Autore Topic: [GIUDIZIO UNIVERSALE] - I videogiochi più sopravvalutati di sempre!  (Letto 44281 volte)

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Online hob

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Botw è la dimostrazione che non sono i "pezzi" dell'open world a essere sbagliati, ma come li si mette insieme, il collante. Non condivido quello che ha scritto Raven ma lo capisco. E' un po' il mio problema attuale: capisco le critiche di tutti, non me ne frega niente di provare a smentirle :baby:


Rilancio con Okami: è il peggior gioco di sempre, o il peggior gioco di sempre? Issun è il companion tutorialeggiante più rompicoglioni e invadente dai tempi di Navi, il gioco ha meccaniche start stop con la storia dei disegni che sono l'anti gameplay (qualsiasi implementazione di meccaniche similari sarà sempre basilare o insoddisfacente ai miei occhi rispetto all'usare il pad come un pad, è l'equivalente di simulare il pad sui tablet, al contrario però), Zelda-like da 40-50 ore, roba che ti gasi solo all'idea, poi dopo 10 ore scopri che ne hai già la piena, sei sazio, hai digerito male e sei pronto all'espulsione.
Tantissimi giochi di Kamiya hanno concept e idee bellissime dietro poi mi ritrovo a giocarli e li odio per una ragione o per l'altra. L'unico che mi è andato dritto in adorazione è RE2 (no, manco DMC1). E li ho giocati (quasi) tutti, faccio tuttora fatica a spiegarmelo io stesso, l'unica roba che posso dire con certezza è che Okami è il peggior gioco di sempre della storia umana, ma in cel shading.
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Offline Raven

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FINAL FANTASY XII (PS2 2006)

Da grandi poteri derivano grandi responsabilità, e nessuno può essere più influente di Final Fantasy nel suo genere di appartenenza. Perciò può capitare che il suo successo clamoroso del suo episodio simbolo faccia conoscere un genere come non mai e detti i trend che tutti seguiranno negli anni avvenire. Ciò che rendeva speciale la serie era che ogni capitolo dimenticasse completamente quello precedente e resettasse tutto con nuovi personaggi, nuove storie e nuove meccaniche di gioco.
Tutto ciò fin quando Square si accorse di quanti soldi si facessero con gli mmo. FFXI infatti fece fare così tanti yen a Square che li portò ad avere un'idea, secondo loro, geniale : perchè non portare tante di quelle meccaniche in un episodio principale e single player della serie ? Già, che grandissima idea !

Ci ritroviamo quindi alle prese con quello che ha tutta l'aria di essere un mmo offline e un director che abbandona a metà dell'opera portato via con la camicia di forza in qualche clinica.

Quello che sorprende è la poca cura per la caratterizzazione dei personaggi e della storia, cioè quello che aveva distinto la serie dal sesto episodio in poi, talmente poco accennati i primi che ancora verso la fine ci si chiede perchè mai si siano aggregati al cast se non per qualche problematica sociale.
Il mondo ora interconnesso da macro aree restituisce la tipica sensazione di vuoto pneumatico di mmo e dei futuri open world e abbiamo l'introduzione delle mitiche fetch quest da mmo (daje) dove tutto ciò che conta è piazzarne il maggior numero possibile per dare la sensazione che in quel mondo ci sia proprio tantissimissimo da fare. Pazienza se devi giusto cacciare pomodorini marci e affini.

La caratteristica principale del gioco e uno dei suoi pochi pregi però è il suo battle system, ora non più statico in quanto l'avversione per i turni era già potente tra i giocatori. Un battle system talmente customizzabile che si può arrivare al paradosso di automatizzarlo completamente e dunque far giocare il gioco da solo. Wow !

Insomma un gioco che segnava un precedente e un "esempio" per il genere, ma che per fortuna era uscito troppo presto rispetto ai trend del mercato per essere influente più di tanto. Infatti nonostante qualche spasimante non trovò particolare riscontro tra gli amanti del genere. Peccato però che il suo remaster riveduto e corretto ( da me non giocato naturalmente, così come la zodiac edition o come si chiamava) è uscito in un'epoca in cui risulta attualissimo, quella in cui alla prsenza di fetch quest monnezza ci siamo tristemente rassegnati, così come ci siamo abituati ai bs automatizzati e i gruppi di disagiati e le loro gesta tutto sommato li abbiamo accettati dato che ne abbiamo visti di ben peggiori.



XENOBLADE CHRONICLES (WII 2011)


Spesso le colpe dei padri ricadono sui figli e questo è forse il figlio più noto (oddio, in realtà all'epoca manco Nintendo se lo voleva cagare, ma confido che al quinto remaster del demake del porting sovrapprezzato l'avranno giocato più o meno tutti) e scemo del padre precedentemente nominato. Quel tipico figlio degenerato che fa tante di quelle cazzate da far passare in secondo piano quelle del padre, finendo per farlo redimere involontariamente agli occhi dei più.


Prendiamo tutto quello che c'era di sbagliato in FFXII ed esaltiamolo all'ennesima potenza + mettiamoci qualche allusione a Xenogears che magari qualcuno ci casca deve essere stato il pitch del gioco.

Nel gioco SE avevamo un gran numero di fetch quest monnezza ? Benissimo ! Noi allora ne metteremo 400. E no non è uno scherzo, 400 fetch quest monnezza da sukarsi tutte d'un fiato.

Avevamo un cast di disagiati che tentavano di raccontare le loro gesta ? Perfetto ! Noi ne creeremo uno ancora peggiore che racchiuda tutti gli anime tropes di serie Z possibili. Giuro che nonostante tutte le ore passateci sopra a parte il protagonista ho rimosso tutti gli altri nomi. Forse c'era un certo Dunbass, ma potrei sbagliare.

Sul battle system si diverge invece, non più uno totalmente customizzabile fino all'eccesso ma una riproposizione di quello degli mmo con tanto di attacchi automatici, il tutto reso inutilmente overcomplicato tra urla da seguire, gemme del cazzo e altri sotto sistemi che francamente ho rimosso. La buona notizia è che i seguiti riscono nella non facile impresa di far sembrare questo bs quasi quasi divertente e funzionale.

Naturalmente qualsiasi cosa ha i suoi pregi, e quelli di 'sto gioco sono la colonna sonora davvero eccellente, tanto da farcmi affermare che il meglio Xenoblade lo da nella sua schermata iniziale. Anzi, da proprio tutto li. ^^

E anche il mondo creato e la sua navigabilità, ecco in quello i Monolith sono davvero bravi come si vedrà anche nel suo seguito apocrifo per WII U. Infatti Nintendo linutilizza spesso come manovalanza per altri suoi progetti. Insomma, si sono dimenticati di essere quelli dietro Xenogears però sono diventati dei bravi programmatori adesso !

Quello per cui ricorderò questo gioco è un altro motivo però, un qualcosa di enormemente positivo in verità.
Prima avevo la bruttissima abitudine di punirmi e di cercare di portare a termine ogni gioco che compravo anche per giustificarne la spesa. Quindi ero vittima di questa autoflagellazione che non mi faceva mollare definitivamente un gioco anche se lo ritenevo una chiavica.
È stato un duro percorso di sofferenza, lacrime e sangue ma alla fine ne sono uscito e sono guarito. Perciò mi sento di ringraziare Xenoblade per l'agonia infinita che mi procurato e per la libertà che infine mi ha regalato. Grazie, a mai più nella vita.
« Ultima modifica: 29 Mag 2020, 16:09 da Raven »
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Offline Ruko

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Super quotone per @Raven, secondo FFXII ha rotto qualcosa nella dinamica, pur classica e stantia per alcuni dei giochi di ruolo giapponesi.
Mi hai letta nel pensiero perché è da un po' che pensavo di citare questo titolo, oltre a fatto a me è sempre stato sui coglioni che è la trama sputata di Star Wars con stessi personaggi, stessi posti e stessi eventi. Ma tipo plagio eh! L'ho ripreso un mese fa in versione Ps4 e dopo 10 ore lasciato lì.

FFXII ha davvero sdoganato la quantità a posto della qualità.
"Non ho particolari talenti ma riconosco gli idioti già da lontano..."

Offline jamp82

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@Raven per Xeno, intendi proprio il primo o l'X? Perchè non mi torna l'anno.

EDIT: ok, intendi il primo....che tra l'altro dovrò iniziare per la prima volta a breve  :D
« Ultima modifica: 29 Mag 2020, 16:07 da jamp82 »
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Online hob

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Ahahahah le male parole su FFXII mi fan ridere (in senso buono), perchè per tanti aspetti è, sulla carta, il miglior FF e lo ritengo tuttora, ma al contempo è il gioco che forse più di ogni altro mi ha deluso ai tempi della release originale. Credo di aver saltato tutta la gen Ps360 perchè la delusione per FFXII fu talmente grande che non mi ripresi più. Se si fa necromanzia sul thread di FFXII di questo forum ci sono dei miei post con tono da amante ferito, infastidito da questa o quella cosa.
Classico problema dei giochi di Matsuno, lo trovo talentuoso da morire e si circonda del miglior staff che Square ha (Sakimoto, Minaba, Yoshida) ma nei suoi giochi per una ragione o per l'altra, finisco sempre per trovarci problemi talmente grossi a livello di concept (narrativo o ludico) che non riesco più a vederci il buono e vedo tutto nero. Eppure, potessi avere un FFXVI diretto da lui, mi causerebbe lacrime virili dalla felicità. Perchè son convinto che il suo magnum opus non sia mai uscito. Forse era Tactics Ogre LUCT, ma in realtà ci vedo ancora del potenziale inespresso.
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Offline Lost Highway

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Vorrei provare a limitarmi a grandi classici inseriti in contesti e/o generi che apprezzo.

Troppo facile citare titolone che per provenienza o stili hanno per me un appeal nullo (esempio: i giochi con fortr conponente stealth, gli rpg jappi, le """"esperienze cinematografiche"""", i mattoni narrativi ecc.).

Quindi, in onore dei picchiaduro a scorrimento tornati recentemente in auge grazie al gioco dell'anno, partiamo da questi.

Final Fight
Colpa mia eh, ci sono arrivato tardi, avevo già giocato i primi due SoR.
Tutti che lo esaltavano, io che lo provo in sala e lo trovo piatto e banale.

Movelist inesistente, gameplay monotono, in poche parole, noioso.

Senza scomodare Iddio (SoR2), anche il più vecchio DD l'ho sempre trovato più divertente.

Sì,  insomma, me ne faccio poco di sprite enormi se poi passerò il tempo a fare le stesse mosse, per sempre.
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Offline Lost Highway

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Proseguo, platform e racing.

Super Mario Bros 3
Non so spiegarlo, qualcosa sotto la superficie non mi attraeva, forse il fatto che ho sempre avuto più di un problema con l'universo Nes.
Il fatto è che quasi tutti i Mario 2D li ho rigiocati e li rigioco costantemente.

SMB3 no, ci provo e mi passa la voglia, completamente.

Drive Club
Ma in fondo perché metterlo tra i sopravvalutati?

Non credo abbia lontanamente il blasone e la cura di serie storiche (Forza, GT), è un gioco nato male, che cerca di strafare (male) e finisce per non avere la benché minima personalità.

E io stronzo due volte che prima lo prendo al lancio e poi "ma no, non lo ho capito" lo ricompro in versione baronale con tutti i dlc.
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Offline Il Gladiatore

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@Raven scatenatissimo e con @Ruko e @hob affossa FFXII con motivazioni a cui è difficile non riconoscere una plausibilità storica. Sono anni gli anni successivi alla trasformazione del modello classico jrpg e le sirene occidentali suggerivano già da diverso tempo che qualcosa dovesse cambiare, soprattutto per venire incontro alla moderna sensibilità videoludica di snellimento, sospensione dei tempi morti e anche esigenza di spazio e libertà. Due mondi che si sono guardati in faccia ma che hanno trovato poca conciliazione, tant'è vero che alcuni titoli dell'epoca contemporanea non fanno altro che riprendere i modelli classici di 20 e passa anni fa a denunciare implicitamente un certo stato di cose.

@hob demolisce Okami , lo "Zelda-Killer" del decennio scorso su console Sony procurato dai talentuosi Clover. Che in effetti ha ammazzato ben poco, visto che il titolo s'è subito distinto per una componente narrativa asfissiante e manca un po' il bersaglio con una giocabilità ben strutturata. Rientra bene in questo topic perché da qualcuno è davvero venerato e ha uno zoccolo duro di sostenitori. Ma joypad alla mano è evidente che qualcosa non funzioni al meglio.

@Lost Highway si unisce al cordoglio per Final Fight che, non so, era un gioco glorioso che se ne stava lì negli annali e invece è stato demolito da un gruppo di revisionisti storici al suono di "Shadow Warriors Akbar!" si sono fatti esplodere in questo topic.  ;D
Poi continua il crash test su Driveclub, un gioco che forse ha la sola colpa di aver ereditato il racing arcade anni '90 e relative aspettative. Forse è innocente, forse no.

Adesso preparo il prossimo gioco.
La paura è di passare per non esperti, di non comprendere il medium che si sta evolvendo etc. (...) è figlio dell'immotivato senso di inferiorità che spinge il videogiocatore alla spasmodica ricerca di qualcosa che giustifichi il videogioco come se il gameplay da solo non bastasse più." (Fulgenzio)

Offline TremeX

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Mass Effect (il primo).

So che ci sono almeno un paio di hipe e un sondaggio, ma... non molliamo la presa sulla tristezza.

Prima di parlare di Mass Effect, vorrei dire che è il gioco che ha segnato il quanto mai lento declino di BioWare. I giochi che si sono susseguiti, quasi uno all'anno, sono andati sempre più in malora. Personalmente ho giocato solo i Mass Effect, fino all'Andromeda. Provato a entrare in Dragon Age, senza riuscirci, figa troppo stretta anche per un ipodotato come me, e schifato Anthem alla grande come la sintesi della merdogna (merda + vergogna). Confronto alle ultime ciofeche, persino l'mmo Star Wars the Old Republic, una vera e propria presa per il culo, mi sembra un capolavoro. Il fatto che sia ancora supportato, fa capire che in fondo proprio brutto non è. E qualche volta mi andrebbe pure di perderci tempo. Bella ambientazione, bell'mmo, moh lo installo!! Ma non ho amici  :(

Ora, anche se a fatica, bisogna dire che Mass Effect è un gioco incompleto (ma tutta la saga soffre di incompletezza e di desideri disattesi, un wannabe costante che sembra essere la storia di BioWare fino ai tempi recenti), con marcati tratti di ridicolaggine.

La cosa che non ho mai sopportato e mai perseguito sono le romance, con quelle scene imbarazzanti in cui i poligoni si compenetrano male. Quel voler dare una connotazione adulta, senza portarla fino in fondo. Incompleto.

E' stato detto a profusione, la Cittadella, tutti gli ambienti, sono ridicolmente "piccoli", anche nelle sessioni sugli altri pianeti. Cercano di darti la "sensazione" del luogo in cui ti trovi, ma il realismo si perde, sono morceaux, e la portata principale dov'è? Incompleto.

Una trama basata su colpi di scena, funestata da un buco che risucchia la materia, un'incongruenza che vanifica il senso della main quest. Che non cogli al primo colpo, ma che se ci spendi un neurone uno, appare lampante, e non c'è elucubrazione che possa redimerne il senso. Incompleto, anzi completo ma rotto.

Un gameplay legnoso, con il potenziale, buttato nel cesso, di poter piegare l'ambiente alla tua volontà di biotico. Cosa che forse ha fatto di recente in maniera merdosa Control, chiedo? Incompleto, appena abbozzato, abbandonato.

Mass Effect è stato la premessa di qualcosa di grandioso che non è mai arrivato. Una crisalide da cui è uscito un informe aborto di insetto.
« Ultima modifica: 01 Giu 2020, 12:30 da TremeX »

Offline Fabrizio1701

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Grande @Raven che esplica perfettamente ll mio pensiero su BoTW, FF XII e Xenoblade!

Ma ci metterei anche @hob che la pensa come me su Okami.  :yes:

Offline Il Gladiatore

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Mass Effect è stato la premessa di qualcosa di grandioso che non è mai arrivato. Una crisalide da cui è uscito un informe aborto di insetto.
Bel post che mi sento di rinforzare, con una specifica: più che sopravvalutato in assoluto io trovo che ME, in riferimento, al franchise, abbia davvero sopravvalutato se stesso.
Come hai scritto tu nel post si percepiva, sin dal primo titolo, un impianto che avrebbe dovuto essere più grande, più ambizioso, più...spaziale. Il gioco di ruolo su base fantascientifica con viaggi interplanetari ed esplorazione intergalattica, una chimera inseguita fin dai tempi di Captain Blood per Amiga, seppur con un concept diverso.
Quindi una sola grande città, pianeti tutti uguali con modalità di esplorazione praticamente procedurale e la sensazione sempre presente di contenuti tagliati, ridotti, mediocri per mancanza di tempo e difficoltà a calcolare tutti gli aspetti.
Che poi è ravvisabile anche nei seguiti, diventati praticamente degli sparatutto in terza persona con robuste iniezioni di dialoghi all'inizio e alla fine di un modello ormai basato su singole missioni. E l'idea di un imbuto che si restringe in ambizione e convinzione.
Poi esteticamente è eccezionale e il lavoro su razze e codex è e rimane paradigmatico.
La paura è di passare per non esperti, di non comprendere il medium che si sta evolvendo etc. (...) è figlio dell'immotivato senso di inferiorità che spinge il videogiocatore alla spasmodica ricerca di qualcosa che giustifichi il videogioco come se il gameplay da solo non bastasse più." (Fulgenzio)

Offline nichel_89

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Ori and the Blind Forest principalmente per lo stile grafico scelto che rende illeggibile ciò che succede a schermo, tirando fuori così un gioco, almeno per me, praticamente ingiocabile.

Offline Mr.Pickman

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A quanto pare stanno pensando a ributtare fuori

Kingdoms of Amalur: Reckoning

Diffido sempre dai titoli che hanno la parola "Reckoning" nella titolazione.

13 Marzo 2011

Un giocatore di baseball, stra-ricco, a fine carriera decide di diventare un produttore di videogiochi.
Perché se hai tanti soldi, in America puoi fare un po' quel cazzo che vuoi; come Brad Pitt che si è costruito una villa su uno strapiombo di 600 metri, perforando una montagna con pali di acciaio di vibranio di 30 metri, solo per il gusto di avere un pavimento di vetro su cui i suoi ospiti non amano camminare, mentre lui sì. Vabbè oh il senso è quello, lo avete afferrato. Però l'ex giocatore, non vuole produrre un gioco comprensibilmente di sport, ma un fantasy. Hmmm. È un pelino più complesso in questo caso, ma non impossibile. Con i soldi, si può fare realmente quasi tutto.
1) Si prende Ken Rolston (designer di The Elder Scrolls III: Morrowind e The Elder Scrolls IV: Oblivion)
2) Si fa scrivere la storia al celebre autore fantasy R.A. Salvatore
3) Si prende Todd McFarlane, il creatore di Spawn e molti rework storici, e gli si fa fare artwork.

"Beh ma con queste premesse credo che niente possa andare storto con queste premesse"

Disse il giocatore di Baseball

E invece. Invece.

Partendo dal fatto che R.A Salvatore per me ha una carriera molto alterna, quindi vederlo scrivere un videogioco è stata forse la sua esibizione peggiore, dovete spiegarmi che cazzo di senso ha farmi una storia che si dipana in 10,000 anni, e poi farmi un gioco che si incastra in un momento specifico di questi 10,000 anni, che non solo è piuttosto ambiguo, ma pure poco chiaro e spiegato in modo da costruire un mistero che poi non sarà svelato, perché il gioco flopperà.
Mi piace quando nei fantasy usano parole completamente inventate, ma generalmente quando una trama inizia a parlare di "Per evocare Il sigillo di Timoth dal Denoth Dioth" e PER TUTTO IL GIOCO non capisci che cosa sia, ecco..come dire...se ti confondi con Almain, Dokkalfar, Ljosalfar, Varani, Alfar, Fae, ci sta. Dio benedica gli gnomi. 

"Tutto verrà spiegato a suo tempo, non temere"

Sì vabbè, ma vorrei sapere perché sono chiamato il Senzafato"

"Non ora Senzafato, adesso raccogli la lancia, la spada, la mazza, la picca, l'alabarda, il pennone, la katana, la stella del mattino, la misericordia, il pugnale, la bastarda, lo spadone, lo swingentshfuller - fate l'amore con il sapore e procedi nei 5 continenti vuotissimi ma pieni di minions e missioni e porta il burro alla fornaia nel reame di Braciola"

Che può esserci di peggio?

Che il baule ha solo 100 spazi. E il gioco ti rovescia addosso dozzine di armi tutte con elementi diversi.
Trovi un bastone che ha +12 al ghiaccio, ma poi ne trovi uno che ha +23 al fuoco, e cha fai? Lo droppi? No di certo. Amalur è l'inferno del collezionista. Hai 22 rami di abilità, classi a fottere, e ti ci puoi perdere.
Ma il baule da 100 spazi è puro sadismo.

Offline Raven

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Su Mass Effect concordo anche io, è uno dei giochi più monchi, incompleti e unfinished che l'abbia mai passata in cavalleria per critica e giocatori. Un potenziale davvero enorme totalmente inespresso e appena accennato all'atto pratico. Ed e un grande peccato perchè space opera di quella portata, nelle intenzioni almeno, non si sono più viste.

Ancora peggio il fatto che il suo seguito sia diventato uno sparacchiotto per andare incontro al trend del momento  :no:

Di questo peccato per me si macchia pure Dead Space 2 che rinnega un po' tutto quello vhe faceva il primo, che in sostanza era un RE 5 cpn controlli finalmente moderni con qualche spruzzata da vecchio survival horror, che infine diventava un tps. Un grande tps per altro, ma che non era quello che mi ibteressava della saga.

Per andare fino in fondo alle mode del momento, coop e loot a più non posso, la saga infatti si è bruciata da sola con il terzo capitolo.

Che periodo triste è stato quel momento della scorsa generazione dove tutti i giochi si dovevano uniformare ai modelli di successo sennò erano bastonate...
I Giapponesi che si erano autoconvinti che al pubblico occidentale interessassero solo le loro scimmiottate dei giochi occidentali e gli unici spazi di manovra erano concessi agli indie dove persino il tizio di Fez poteva straparlare a sproposito !

Facendo sempre finta che tutta la fase di telecomandi, dildi luminosi e sbracciamenti idioti difronte alla televisione abbia fatto parte solo di una timeline distorta in cui tutti cinsaremmo esaltati per Milo e Molineaux, da re delle bufale, sarebbe stato portato in trionfo grazie al suo simulatore di pedobear.
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Offline Diegocuneo

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...per tornare a Mass Effect,con rispetto a tutti:non si può parlare di occasione mancata perché comunque sia non ha competitor.Poi poteva essere meglio?Ci mancherebbe.

Invece super d'accordo per Dead Space 2,io proprio non ne capisco l'attrattiva:Dopo un primo capitolo incredibile,centratissimo,spaventoso,ragionato,misurato...arriva una naugthydoghizzazione che fa solo male,che non centra il punto,che questo si non riesce a raggiungere le proprie ambizioni.
Sono un cretino,di classe,infima. Ni.