Allora, finalmente l'ho finito.
Dico che teNNicamente è una meraviglia che non si vedeva dai tempi di RDRed.
Roba bellissima, top sonoro, top environment inteso come neve, acqua, sabbia, palme, natura, erba.
Top IA nemici, che almeno ora fanno qualcosa e sono degli stronzoni.
Mi ripeto però sul gameplay: secondo me è una formula stanca che dal primo capitolo non aggiunge granchè. Divertente raccogliere l'alcool e fare le molotov o la farina e fare le bombe a tubo, ma dopo un pò stanca. Stessa cosa per la progressione dell'albero delle skill, è una cosa primitiva proprio.
Perchè non si possono raccogliere le armi dei nemici e introdurre della varietà? Devo portarmi in giro con Ellie la schioppa del 1700 pre guerra di indipendenza.
Niente da fare, accucciarsi e strisciare (cosa che sembra garantire la totale invisibilità) e il mezzo saltino per sollevarsi oltre i muretti e salire sulle casse non mi sembrano giustificare una evoluzione attesa sette anni.
Inoltre la violenza così schifosa e gratuita mi ha rivoltato lo stomaco.
Va bene il mondo di selvaggi, ma la gente per bene al massimo ti spara in testa.
No, qua è tutto un questo tagliare col coltello e sfregiare e spaccare le teste con la mazza.
Trama risibile e personaggi sviluppati attraverso una scrittura abbastanza manipolativa: se fosse un film sarebbe un Taken (non il primo, il quarto capitolo, dico) con Neeson imbolsito o un "Duro da uccidere" con Steven Seagle e il suo kung fu pagliaccio e gratuitamente spaccabraccia imo.
Abbiamo due personaggi amatissimi, ben scritti, con una dinamica che funziona alla grande.
Ne fanno morire uno massacrato dopo che gli hanno sparato a bruciapelo e in dieci lo hanno circondato, e l'ispanico gli scatarra anche sopra, costringendo sua figlia e suo fratello a guardare.
Ovvio che da giocatore mi incarognisco e voglio vederli tutti morti.
Ellie va Seattle con la morosa, due fighine da ottanta chili in due.
Ammazzano migliaia di persone: vanno qui e lì, si arriva che sono tutti morti, tranne la caraibica che bisogna massacrarla per fargli dire dov'è Abbie e il cretino con la tipa con gli occhi fuori dalla testa (che sarà anche una brava chirurga ma dimostra di essere una deficiente che non ha rispetto nè per la sua vita, nè per quella del figlio che ha in grembo). Cos'è, adesso dobbiamo avere dei dubbi perchè le circostanze hanno costretto Ellie a comportarsi da bestia? L'illuminazione è che la violenza genera violenza?
(Già, daltronde i guerriglieri erano tutti chiaramente degli stinchi di santo).
Poi mi mettono alla "guida" di Abbie.
Questa è una cosa che non si capisce.
Dove vuoi andare a parare?
Farmi vedere che sotto sotto aveva le sue ragioni? Che è buona perchè gioca coi cani e aiuta i bambini a scappare dal loro destino? Che non è un merdone umano che dopo cinque anni riunisce una squadra della morte, si fa salvare le chiappone e uccide barbaramente il suo salvatore inerme davanti ai suoi cari?
Che voleva solo vendicare papà? (Bel tipo, quel lurido di suo padre che non solo praticamente rapisce Ellie bambina, ma vorrebbe tacere a Joel che la ammazzeranno per trovare il vaccino? Cosa che solo nella sua mente bacata avrebbe probabilità di riuscita del 100%).
Papà è buono, aiuta gli animali, e poi ha dei dubbi se uccidere di nascosto una bambina!
Si ricrea la dinamica ragazzino/adulto del primo capitolo con Abbie e Lev, che qui sono nemici/amici solo amici.
Solo che non ingrana, perchè a nessuno frega di sta tipetta di dieci anni che appare dopo venti ore e cita il profeta ogni due per due. (Tra l'altro sessione sull'isola delle Iene molto ripetitiva e banalotta, è carina solo quando va tutto a fuoco).
E soprattutto Abbie deve morire nella testa di chi la gioca.
Io non ci credo che dopo dieci ore ti affezioni all'assassina, (a cui muoiono tutti gli amici e non fa una piega, e dopo un pò prova pure a fregare l'uomo alla compagna in attesa di figlio). Poi ti fanno dare un sacco di botte a Ellie, dopo aver sparato in faccia a Jessie, a un Tommy inerme (fra l'altro lo azzoppano e lo menomano nonostante ce l'avessero in mano) e Abbie non vedrebbe neanche l'ora di tagliare la gola a Dina, perchè è fatta così. C'è bisogno che intervenga la bambina a dirle "dai, lascia stare, è svenuta e incinta".
Il gioco potrebbe finire lì e sarebbe un "MEhHhhhh", con Ellie rottame umano che si è trasformata nell'archetipo omosessuale della femmina tosta, secca come una foglia, capelli corti, muscoli e tatuaggio.
Ma almeno trova la serenità, l'amore, il bambino, capisce che cosa è importante. Lascia andare e via.
Tralasciando che vivere in una fattoria isolata nell'entroterra post nucleare alla mercè di zombie e delinquenti non è proprio il massimo, ma comunque...
E invece ancora a caccia in California (cosa che fa capire quanto sarebbe stato bello avere dei cambi di scenario invece che muoversi costantemente in quel cesso bagnato di Seattle, ma vabbè) bisogna salvare Abbie dagli schiavisti per poi accopparla. Perchè?
E poi che fanno sti schiavisti? Commerciano schiavi? Li usano per fagli fare roba pericolosa, tipo recuperare scorte da magazzini infestati?
No, li fanno coltivare pomodori.
Ma non facevano prima a farlo loro invece di mettere su una gigantesca organizzazione per sorvegliare, imprigionare, catturare sempre nuovo personale che poi avrebbero dovto sfamare e addestrare allo scopo?
Va bene, agli schiavisti piace fare il triplo della fatica.
Abbie è crocifissa in spiaggia a farsi mangiare il naso dai gabbiani assieme al marmocchio, perchè gli schiavisti sono così, crudeli.
Allora la salviamo, deperita e debole per poi affettarla col coltello, picchiarla, pugnarla, strangolarla sott'acqua.
Ma dopo che ha mangiato le dita ad Ellie, la rivelazione.
Dai lasciamo perdere.
Ellie torna alla fattoria e dopo due mesi non c'è nessuno, se l'è preso in quel posto.
Dina sarà gia a Jackson a consolarsi con qualcuno. Conoscendo gli scrittori, forse con Tommy.
Il primo episodio della saga, pur avendo una premessa solo meno banale, la sviluppava in maniera coerente, a mio avviso, e lo faceva molto bene.
In questo secondo capitolo, invece, si è scelto di uscire dal seminato in maniera troppo fumosa, soprattutto caratterizzando i personaggi come stereotipi.
Una cosa brutta.
E il latino che ogni due minuti, essendo latino, ripete "Pendejo!!"
Riassumendo, secondo me questo gioco è un bellissimo pezzo di tecnologia e direzione artistica, ma ha serie lacune dal pdv della trama e del gameplay (varietà e profondità).
Io dico 7 su 10
Ci sono alcuni punti della tua analisi che mi fanno riflettere.
Come dico sempre, un gioco va giocato e poi metabolizzato lentamente, bisogna lasciarlo scorrere dentro di noi, per così dire, senza forzarlo.
Cosa che non avviene poi sempre, ad essere completamente onesti, essendo in questi casi bersagliati da post interessantissimi su decine di social o canali e chiamati sempre e puntualmente ad esprimerci.
Ma è normale eh, adesso è così che funziona, una condizione quasi bulimica, a tratti. Abbiamo appena finito di riprenderci dallo shock emozionale, che già si profila una nuova esperienza all'orizzonte.
È un po' sfiancante, non so nemmeno se lo riprenderò mai in mano, e leggo che c'è gente gente che l'ha platinato. Ci sono certe canzoni che non ascolto più anche se le amo. Fanno troppo male.
In ogni caso.
In realtà se si ripensa attentamente alla trama ci sono diverse zone d'ombra, costruite ad ogni costo, se non per stimolare l'effetto ND, vedi la scena della zebra con Abby e il suo babbo, che è un po' forzata. Forzata nel senso che il tentativo è chiaro, ed è quello di dare una profondità caratteriale e psicologia al padre di Abby, in pochi minuti dobbiamo empatizzare e pensare che fosse una brava persona, TLOU2 è molto "Così come lo vedi, così è come te lo racconto, così è come lo devi leggere". In seconda battuta la replica spirituale zebra/giraffa è un espediente molto furbo per far capire al giocatore che Ellie ed Abby hanno molto più in comune, oltre alla vendetta, s'intende.
È difficile però non storcere il naso lievissimamente di fronte alla sinagoga, non perché non dovrebbe esserci o per altre motivazioni, ma perché mi sembra che abbiano messo il famoso carico da dieci su questo gioco, è estremamente politicizzato, senza che nessuno l'avesse chiesto. Ecco sostalzialmente si passa come stronzi ma lo scrivo lo stesso. Nessuno l'ha chiesto, ma ad un certa, è come se ND avesse deciso di farci vedere tutti questi colori. Colori che per noi compongono la tavolozza, figuriamoci se penso il contrario. È un gioco che a tratti non dico perda la bussola narrativa, ma si sforzi di raccontare quello che è esattamente un manifesto un po' politico, se mi passate il termine.
Esempio emblematico Lev, che è una bambina con disforia di genere. Ora, non è martellante questo continuo insistere? Capisco il significato di fondo "Eh ma questo è il mondo" ma è un incidere per tutto il gioco di passaggi simili, è come se uno mi mettesse davanti ad un quadro con un campo di grano
"Ehi, hai visto? È pieno di colori gialli!"
"Grazie al cazzo che è pieno di giallo, è un campo di grano"
Non è il problema in sé, però rifletto su questi aspetti.
Left Behind raccontava una bellissima storia di amore gay, assolutamente maturo e vissuto in maniera molto profonda, anche se erano solo adolescenti, c'era anche il primo bacio gay per inciso, e tutto mi sembrava gestito benissimo, ritmo, carattere, composizione, dialoghi. E non era certo una di quelle paraculate tipiche come "È un amore discreto, quindi non mi urta" (tipica frase dei bigotti che stanno in perenne fase di cover-up, perché temono di esporsi troppo...)
Per niente, è un amore vissuto in maniera travolgente, al punto che Ellie e Riley mettono a tutto volume una canzone dentro al centro commerciale, richiamando per il frastuono, un'orda di infetti, con tragiche conseguenze...ma chissenfrega, l'amore è anche irresponsabile. Ecco di fronte ad una lettera aperta come Left Behind, TLOU2 ha veramente una zampata grossolana su alcuni aspetti. È un'aggiunta costante di umanità che non sono poi così tanto esplorate, se non in alcuni casi, ma sono sempre sullo sfondo. È come se ci fosse una volontà manifesta di mettere dentro tutto, perché quel tutto è "umanità" ed è "colore" - a giudicare dalla mole di 3 che il gioco si è beccato, e dalle postate aberranti che ho letto in questi giorni, questo pubblico, del quale volenti o nolenti, faccio parte e con cui condivido un hobby, ha un disperato bisogno di storie come TLOU PARTE SECONDA, a dirla tutta.
Perché se un videogioco può insegnare qualcosa sui froci o sulle lesbiche, ben venga. Visto che c'è una sconsolante realtà con cui fare i conti, non appena spegnamo la PS4.
Comincia e finisce con quelle due fottute parole, che in tanti usano per pulirsi la coscienza un po' come il culo, ovvero "politicamente corretto".
Insomma, non c'è nemmeno bisogno di specificare che alcune zone d'ombra di questo gioco sono un tentativo, a tratti commovente, di vedere il mondo per quello che, alla fin fine, è.
Ma per tutti gli altri?
Per tutti quelli che vivono nel 2020 e non nel 1300?
Per tutti quelli che vengono appellati come "tolleranti" - mentre in realtà sono solo umani - che resta?
Un gioco che è un po'...danghe e ridanghete.