Autore Topic: Superbonus e ristrutturazione edilizia  (Letto 10702 volte)

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Offline alexross

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Re: Superbonus e ristrutturazione edilizia
« Risposta #15 il: 03 Feb 2021, 21:17 »
@alexross interessante quello che dici perché nel nostro caso abbiamo dovuto mettere un condizionatore nel bagno altrimenti dicevano che non sarebbe passata. Premetto che la casa non ha altra forma di riscaldamento/raffreddamento quindi potrebbe essere diverso in questo caso.
Se hai i termosifoni penso basta avere la caldaia e qualche calorifero perché la prati a venga accettata.
Sì se non ha altra forma di riscaldamento dovevi farlo

Offline bub

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Re: Superbonus e ristrutturazione edilizia
« Risposta #16 il: 07 Feb 2021, 19:35 »
Anche nel mio condominio si parla di fare un cappotto termico sfruttando il superbonus.
La cosa che mi ha un po' meravigliato è che c'è un costo di compenso amministratore che ammonta al 10% del costo del cappotto, che è una cifra non indifferente.
Questa cifra non è coperta dal prestito della banca quindi è a carico delle famiglie.
Mi confermate che il 10% per l'amministratore è una cifra normale?

Offline alexross

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Re: Superbonus e ristrutturazione edilizia
« Risposta #17 il: 07 Feb 2021, 21:33 »
Anche nel mio condominio si parla di fare un cappotto termico sfruttando il superbonus.
La cosa che mi ha un po' meravigliato è che c'è un costo di compenso amministratore che ammonta al 10% del costo del cappotto, che è una cifra non indifferente.
Questa cifra non è coperta dal prestito della banca quindi è a carico delle famiglie.
Mi confermate che il 10% per l'amministratore è una cifra normale?
No per niente.

Offline peppebi

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Re: Superbonus e ristrutturazione edilizia
« Risposta #18 il: 07 Feb 2021, 21:34 »
Quindi non sono il solo a pensare che l'amministratore sta prendendo la sua parte per il disturbo.
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Offline alexross

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Re: Superbonus e ristrutturazione edilizia
« Risposta #19 il: 07 Feb 2021, 21:58 »
Quindi non sono il solo a pensare che l'amministratore sta prendendo la sua parte per il disturbo.
Che sia tramite i condomini o tramite le imprese che porta lui negli immobili la mandorla arriva. Che chieda il 10% del costo del cappotto così a ufo mi sembra una truffa.

Offline FreeDom

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Re: Il costo della vita e la crisi. Sono GRAN cazzi.
« Risposta #20 il: 20 Feb 2021, 11:02 »
Posto qui, che credo sia il topic più attinente.

Tema: Superbonus 110%

Alcuni di voi magari avranno avuto già a che fare con assemblee condomiali per decidere se e come accedere a questo bonus. Ora, non voglio entrare nel merito dell'utilità degli interventi (effettivamente ci sono normative europee alle quali dovremmo attenerci per le classi energetiche delle abitazioni), ma quello che veramente non capisco è: possibile che una tale iniziativa sia sostenibile per il sistema paese?

I fautori ovviamente sbanderiano la cessione del credito o meglio ancora lo sconto in fattura da parte dei fornitori come panacea di tutti i mali: con la seconda opzione ci si ritroverebbe, in teoria, a NON sborsare neanche un euro. Ma è realistica una cosa del genere? Parliamo di tetti di spesa altissimi, è possibile che una tale montagna di credito possa venire gestita da aziende e soprattutto istituti di credito? A me pare follia pura, ma magari mi sfugge qualcosa.

Avrei tanto bisogno di qualcuno che ne sa, tipo @Dark Fantasy...

Offline Void

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Re: Re: Il costo della vita e la crisi. Sono GRAN cazzi.
« Risposta #21 il: 20 Feb 2021, 14:08 »
Posto qui, che credo sia il topic più attinente.

Tema: Superbonus 110%

Alcuni di voi magari avranno avuto già a che fare con assemblee condomiali per decidere se e come accedere a questo bonus. Ora, non voglio entrare nel merito dell'utilità degli interventi (effettivamente ci sono normative europee alle quali dovremmo attenerci per le classi energetiche delle abitazioni), ma quello che veramente non capisco è: possibile che una tale iniziativa sia sostenibile per il sistema paese?

I fautori ovviamente sbanderiano la cessione del credito o meglio ancora lo sconto in fattura da parte dei fornitori come panacea di tutti i mali: con la seconda opzione ci si ritroverebbe, in teoria, a NON sborsare neanche un euro. Ma è realistica una cosa del genere? Parliamo di tetti di spesa altissimi, è possibile che una tale montagna di credito possa venire gestita da aziende e soprattutto istituti di credito? A me pare follia pura, ma magari mi sfugge qualcosa.

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I tetti di spesa sono 50k€ per le case singole e 30k€ per gli appartamenti condominiali.
Il 110% te lo danno solo se la categoria energetica sale di due classi, fattibile per case/appartamenti vecchi, difficilmente per quelli più nuovi.
Vecchi ed in regola.
Spendere 0 è difficile, perché comunque devi comunque pagare una valutazione della classe energetica prima e dopo.

Nonostante questi paletti è una bella spesa, non so se sono state fatte delle stime.
Se tu dai un pesce ad un uomo, lo avrai sfamato per un giorno. Se gli proponi di imparare a pescare, ti risponderà che sei un neoliberista
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Offline Gold_E

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Re: Re: Il costo della vita e la crisi. Sono GRAN cazzi.
« Risposta #22 il: 20 Feb 2021, 14:53 »
Posto qui, che credo sia il topic più attinente.

Tema: Superbonus 110%

Alcuni di voi magari avranno avuto già a che fare con assemblee condomiali per decidere se e come accedere a questo bonus. Ora, non voglio entrare nel merito dell'utilità degli interventi (effettivamente ci sono normative europee alle quali dovremmo attenerci per le classi energetiche delle abitazioni), ma quello che veramente non capisco è: possibile che una tale iniziativa sia sostenibile per il sistema paese?

I fautori ovviamente sbanderiano la cessione del credito o meglio ancora lo sconto in fattura da parte dei fornitori come panacea di tutti i mali: con la seconda opzione ci si ritroverebbe, in teoria, a NON sborsare neanche un euro. Ma è realistica una cosa del genere? Parliamo di tetti di spesa altissimi, è possibile che una tale montagna di credito possa venire gestita da aziende e soprattutto istituti di credito? A me pare follia pura, ma magari mi sfugge qualcosa.

Avrei tanto bisogno di qualcuno che ne sa, tipo @Dark Fantasy...
I tetti di spesa sono 50k€ per le case singole e 30k€ per gli appartamenti condominiali.
Il 110% te lo danno solo se la categoria energetica sale di due classi, fattibile per case/appartamenti vecchi, difficilmente per quelli più nuovi.
Vecchi ed in regola.
Spendere 0 è difficile, perché comunque devi comunque pagare una valutazione della classe energetica prima e dopo.

Nonostante questi paletti è una bella spesa, non so se sono state fatte delle stime.
Non è proprio così.
I tetti di spesa per i privati sono suddivisi sulla base degli interventi. Es. 30000 per lavori su impianto di riscaldamento, 60 per l'isolamento termico, un tot che non ricordo per il fotovoltaico ecc. Il mio preventivo, in attesa di autorizzazione da parte della banca a cui dovrei cedere il credito e di circa 140000 euro, che se verrà autorizzato, non mi farà sborsare un euro, perché anche i costi dei tecnici che si sono occupati delle varie parti documentali rientra nel superbonus. Quindi si, teoricamente non si sborsa un euro, e condivido le perplessità di Freedom. Addirittura se uno ha possibilità potrebbe demolire e rifare una casa molto vecchia ad un costo irrisorio sfruttando la combo Ecobonus-sismabonus.. L'unica cosa che può creare problemi nell'usufruirne sono la non regolarità dell'abitazione e vincoli architettonici per i quali servono autorizzazioni dei Beni Culturali che hanno tempi molto lunghi. Ricordo a tutti che la scadenza è il 30 giugno 2022 ma a patto che il 60% dei lavori venga fatto entro il 31/12/2021.
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Le sue emanazioni azzerano il potere, le azioni e la volontà di chi lo attacca. Chi resta colpito fisicamente da Requiem vede la propria morte riportata a zero, e continua a riviverla ogni volta.

Offline Void

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Re: Re: Il costo della vita e la crisi. Sono GRAN cazzi.
« Risposta #23 il: 20 Feb 2021, 15:07 »
Non è proprio così.
I tetti di spesa per i privati sono suddivisi sulla base degli interventi. Es. 30000 per lavori su impianto di riscaldamento, 60 per l'isolamento termico, un tot che non ricordo per il fotovoltaico ecc. Il mio preventivo, in attesa di autorizzazione da parte della banca a cui dovrei cedere il credito e di circa 140000 euro, che se verrà autorizzato, non mi farà sborsare un euro, perché anche i costi dei tecnici che si sono occupati delle varie parti documentali rientra nel superbonus. Quindi si, teoricamente non si sborsa un euro, e condivido le perplessità di Freedom. Addirittura se uno ha possibilità potrebbe demolire e rifare una casa molto vecchia ad un costo irrisorio sfruttando la combo Ecobonus-sismabonus.. L'unica cosa che può creare problemi nell'usufruirne sono la non regolarità dell'abitazione e vincoli architettonici per i quali servono autorizzazioni dei Beni Culturali che hanno tempi molto lunghi. Ricordo a tutti che la scadenza è il 30 giugno 2022 ma a patto che il 60% dei lavori venga fatto entro il 31/12/2021.
Non è quello che avevo letto nei documenti del sito del governo (che, per carità, ho approfondito solo fino ad un certo punto) e che mi ha confermato l'azienda che avevo contattato.
Però io avevo intenzione di effettuare solo un certo tipo di intervento, forse se effettui vari tipi di interventi validi puoi spezzare e cumulare il bonus?
Il fotovoltaico per esempio non rientra nel bonus se fai solo quello. Puoi farlo come aggiunta ad un altro intervento.
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Offline Gold_E

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Re: Re: Il costo della vita e la crisi. Sono GRAN cazzi.
« Risposta #24 il: 20 Feb 2021, 15:14 »
Certamente. Le regole sono che devi aumentare di 2 classi l'efficienza energetica della casa e fare almeno uno degli interventi trainanti che sono cappotto termico e sostituzione dell'impianto di riscaldamento. A questo punto puoi far entrare anche tutti quegli interventi che fino a prima rientravano nella detrazione del 65% in 10 anni. E ti confermo che i costi tecnici per sopralluoghi, perizie, documentazione rientrano nel bonus.

https://www.money.it/ecobonus-110-lavori-non-svolti-parcella-tecnico-onere-contribuente
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Offline Void

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Re: Re: Il costo della vita e la crisi. Sono GRAN cazzi.
« Risposta #25 il: 20 Feb 2021, 15:18 »
E ti confermo che i costi tecnici per sopralluoghi, perizie, documentazione rientrano nel bonus.

https://www.money.it/ecobonus-110-lavori-non-svolti-parcella-tecnico-onere-contribuente
Se fai tutto da solo sì, se ti affidi ad una azienda dipende come vuole gestire la cosa. A me non avrebbero rimborsato la prima perizia, immagino a scopo cautelativo.

E hai ragione, l'ho scritto male sopra. Ormai la vedo solo con le informazioni che servivano a me ^^'
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Offline FreeDom

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Re: Re: Il costo della vita e la crisi. Sono GRAN cazzi.
« Risposta #26 il: 20 Feb 2021, 16:13 »
Grazie, mi avete chiarito alcune cose, almeno dal punto di vista tecnico. Continuo però a non capire come sia sostenibile un provvedimento del genere nel momento in cui vi acceda una parte anche minoritaria della popolazione, sono cifre veramente importanti.

Offline babaz

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Re: Re: Il costo della vita e la crisi. Sono GRAN cazzi.
« Risposta #27 il: 20 Feb 2021, 21:53 »
mi pareva strano che l'argomento "superbonus 110%" non fosse ancora uscito su TFP, stante l'interesse generale e l'età media del TFPer (gente che tiene una certa, famiglia e probabilmente casa :D )

voglio lanciare alcuni spunti di riflessione, con un attenzione particolare dal punto di vista "finanziario" in virtù della mia professione...

spezzo subito una lancia in favore delle perplessità di @FreeDom : sono quelle che ogni persona dotata di un minimo di buon senso esprime sin da quando si è iniziato a parlare dell'argomento. "cioè, faccio lavori per migliaia e migliaia di euro sulla mia casa, e non spendo niente? addirittura ci ... guadagno?" "dov'è la fregatura?" "come sta in piedi, chi mette i soldi? lo stato... l'azienda che esegue i lavori... la banca?" -
Dubbi legittimi.
Sono personalmente convinto che si sia voluto proprio "marciare" sul fraintendimento alla base di tutto l'impianto: "la possibilità di ristrutturare casa senza spenderere un soldo".

Non è propriamente così: il diavolo sta nei dettagli.

Mi riallaccio a quanto dichiarato da @Gold_E, che ha avviato un investimento molto importante e che ha inevitabilmente sviscerato i passaggi essenziali con la propria Banca.

L'inghippo di fondo è che si fa un gran parlare della cessione del credito fiscale a soggetti terzi, tipicamente Banche/Poste o all'Azienda/e stessa che esegue i lavori.

La seconda situazione (cessione ad Azienda) è quella formula che viene chiamata "sconto in fattura": io azienda eseguo i lavori a regola d'arte sulla tua abitazione, non ti faccio pagare niente (fattura scontata a 0) perchè contestualmente acquisisco il tuo credito fiscale. Per il privato committente è la formula migliore in assoluto, ma è altrettanto rara e di difficile ottenimento: quante Aziende conoscete che hanno l'enorme liquidità necessaria a far fronte a questa tipologia di incasso? Pochissime. E quelle poche hanno comunque un quantitativo di risorse destinabili a questa modalità ben determinato (non infinito) per cui gli "sconti in fattura" saranno già riservati a parenti e portatori di interesse vicini (soci, titolari).

In assenza di uno "sconto in fattura" eccoci arrivare allo scenario ben più comune che coinvolge Banche e Poste quali cessionari (acquirenti) del credito fiscale maturato dal cedente: ci sono vere e proprie tariffe, la più diffusa è l'acquisto a 100 su 110, con alcuni soggetti più generosi (Poste paga 102 su 110) fino a Fineco che paga addirittura 105 su 110...

Il problema è ARRIVARCI ALLA CESSIONE DEL CREDITO: per essere formalmente e fattivamente ceduto - infatti - il credito fiscale *deve sussistere*, cioè essere maturato e apparire nel cassetto fiscale della persona fisica che commissiona i lavori. E per arrivare alla maturazione di questo credito fiscale è necessario svolgere tutte le incombenze dall'inizio (studio di fattibilità e progettuale) alla fine (perizia asseverata di conformità) passando per la fase realizzativa vera e propria (i lavori), tutte cose che devono essere ... PAGATE - da qualcuno, ma pagate :)

Apro una parentesi di nuovo con @Gold_E: con la Banca ti sei accordato per la cessione del credito che maturerà su 140.000 euro di lavori, ma come ci arrivi alla cessione? Hai condiviso un piano finanziario di supporto ("prestito ponte" della liqudità necessaria per arrivare a fine lavori) oppure - semplicemente - usi soldi tuoi?

La cessione del credito è la parte conclusiva della vicenda.
Fare fronte ai pagamenti è il nodo centrale.

Questo spiega anche la netta "scrematura" che sta avvenendo su chi può e chi non può avviare una pratica di questo tipo e fuga - in parte - le perplessità di @FreeDom: non è sufficiente infatti essere semplici proprietari di un'abitazione da ristrutturare, e che la stessa sia abbastanza "vecchia" da rendere facilmente raggiungibile il miglioramento di classe energetica richiesto.
Bisogna anche avere I SOLDI da anticipare: se non tutti, una buona parte.

Ma come, direte, e la Banca cosa ci sta a fare? Li anticipa lei i soldi, no?

Beh beh, pensateci dal punto di vista del "rischio creditizio": è vero che la Banca si compra il credito fiscale, ma se questo non si dovesse mai concretizzare? Per un motivo qualsiasi i lavori potrebbero bloccarsi, potrebbero non essere eseguiti a regola d'arte, potrebbero non qualificarsi per un superbonus 110% ma fermarsi ad aliquote più basse (65% o 50%)... insomma la Banca potrebbe trovarsi a non recuperare i soldi già anticipati per la realizzazione di opere su immobili NON di sua proprietà!
A differenza di un mutuo - infatti - qui non c'è ipoteca.

La regola numero uno delle Banche è "non perdere soldi", ancor prima di guadagnarli, e la componente di valutazione del rischio è estremamente rigida: provate a pensare alle garanzia che vengono richieste quando viene concesso del credito a vario titolo (fidejussioni, ipoteche immobiliari), per importi anche di poche migliaia di euro.

Ora provate a pensare al "rischio creditizio" inerente un'operazione delle dimensioni di quella citata da @Gold_E: non stupisce quindi che l'orientamento del mondo bancario sia di tipo "non speculativo", cioè quello di supportare finanziariamente queste operazioni solo per una parte ridotta. Possibilmente, limitarsi ad acquistare il credito fiscale una volta che sia stato (effettivamente) maturato dal cliente.

Con questo presupposto, è evidente che l'operazione "superbonus 110%" diventa molto meno popolare di come poteva apparire ad una prima occhiata distratta: alla fine questo è un bonus che verrà sfruttato da coloro che già dispongono di AMPI MEZZI PROPRI (soldi ... non è un caso che la liquidità depositata sui conti correnti degli italiani è ai massimi storici e continua a crescere negli ultimi anni, COVID o non COVID). D'altronde l'obiettivo reale non è quello di "ammodernare" il parco immobiliare degli italiani (tanto per fare un'analogia col mondo dell'auto, quando lo si vuole svecchiare) ma all'attivazione massiva delle aziende edili e collegate grazie alla "movimentazione" del denaro giacente inutilizzato sui conti.

A carico - come avviene sempre - della collettività (il bonus lo paghiamo noi stessi con le nostre tasse)

NOTA: la mia è un'esperienza diretta ma circoscritta ad una realtà territoriale piuttosto periferica (profondo nord-est)... sono curioso di avere testimonianze da altre zone d'Italia.
« Ultima modifica: 20 Feb 2021, 21:57 da babaz »

Offline FreeDom

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Re: Re: Il costo della vita e la crisi. Sono GRAN cazzi.
« Risposta #28 il: 20 Feb 2021, 22:20 »
Perfetto @babaz, sei stato chiarissimo e molto utile. Grazie mille.

EDIT: ti posso chiedere il permesso di usare stralci del tuo post in una mail che ho intenzione di scrivere ad amministratore e condomini del mio palazzo, che ieri erano tutti entusiasti per questi soldi facili? Che poi il primo lo posso anche capire (ha un interesse diretto), ma che tra i secondi io fossi l'unico che nutrisse qualche dubbio mi ha veramente sconcertato.
« Ultima modifica: 20 Feb 2021, 22:39 da FreeDom »

Offline FreeDom

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Re: Re: Il costo della vita e la crisi. Sono GRAN cazzi.
« Risposta #29 il: 20 Feb 2021, 22:28 »
Aggiungo una domanda. Poniamo il caso che effettivamente uno trovi un’azienda che pratichi lo sconto in fattura: nel momento che la eroga non esiste la possibilità di qualche altro dettaglio diabolico per il quale il debito torni indietro? Sono domande stupide, lo so, ma un po’ sono ignorante, un po’ queste cose le dovrò spiegare a gente ancora più stupida di me. Thanx.