Autore Topic: TFP Awards 2020  (Letto 8765 volte)

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Offline Il Gladiatore

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Re: TFP Awards 2020
« Risposta #30 il: 26 Feb 2021, 17:27 »
Parte 1

- Miglior Gioco dell'Anno

1) HALF LIFE: ALYX  (VR)
Dopo la rivoluzione del 3D degli anni ’90 il videogioco attende ala sua prossima rivoluzione copernicana che, nel mio pensiero, corrisponde alla soggettivizzazione e all’interiorizzazione a mezzo interfaccia dell’esperienza videoludica. HLA è un nuovo passo sulla luna (anzi, su Marte che è più attuale), si affranca dalle precedenti esperienze in VR variabilmente intese e pone fisica e interattiva alla base del processo conoscitivo del giocatore e le possibilità interattiva di quello che è il futuro possibile del videogioco. Non è un titolo perfetto, non è un gioco impeccabile, è fortemente perfettibile e presenta diverse criticità ma questo non può negargli lo status di titolo coraggioso e pioneristico. Coraggioso come tutti gli esordi e già dignitoso nella sua offerta.  Certo, giocarci in modo ottimale non è davvero semplice e per ora pone diversi interrogativi sulla sostenibilità e diffusione, diciamo che la sfida sarà quella di rendere tutta questa straordinarietà come ordinaria.

2) GHOST OF TSUSHIMA (PS4 PRO)
Immagino che prende anche meriti non suoi ma GoT colma un’inspiegabile lacuna dell’industria moderna vale a dire l’open world in salsa nipponica tanto evocato e sospirato. Pensavo arrivasse prima Ubisoft e invece Sucker Punch s’è messa lì buona buona a studiare, talmente bene che quasi ogni scelta alla fine risulta perfettamente coerente con il mondo che si trova ad affrontare. GoT è un gioco eroico nel senso nobile del termine, una manciata di personaggi classici e di estrazione letterario-cinematografica, un contesto affrescato con tre-quattro idee estetiche, semplici e decisive, un OW tradizionale senza sussulti e una narrazione che procede per filoni monografici che vanno a convergere in modo drammatico. Non è un gioco impeccabile, presenta soluzioni stantie e una serie di elementi non perfettamente armonizzati tra loro ma imbocca la strada del successo grazie al miglior sistema di combattimento mai provato in precedenza in nessun altro open world, capace di dotare l’esperienza ludica complessiva di un certo gameplay. Cosa da non dare mai per scontata in questo genere di titolo.
GoT non è un gioco perfetto ma è un gioco perfetto per qualcuno.

3) ASSASSIN’S CREED VALHALLA (Ps5)
Il miglior titolo della trilogia dell’antichità mette in fila tutta una serie di aspetti positivi che l’appassionato non può nascondersi e negare. Un gioco ottimamente scandito dal concetto di “saga”, diviso per zone e filoni narrativi. Un villaggio-base-hub che cresce con le risorse accumulate nel corso del gioco e che stimola la circolarità delle varie attività, stimolando esplorazione, progressione e gratificazione. Un’ambientazione perfettamente coerente con il periodo storico affrontato e che evidenzia con buona e agile scrittura le tematiche dominanti, con una bellezza formale da togliere il fiato. Il sistema di combattimento parte un po’ ingessato e limitato ma è una lenta accelerazione che poi sfocia in un risultato dignitosamente divertente. Per il resto un gioco imponente, un kolossal del videogioco che mischia diverse competenze e aree d’interesse, una vera e propria bomba di significati per chi ami la storia, l’epica e il mistero. Anche in questo caso non mancano le sbavature, prima tra tutte una parte norvegese non all’altezza di quella inglese e una componente criptica nelle vicende “extra-Animus” ma questo non toglie che questo AC arrivi a definire compiutamente la visione storica dell’open world Ubisoft.

NON CE L’HANNO FATTA MA MERITANO DI BRUTTO:

- TLOU2, storia troppo invasiva e scadente vista l’ambizione.

- Paper Mario TOK, un gioco così bello meritava un combat system “a” e “di”livello, cosa che non c’è.

- Hades, che ho voluto premiare in altro modo.

- Miglior Indie dell'anno

HADES (Switch)
Il roguelike al suo massimo, attraverso la convergenza di abilità manuale, discrezionalità tattica e fortuna. Un gioco che si apre a ventaglio sono ogni punto di vista e stimola il giocatore a provare e riprovare attraverso una sapiente formula. La questione in altri termini è che Hades è assolutamente un gioco monumentale, una vera e propria opera d’arte infusa di una realizzazione tecnica interessante, uno stile grafico esemplare, ricercato e assolutamente accattivante, a cui si unisce una giocabilità perfetta. E’ impossibile spiegare compiutamente quanto questo gioco sia attraente, dotato di meccanismi  di ricerca e ricompensa terribilmente irresistibili. E come di fatto lo configuri quale massimo esponente della sua categoria, un peso massimo immesso sul mercato in modo sorprende e con cui l’industria dovrà fare i conti per molto tempo. Spero che esca il prima possibile anche per altre piattaforme, è davvero il caso di far conoscere questa piccola perla ad una quantità sempre più grande di giocatori.

NON CE L’HANNO FATTA MA MERITANO DI BRUTTO (ma sono tutti allo stesso livello):

- Huntdown, un gioco divertentissimo di estrazione amighista.

- Street of Rage 4, il ritorno di un grande classico a livelli stellari.

- Miglior Gameplay dell'anno

THE LAST OF US PT. II (PS4 Pro)
Con l’accorgimento di settare la difficoltà a Sopravvissuto, i micro e macro livelli ludici di TLOU2 sono dotati di una raffinatezza unica, fatta di agenti e reagenti che è bello stressare e testare con tutte le variabili del caso. Non so quante volte ho rigiocato gli encounter solo per il piacere di provare nuove soluzioni e “giocare” effettivamente con AI e arene. La cosa bella è determinata dalle interazioni imprevedibili che i programmatori hanno inserito, roba che ci rimani male per la cura maniacale, aspetti che poi possono essere riversati nella propria condotta di gioco. Con il poderoso precedente di MGSV TTP, quest’anno il titolo da spremere in termini di gameplay è senz’altro questo. Ecco, la questione del livello di difficoltà non è secondario, da buona IP Sony la necessità di rendere accessibile il sistema di gioco a chiunque vincola e limita l’eccezionalità del tutto, in fondo alcuni giochi prevedono dinamiche e agevolazioni rassicuranti per il giocatore e sprecare l’unicità di TLOU2 è davvero un peccato capitale.

NON CE L’HANNO FATTA MA MERITANO DI BRUTTO:

- Nioh 2, ben oliato, impeccabile, collaudato.

- Super Mario 3D All Stars, questi vincerebbero d’ufficio ma ecco, mettiamo in subordine vista la specificità.

- Miglior Sistema di Combattimento

GODFALL (PS5)
Un sorpresa, un fulmine a ciel sereno, un’additività oltre ogni previsione e una vera e propria droga da 150 ore di gioco. Godfall ha una qualità da titolo Platinum imprigionata in un corpo da B game. Godfall ha una profondità da gioco Capcom funestata da gente che purtroppo non sa padroneggiare la materia. Quando inizia le opzioni sembrano limitate, invece non s’è visto ancora nulla. Dopo una trascurabile campagna in single player il gioco scatena il suo post game di lusso e si comincia a fare sul serio. Il comandi si fondono coi polpastrelli e la rete neuronale diventa puro godimento del videogiocare, con un combat system che dopo la perfezione di Sekiro aggiunge un piccolo, umile tassello al genere.
Unici limiti da colmare al più presto con patch e aggiornamenti: un’accresciuta aggressività dell’AI e un altro livello di difficoltà di stampo “master ninja” per incrementare ancora di più il parossismo della lotta. Davvero, prendete questo CS e datelo a Capcom/Team Ninja/Platinum/From per costruirci intorno un titolo a tutto tondo e avremo un capolavoro senza “se” e senza “ma”, quelli, purtroppo, ben presenti nel titolo Gearbox.

NON CE L’HANNO FATTA MA MERITANO DI BRUTTO:

- Street of Rage 4, clamoroso da giocare e approfondire.

- Nioh 2, pura marzialità a mezzo joypad.

- Miglior Level Design dell'anno

ASSASSIN’S CREED VALHALLA (PS5)

L’Inghilterra di Eivor e soci è una piacevole commistione di archeo-topografia (troppe rovine romane però!), verosimiglianza di strade/sentieri/luoghi abitati, avamposti di montagna, rocche solitarie e luoghi sacri, cristiani e pagani. Ma prima di tutte queste cose, ACV ritrova la costruzione micro-enigmistica su vasta, vastissima scala, con centinaia di variazioni e il recupero di percorsi platform che rimandano alla memoria la struttura di AC Unity. La mappa di Valhalla è provocazione continua di scrigni da aprire e di segreti da scovare, attraverso la più nobile delle attività inaugurate con la tridimensionalità, ossia l’osservazione. Oltre a questo, la dimensione archeologica propone interessanti digressioni tombraideriane che, pur non affondando troppo con difficoltà e cerebralità, rappresentano una sfida gustosissima che il franchise aveva un po’ perduto nel tempo. Una volta scoperta tutta la mappa e avendo in mente le diverse anime che il level design del gioco può offrire, il quadro finale ha del monumentale.

NON CE L’HANNO FATTA MA MERITANO DI BRUTTO:

- Demon’s Soul Remake, una garanzia.

- HALF LIFE: ALYX, non è solo un gioco, è manuale di level design.

- Miglior Comparto Visivo/Grafico

DEMON’S SOUL REMAKE (PS5)
Ero dubbioso perché il titolo del 2009 è davvero un concentrato di classe e bellezza come poche volte capita nel mondo dei videogiochi. Dopo un paio di run, mi trovo nella singolare posizione di non aver cambiato idea ma, allo stesso tempo, di essere soddisfatto. DSR presenta lo stesso mondo intangibile e privo di fisica di 12 anni fa e quello non è cambiato affatto. Eppure, girando per le varie ambientazioni, non posso fare a meno di offrire il mio plauso nei confronti di un’interpretazione che non coglie l’austerità sobria del gioco originale che  ma allo stesso tempo ne suggerisce un’occidentalizzazione degna. Girare per Boletaria nel 2020 significa vederla in modo nuovo e prima o poi qualcuno dovrà riconoscere che Demon’s Soul, oggi come ieri, presenta la migliore offerta e selezione di ambientazioni della serie, regolare e meno. Se poi ci mettiamo i 60 fps, l’effettistica, l’illuminazione e la revisione di nemici e boss ecco che DSR diventa quello che dovrebbe essere un buon remake, vale a dire rispetto del materiale di base con il potenziamento derivato dalle nuove tecnologie.
Insomma, impressionante e promettente.

NON CE L’HANNO FATTA MA MERITANO DI BRUTTO:

- Gears of war 5, davvero impressionante, sembra un gioco nextgen.

- Paper Mario TOK, pura classe che non teme tecnica.

- Miglior Ambientazione/Setting


PAPER MARIO – THE ORIGAMI KING
Non  una questione di forza computazionale, quando hai la classe nelle mani e l’arte dalla tua non ci sono specifiche tecniche che tengano. Il mondo di Paper Mario è qualcosa di indefinibile e anche inesplicabile, oltre la super-texture definita, sopra la miriade di poligoni e altrove rispetto alla conta dei frames. Si tratta di pura fantasia cristallizzata in forme gustosamente infantili, con esplosioni di colore, volumi evanescenti e un tratto che parla alla nostra parte fanciullesca. Non c’è un livello sottotono, un’ambientazione stonata o poco convincente, anzi in paio di occasioni (deserto e oceano) le digressioni da open world costituiscono il pretesto per affrescare mondi virtuali in modo inedito e affascinante. In Paper Mario TOK non è raro attardarsi volutamente nei diversi livelli per prolungare il più possibile il godimento tattile ed epidermico dato da un mondo che non è solo bello, è proprio organizzato coerentemente sul tema del “viaggio” e della scoperta. La memoria sbiadisce, il ricordo trasforma, i videogiochi spesso sono tutti uguali ma questo gioco rimane impresso nella mente come pochi altri.

NON CE L’HANNO FATTA MA MERITANO DI BRUTTO:

- AC VALHALLA, tutto formalmente giusto.

- Miglior Comparto Sonoro/Soundtrack

Incredibile ma quest’anno non mi ha colpito nulla in particolare, nessuna colonna sonora rimasta impressa. Toh, metterei il simpatico accompagnamento sonoro di Paper Mario The Origami King, il doppiaggio fighissimo di Hades, le fanfare epiche di Godfall e la colonna sonora synth di Huntdown.

- Miglior Trama/Narrazione

HADES (Switch)
Prima di tutto io, personalmente, non ho una buona opinione della narrativa nei videogiochi. Anzi, come ho avuto modo di scrivere diverse volte, spesso la considero un vero e proprio limite e ostacolo all’emancipazione stessa del videogioco, per cui sostenere di giocare per vedere come si conclude una storia è un aspetto che non ha mai colto troppo la mia attenzione, se non in rarissimi casi. Ma in questo frangente devo assolutamente fare ammenda e devo dichiarare di essere del tutto sedotto della particolare modalità narrativa scelta da SuperGiant.
Ne sono strenue difensore, questo straordinario dispositivo narrativo a cerchi concentrici porta una semplicissima vicenda di un altrettanto classico personaggio a essere l’abbrivio di qualche cosa di sconvolgente e in assoluto una delle idee più geniali mai viste e provate all’interno di un contesto videoludico. La vicenda non è troppo  interessante di per sé, il pretesto è davvero basico, ma il genio sta nell’aver capito la natura aneddotica della mitologia greca attraverso il suo eterno ripetersi. La morte è solo uno strumento palingenetico, un continuo ritorno che veicola Il protagonista a specificare sempre meglio le proprie ragioni e allo stesso tempo induce tutte le figure con le quali interagisce a chiarire maggiormente i rapporti interni ed esterni attraverso un’antologia di rivelazioni, di volta in volta più precisa. E mi sono trovato una volta di più quindi molte volte a ricominciare questa storia per capire bene i retroscena e tutti i segreti sfiziosi. In una maniera assolutamente pazzesca per un videogioco, non so quante linee testo differenti possono aver ideato, quante ore di doppiaggio possono aver realizzato, vi assicuro che questo gioco è una vera e propria sorpresa continua, che non cessa mai neanche quando si crede di aver visto tutto quanto.

NON CE L’HANNO FATTA MA MERITANO DI BRUTTO:

- AC VALHALLA, belle le saghe.

- Ghost of Tsushima, citazioni e filoni nippo-cavallereschi.
« Ultima modifica: 27 Feb 2021, 09:27 da Il Gladiatore »
La paura è di passare per non esperti, di non comprendere il medium che si sta evolvendo etc. (...) è figlio dell'immotivato senso di inferiorità che spinge il videogiocatore alla spasmodica ricerca di qualcosa che giustifichi il videogioco come se il gameplay da solo non bastasse più." (Fulgenzio)

Offline Il Gladiatore

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Re: TFP Awards 2020
« Risposta #31 il: 26 Feb 2021, 17:28 »
Parte 2


- Miglior Personaggio dell'anno

ORIN (Godfall)
L’entità trascendentale per eccellenza non ha un corpo ma è un Arconte della Guerra che di volta in volta sceglie il suo “avatar” sotto forma di scintillanti armature che sono una ricompilazione heroic-fantasy dello zodiaco. Dodici forme per un personaggio che con la sua voce calda e ferma illustra la sua filosofia di guerra e il suo codice d’onore nei confronti del fratello traditore Macross. Oppure mutando la sua natura con una suadente voce femminile che può diventare tagliente nel giro di uno scambio di battute. Orin è un condottiero, è un guerriero sconfitto che cerca la vendetta ma senza abbandonarsi alla cieca rabbia perché sa che può incorrere nel medesimo destino dello sciagurato fratello. I suoi dialoghi con il Costrutto servono a chiarire sempre meglio lo scopo della sua missione e compiere la scelta giusta. Intendiamoci, Orin è un personaggio perfettamente bidimensionale, esteriore come le armature che possiede e lineare come il gioco che si trova a d attraversare ma, per quanto mi riguarda, sono proprio questi i personaggi che mi rimangono più impressi. Non ambiscono ad altro che creare una sinergia di sensi con il giocatore che ne apprezza e stimola le movenze e la plasticità.

NON CE L’HANNO FATTA MA MERITANO DI BRUTTO:

Ellie (TLOU2), eroina tragica dalla sorte imprevedibile. Shame per Abby, mai capito tanto plauso, è quasi fastidiosa nel gioco.

- Miglior Multiplayer

FALL GUYS (Ps4 Pro)

Dopo anni di dominio incontrastato di Nintendo con le sue IP di multiplayer divertente le mie serate sono state allietate da questo giochini tanto semplice quanto geniale nelle soluzioni. In realtà è un pregiato esempio di tecnica asservita allo scopo, con una quantità di oggetti a schermo rilevante e una trasformazione costante e continua del campo di gioco che è semplicemente delizioso gustarsi. Un sorta di “Giochi Senza Frontiere “ ironico e ispirato alla stregua dei percorsi accidentati e ludici di una certa tradizione televisiva nipponica, fatti per ridere e ridersi sopra. Molta abilità manuale, elementi random che non si possono controllare e che si subiscono con un sorriso, esperienza, colpo d’occhio. Con l’aggiunta dell’idea che ogni tanto faccia capolino nell’industria quel particolare titolo che, fuori dai mostri sacri conosciuti e reiterati, risulti quale fortunato incontro di intuizione, grazia e scelte opportune che non può non sedurti. Perfetto, magnifico, già un classico.

NON CE L’HANNO FATTA MA MERITANO DI BRUTTO:

Darksiders Genesis, uno spasso in due.


- Sorpresa dell'Anno

CRASH BANDICOOT 4 IT’S ABOUT TIME (Ps4 Pro)

Non era semplice, prendersi in carico un franchise con un certo successo e con un seguito di nostalgici e non far rimpiangere le scorribande di venti e passa anni fa. Il pregio più grande di CB4 è la dimensione progressiva della sua offerta ludica, rilassante e spensierato se si vuole semplicemente completarlo ma piuttosto tosto, al limite della perfidia, se si decide di esaurirne la sfida con tutte le attività che propone. CB4 è un gioco roccioso e convincente, un progetto pensato e portato avanti per non essere il contentino e ritorno mediocre di un classico, al contrario è curato e rifinito in tutte le sue componenti per ambire allo statuto nobile di “videogioco” nella sua declinazione classica. Toys for Bob è riuscita dove molti hanno fallito e probabilmente questo si deve alla saggezza derivata dall’analisi della materia di partenza, dal rispetto nell’accostarsi a qualcosa di intrinsecamente valido apportando tuttavia tante piccole e grandi modifiche da renderlo unico.
Davvero un titolo da recuperare e giocare, anche su nuove console.

NON CE L’HANNO FATTA MA MERITANO DI BRUTTO:

- Huntdown, una folgorazione.

- Hades, un miracolo.

- Miglior Gioco VR

HALF LIFE: ALYX (VR)

Per i motivi esposti sopra.

NON CE L’HANNO FATTA MA MERITANO DI BRUTTO:

- Dreams VR, eccellente.

- Miglior DLC/Espansione

BLASPHEMOUS – STIR OF DAWN
Il metroidvania esecrabile per eccellenza, vera sorpresa della scorso anno, offre un’espansione gratuita, significativa e del tutto gradita. A parte tutte le questioni che modificano il gioco base (NG+, sistema di valutazione e penitenze, bilanciamento, modifiche nella mappa e nell’esplorazione) l’espansione offre una nuova discesa nella follia con ambientazioni, boss, nemici e inquietanti segreti. Custodia rimane una sorta di incubo lucido a occhi aperti in cui la memoria indugia, molto più di altri titoli blasonati. Ogni occasione per tornare lì dentro è davvero bene accetta e spero che il successo crescente e il passaparola dei giocatori permettano a questo piccolo-grande gioco di emergere sui numerosi cloni di questo inflazionato genere che non possono vantare la classe infinita di questo titolo. Un gioco “vero”.


NON CE L’HANNO FATTA MA MERITANO DI BRUTTO:

Control, ottimo pretesto ma la base della fase action rimane debole.

- Miglior Gioco Backlog


SEKIRO (giocato su Ps5)
Visto che ormai è iniziata la nuova generazione è particolarmente significativo tracciare qualche linea della precedente, con qualche bilancio. Se Zelda Breath of the Wild è venuto fuori come il titolo più rappresentativo dell’ultimo lustro in senso globale se invece parliamo di gameplay puro il vincitore non può essere che uno, Sekiro. Rigiocato finalmente nella gloria dei 60 fps per console, questo titolo, nella sua forma finale, contribuisce ad affrancare From dal suo franchise di punta per introdurla nel campo dall’action game puro. Sekiro è la vittoria dell’implementazione del “gioco giocato” su qualsiasi altro aspetto, è un titolo che tralascia la discrezionalità informe del videogioco fai-da-te per insegnare al giocatore come si giochi ai videogames. Il risultato è un capolavoro (sì, dài, col senno del poi adesso possiamo dirlo) che unisce classe, eleganza, ricercatezza di un’austerità marziale che commuove. Insomma, con il benestare dei suoi illustrissimi compagni di viaggio, Sekiro oggi come nel 2019, è già un classico e pietra miliare di questo medium.

NON CE L’HANNO FATTA MA MERITANO DI BRUTTO:

- Gears of War 5, ottimo gioco.

Delusione dell'anno


DOOM ETERNAL (Ps4 Pro)

DE è paragonabile alla donna dei sogni che ha ecceduto in chirurgia estetica e che non riconosci più perché neanche lei si riconosce a sua volta. Non puoi prendere la più completa, gioiosa e libera esperienza da sparatutto in soggettiva e legarla a meccaniche ludiche inconcludenti per la necessità di dover cambiare qualcosa e riverniciare la formula. Spara cinque colpi, percuoti il nemico, motosega, munizioni ottenute, ricarica, spara fino a esaurimento, ripeti. C’è qualcosa che non va e si capisce subito se, roso da dubbio, ti scarichi Doom 64 che sta lì a farti capire cosa fosse Doom in precedenza. E cosa dire del principale difetto (che eredita direttamente da Doom 2016), vale a dire incardinare la dinamica ludica al concetto di “arena” di “vascone” con un numero progressivo di nemici sui quali vomitare qualsiasi tipo di arma anche in modo acefalo, danzando tra risorse e  munizioni nelle modalità sopra dette. Dopo identico, tutto monotono, tutto uguale in una corsa alla resistenza e alla sopportazione che può essere anche incrementata variando i livelli di difficoltà.  E cosa c’entrano rampino + doppio salto + pareti scalabili + livelli con chilometri di spazi vuoti a creare disimpegni per…Per cosa? Io mi sono sempre lamentato dell’opacizzazione del genere dovuta a Halo ma quando rimpiangevo lo shooter in soggettiva anni ’90 di ambiente PC/N64 non mi riferivo a strutture di questa risma.
Ora, ovvio non si stia parlando di un gioco scadente o di gameplay lacunoso, ci mancherebbe, DE è oggettivamente un gioco di qualità. Quello che contesto è il fraintendimento di quel mondo e di quelle strutture che hanno accompagnato la fase pioneristica del videogioco 3D.

NON CE L’HANNO FATTA MA MERITANO DI BRUTTO (in negativo):

- Spider-man Morales, gioco che abbisognava di altro respiro, conferma le debolezze del vanilla e non fa nulla per distinguersi, tecnica a parte.

- Nuovi metodi di fruizione del software, speriamo bene…
« Ultima modifica: 26 Feb 2021, 23:20 da Il Gladiatore »
La paura è di passare per non esperti, di non comprendere il medium che si sta evolvendo etc. (...) è figlio dell'immotivato senso di inferiorità che spinge il videogiocatore alla spasmodica ricerca di qualcosa che giustifichi il videogioco come se il gameplay da solo non bastasse più." (Fulgenzio)

Offline tonypiz

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Re: TFP Awards 2020
« Risposta #32 il: 27 Feb 2021, 14:18 »
Nel 2020 ho giocato pochissimi dei titoli particolarmente attesi (chi ha detto "Cyberpunk"?), e pure tra quelli che attendevo con ansia solo io (Wasteland 3, per dirne uno) la maggior parte ancora non l'ho finita. È stato un anno un po' svogliatello, lo ammetto. Ma mi rugava non partecipare del tutto, per cui...

- Miglior Gioco dell'Anno

1) Yakuza - Like a Dragon
2) Persona 4 Golden
3) Doom Eternal

- Miglior Indie dell'anno
The Procession to Calvary

- Miglior Comparto Visivo/Grafico
Hades

Miglior personaggio dell'anno
Ichiban  Kasuga

- Sorpresa dell'Anno
Call of the Sea

- Miglior DLC/Espansione
Monster Hunter World: Iceborne

- Miglior Gioco Backlog
Quake

- Delusione dell'anno
Horizon: Zero Dawn
Give a man a fire and he's warm for a day, but set fire to him and he's warm for the rest of his life.
Il tonypiz è anche su Twitch, per qualche motivo.

Offline andreTFP

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Re: TFP Awards 2020
« Risposta #33 il: 28 Feb 2021, 11:37 »
- Miglior Gioco dell'Anno
1) FF7 R
2) Last of US 2
3) Doom Eternal

- Miglior Indie dell'anno
Street of Rage 4

- Miglior Gameplay dell'anno
Doom Eternal

- Miglior Sistema di Combattimento
Doom Eternal

- Miglior Level Design dell'anno
Last of Us 2

- Miglior Comparto Visivo/Grafico
Last of Us 2

- Miglior Ambientazione/Setting
Last of Us 2

- Miglior Comparto Sonoro/Soundtrack
Doom Eternal

- Miglior Trama/Narrazione
Persona 5 Royal

- Miglior Personaggio dell'anno
Yusuke (Persona 5 Royal)

- Miglior Multiplayer

Street of Rage 4

- Sorpresa dell'Anno
Street of Rage 4

- Miglior Gioco Backlog
God of War

- Delusione dell'anno
la gente che ha minacciato di morte la doppiatrice di Last of Us II e i programmatori per le scelte sui personaggi.


PS: giochi usciti nel 2020 che ho giocato sono solo quelli che ho inserito nella classifica qua sopra: per me infatti è stato un anno di backlog :) . Per il game of the year ero indeciso tra FF7R e LoUII: ho voluto premiare il primo, perchè il secondo compare in tante altre sottocategorie. Per il premio backlog ero indeciso tra God of War e Mario Rabbids.
« Ultima modifica: 28 Feb 2021, 11:41 da andreTFP »
Playing: Doom 64; Mario Wonder | YB22 - YB21 - YB20

Offline Panda Vassili

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Re: TFP Awards 2020
« Risposta #34 il: 28 Feb 2021, 11:53 »
CATEGORIE

- Miglior Gioco dell'Anno

1) Half Life Alyx (Steam VR).

Quando aggiorno il PC, lo faccio per giocare, e ho bisogno di un motivo forte. Half Life. E basta. Cosa c'è da dire? Ne parla giustamente solo chi lo ha giocato ed è un peccato. E' il Super Mario 64 della realtà virtuale

2) Serious Sam 4. E basta.

3) The Last of us 2.

- Miglior Indie dell'anno

Per me questa categoria non ha senso, non voto.

- Miglior Gameplay dell'anno

Half Life Alyx

- Miglior Sistema di Combattimento

Half life Alyx

- Miglior Level Design dell'anno

Half Life Alyx

- Miglior Comparto Visivo/Grafico

Half Life Alyx

- Miglior Ambientazione/Setting

Half Life Alyx

- Miglior Comparto Sonoro/Soundtrack

Half life Alyx

- Miglior Trama/Narrazione

Half life Alyx

- Miglior Personaggio dell'anno

Alyx

- Miglior Multiplayer

Call of duty Modern Warfare

- Sorpresa dell'Anno

Il mio poco tempo per i videogiochi

- Miglior Gioco VR

Half Life Alyx, fanculo a chi pensa a queste categorie recinto


- Miglior DLC/Espansione

Pistol Whip 2089


- Miglior Gioco Backlog

Audiotrip

- Delusione dell'anno

Final Fantasy 7 "reborn", non so come chiamarlo, ovvero come la Square ama il modello Disney per Star Wars e prova a milkare come se non ci fosse un domani. L'originale è un capolavoro, questo è kingdom hearts ambientato nella terra dei fuochi.
Switch sarà la console casalinga mobile più potente in circolazione. Statece.

Offline Ivan F.

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Re: TFP Awards 2020
« Risposta #35 il: 28 Feb 2021, 11:58 »
- Miglior Gioco dell'Anno
1) Super Hot: Mind Control Delete

- Miglior Indie dell'anno
Phogs!

- Miglior Gameplay dell'anno
Super Hot: Mind Control Delete

- Miglior Ambientazione/Setting
The Last Campfire

- Miglior Trama/Narrazione
The Little Acre

- Miglior Personaggio dell'anno
Il mostro di Carrion

- Miglior Multiplayer
Morkredd

- Miglior Gioco Backlog
The Mark of the Ninja Remastered
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Offline Luv3Kar

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Re: TFP Awards 2020
« Risposta #36 il: 28 Feb 2021, 18:55 »
- Miglior Gioco dell'Anno

1) The Last of Us Parte 2
2) Streets of Rage 4
3) Ghost of Tsushima

- Miglior Sistema di Combattimento
Streets of Rage 4

- Miglior Comparto Visivo/Grafico
The Last of Us Parte 2

- Miglior Ambientazione/Setting
Ghost of Tsushima

- Miglior Trama/Narrazione
The Last of Us Parte 2

- Miglior Personaggio dell'anno
Abby di TLoU2

- Miglior Gioco Backlog
Celeste
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Offline Andrea Rivuz

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Re: TFP Awards 2020
« Risposta #37 il: 28 Feb 2021, 18:57 »
- Miglior Gioco dell'Anno

1) The Last of Us 2
2) Doom Eternal
3) Ori and the Will of the Wisps

Mi dispiace non aver potuto giocare FF7 remake quest'anno, spero di poter votare la versione ps5 l'anno prossimo.

- Miglior Indie dell'anno
Hades

- Miglior Gameplay dell'anno
Doom Eternal

- Miglior Sistema di Combattimento
Doom Eternal

- Miglior Level Design dell'anno
Ori and the Will of the Wisps

- Miglior Comparto Visivo/Grafico
The Last of Us 2

- Miglior Ambientazione/Setting
The Last of Us 2

- Miglior Comparto Sonoro/Soundtrack
Doom Eternal

- Miglior Trama/Narrazione
The Last of Us 2

- Miglior Personaggio dell'anno
Abby (The Last of Us 2)

- Miglior Multiplayer


- Sorpresa dell'Anno
Hades

- Miglior Gioco VR


- Miglior DLC/Espansione


- Miglior Gioco Backlog
Dark Souls 3

- Delusione dell'anno
Ghost of Tsushima

Offline Gaissel

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Re: TFP Awards 2020
« Risposta #38 il: 28 Feb 2021, 19:56 »
Bene. Di giochi usciti nell'annata ho portato a termine solo The Last of Us 2.
E pucciato Ghost of Tsushima, ma troppo poco per sentirmi di votarlo, pur se lo meriterebbe in alcune categorie.

Procedo dunque, tragicomicamente, a elencare le categorie in cui TLOU2 si merita senza dubbio una menzione ^__^

- Miglior Gioco dell'Anno
Terzo Posto

- Miglior Sistema di Combattimento

- Miglior Comparto Sonoro/Soundtrack

- Miglior Personaggio dell'anno
Abby

- Miglior Gioco Backlog
Astrobot: Rescue Mission (PSVR)

- Sorpresa dell'anno
Il rapporto tra il sottoscritto, il videogioco e la pandemia, scompensatissimo a favore di scacciapensieri (Picross) a discapito di tutto il resto.
« Ultima modifica: 03 Mar 2021, 15:57 da Gaissel »
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Offline The Metaller

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Re: TFP Awards 2020
« Risposta #39 il: 28 Feb 2021, 21:15 »
Coi problemi di disponibilità di PS5 e GPU, sono riuscito a giocare mooolto meno di quello che avrei voluto giocare, e ora ho un backlog da spararsi. Quindi sì, pochi titoli finiti, ma a cui ho volto benissimo per motivi diversi.

- Miglior Gioco dell'Anno

1) The Last of Us 2
2) Doom Eternal
3) Hades

- Miglior Indie dell'anno
Hades

- Miglior Gameplay dell'anno
Doom Eternal

- Miglior Sistema di Combattimento
Doom Eternal (menzione d'onore a Godfall)


- Miglior Personaggio dell'anno
Abby

- Miglior DLC
Doom Eternal - The Ancient Gods Part 1

PC: AMD Ryzen 7 3700x, GeForce RTX 3070, 16 GB RAM.
Console: PS5, Nintendo Switch

Offline nikazzi

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Re: TFP Awards 2020
« Risposta #40 il: 01 Mar 2021, 23:19 »
anche se fuori tempo massimo:

1) Final Fantasy VII Remake
2) Xenoblade Chronicles Definitive Edition
3) Sayonara Wild Hearts
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Offline Laxus91

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Re: TFP Awards 2020
« Risposta #41 il: 02 Mar 2021, 10:05 »
TFP AWARDS 2020 - RISULTATI

- Miglior Gioco dell'Anno

1) The Last of Us Part 2 (63)



2) Paper Mario The Origami King (20)



3) Hades (19)



Spoiler (click to show/hide)


- Miglior Indie dell'anno

Hades (10)

Spoiler (click to show/hide)

- Miglior Gameplay dell'anno

Doom Eternal (6)

Spoiler (click to show/hide)

- Miglior Sistema di Combattimento

Ex Aequo Final Fantasy 7 Remake - Hades (5)

Spoiler (click to show/hide)

- Miglior Level Design dell'anno

The Last of Us Part 2 (5)

Spoiler (click to show/hide)

- Miglior Comparto Visivo/Grafico

The Last of Us Part 2 (10)

Spoiler (click to show/hide)

- Miglior Ambientazione/Setting

The Last of Us Part 2 (4)

Spoiler (click to show/hide)

- Miglior Comparto Sonoro/Soundtrack

The Last of Us Part 2 (7)

Spoiler (click to show/hide)

- Miglior Trama/Narrazione

The Last of Us Part 2 (12)

Spoiler (click to show/hide)

- Miglior Personaggio dell'anno

Abby (The Last of Us Part 2) (9)

Spoiler (click to show/hide)

- Miglior Multiplayer

Fall Guys (5)

Spoiler (click to show/hide)

- Sorpresa dell'Anno

Hades (4)

Spoiler (click to show/hide)

- Miglior Gioco VR

Half Life Alyx (4)

Spoiler (click to show/hide)

- Miglior DLC/Espansione

Ex Aequo Blasphemous: Stir of Dawn - Pistol Whip 2089 (2)

Spoiler (click to show/hide)

- Miglior Gioco Backlog

Sekiro Shadows Die Twice (2)

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- Delusione dell'anno

Doom Eternal (3)

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« Ultima modifica: 02 Mar 2021, 11:17 da Laxus91 »