglio lanciare alcuni spunti di riflessione, con un attenzione particolare dal punto di vista "finanziario" in virtù della mia professione...
spezzo subito una lancia in favore delle perplessità di
@FreeDom : sono quelle che ogni persona dotata di un minimo di buon senso esprime sin da quando si è iniziato a parlare dell'argomento. "cioè, faccio lavori per migliaia e migliaia di euro sulla mia casa, e non spendo niente? addirittura ci ... guadagno?" "dov'è la fregatura?" "come sta in piedi, chi mette i soldi? lo stato... l'azienda che esegue i lavori... la banca?" -
Dubbi legittimi.
Sono personalmente convinto che si sia voluto proprio "marciare" sul fraintendimento alla base di tutto l'impianto: "la possibilità di ristrutturare casa senza spenderere un soldo".
Non è propriamente così: il diavolo sta nei dettagli.
Mi riallaccio a quanto dichiarato da
@Gold_E, che ha avviato un investimento molto importante e che ha inevitabilmente sviscerato i passaggi essenziali con la propria Banca.
L'inghippo di fondo è che si fa un gran parlare della cessione del credito fiscale a soggetti terzi, tipicamente Banche/Poste o all'Azienda/e stessa che esegue i lavori.
La seconda situazione (cessione ad Azienda) è quella formula che viene chiamata "sconto in fattura": io azienda eseguo i lavori a regola d'arte sulla tua abitazione, non ti faccio pagare niente (fattura scontata a 0) perchè contestualmente acquisisco il tuo credito fiscale. Per il privato committente è la formula migliore in assoluto, ma è altrettanto rara e di difficile ottenimento: quante Aziende conoscete che hanno l'enorme liquidità necessaria a far fronte a questa tipologia di incasso? Pochissime. E quelle poche hanno comunque un quantitativo di risorse destinabili a questa modalità ben determinato (non infinito) per cui gli "sconti in fattura" saranno già riservati a parenti e portatori di interesse vicini (soci, titolari).
In assenza di uno "sconto in fattura" eccoci arrivare allo scenario ben più comune che coinvolge Banche e Poste quali cessionari (acquirenti) del credito fiscale maturato dal cedente: ci sono vere e proprie tariffe, la più diffusa è l'acquisto a 100 su 110, con alcuni soggetti più generosi (Poste paga 102 su 110) fino a Fineco che paga addirittura 105 su 110...
Il problema è ARRIVARCI ALLA CESSIONE DEL CREDITO: per essere formalmente e fattivamente ceduto - infatti - il credito fiscale *deve sussistere*, cioè essere maturato e apparire nel cassetto fiscale della persona fisica che commissiona i lavori. E per arrivare alla maturazione di questo credito fiscale è necessario svolgere tutte le incombenze dall'inizio (studio di fattibilità e progettuale) alla fine (perizia asseverata di conformità) passando per la fase realizzativa vera e propria (i lavori), tutte cose che devono essere ... PAGATE - da qualcuno, ma pagate
Apro una parentesi di nuovo con
@Gold_E: con la Banca ti sei accordato per la cessione del credito che maturerà su 140.000 euro di lavori, ma come ci arrivi alla cessione? Hai condiviso un piano finanziario di supporto ("prestito ponte" della liqudità necessaria per arrivare a fine lavori) oppure - semplicemente - usi soldi tuoi?
La cessione del credito è la parte conclusiva della vicenda.
Fare fronte ai pagamenti è il nodo centrale.
Questo spiega anche la netta "scrematura" che sta avvenendo su chi può e chi non può avviare una pratica di questo tipo e fuga - in parte - le perplessità di
@FreeDom: non è sufficiente infatti essere semplici proprietari di un'abitazione da ristrutturare, e che la stessa sia abbastanza "vecchia" da rendere facilmente raggiungibile il miglioramento di classe energetica richiesto.
Bisogna anche avere I SOLDI da anticipare: se non tutti, una buona parte.
Ma come, direte, e la Banca cosa ci sta a fare? Li anticipa lei i soldi, no?
Beh beh, pensateci dal punto di vista del "rischio creditizio": è vero che la Banca si compra il credito fiscale, ma se questo non si dovesse mai concretizzare? Per un motivo qualsiasi i lavori potrebbero bloccarsi, potrebbero non essere eseguiti a regola d'arte, potrebbero non qualificarsi per un superbonus 110% ma fermarsi ad aliquote più basse (65% o 50%)... insomma la Banca potrebbe trovarsi a non recuperare i soldi già anticipati per la realizzazione di opere su immobili NON di sua proprietà!
A differenza di un mutuo - infatti - qui non c'è ipoteca.
La regola numero uno delle Banche è "non perdere soldi", ancor prima di guadagnarli, e la componente di valutazione del rischio è estremamente rigida: provate a pensare alle garanzia che vengono richieste quando viene concesso del credito a vario titolo (fidejussioni, ipoteche immobiliari), per importi anche di poche migliaia di euro.
Ora provate a pensare al "rischio creditizio" inerente un'operazione delle dimensioni di quella citata da
@Gold_E: non stupisce quindi che l'orientamento del mondo bancario sia di tipo "non speculativo", cioè quello di supportare finanziariamente queste operazioni solo per una parte ridotta. Possibilmente, limitarsi ad acquistare il credito fiscale una volta che sia stato (effettivamente) maturato dal cliente.
Con questo presupposto, è evidente che l'operazione "superbonus 110%" diventa molto meno popolare di come poteva apparire ad una prima occhiata distratta: alla fine questo è un bonus che verrà sfruttato da coloro che già dispongono di AMPI MEZZI PROPRI (soldi ... non è un caso che la liquidità depositata sui conti correnti degli italiani è ai massimi storici e continua a crescere negli ultimi anni, COVID o non COVID). D'altronde l'obiettivo reale non è quello di "ammodernare" il parco immobiliare degli italiani (tanto per fare un'analogia col mondo dell'auto, quando lo si vuole svecchiare) ma all'attivazione massiva delle aziende edili e collegate grazie alla "movimentazione" del denaro giacente inutilizzato sui conti.
A carico - come avviene sempre - della collettività (il bonus lo paghiamo noi stessi con le nostre tasse)
NOTA: la mia è un'esperienza diretta ma circoscritta ad una realtà territoriale piuttosto periferica (profondo nord-est)... sono curioso di avere testimonianze da altre zone d'Italia.