Solo un appunto. Continuiamo a dire che il mercato si evolve in base al consumatore. Siamo sicuri? Davvero il consumatore lo ha chiesto o semplicemente "subisce" la proposta e vi si adatta cercando di trovare e convincersi dei punti di forza?
Non credo la risposta sia così scontata. Chi ci credeva che qualcuno avrebbe pagato per avere a disposizione contenuti tagliati e spacciati per dlc, mappe o altro? Se lo avessero chiesto prima, li avremmo mandati a quel paese, e invece senza chiedere lo hanno fatto, e dopo le proteste iniziali il consumatore "medio" lo ha mandato giù, perché il mercato lo chiedeva, i produttori dovevano rientrare nei costi e bla bla. Tutti esperti di economia e distribuzione.
Non è l'unico esempio nè settore, ma diciamocela tutta, si sta andando in questa direzione degli abbonamenti e non si torna indietro. Persino le automobili non le possederemo più, le noleggieremo.
Che poi la qualità cali, bè, è inevitabile e forse lo sarebbe comunque. Non ci sono più le star musicali, concerti eventi, film che un giorno vedremo come classici, diciamo che la creatività è in calo un po' ovunque. Persino il porno è palloso e non c'è un qualcosa che valga la pena di vedere, da quando tutto è gratis e in streaming.
Meno male che esiste ancora una realtà come Nintendo; sbattendosene del trend di "mercato", fa le sue cose, premia la creatività e fa più utile di tutti. E forse sono gli unici veramente a favore del consumatore, i numeri sono lì a dirlo...