Il deserto e tutto ciò che contiene è di una bellezza assoluta, inarrivabile (parlo di direzione artistica). È un gioco sul quale rifarsi gli occhi di continuo.
Mi autoquoto per riprendere il discorso del deserto, davvero splendido, sembra un'opera di Moebius rifatta con la cartapesta da una prima elementare di piccoli geni.
Cmq questo Paper Mario è un gioco Nintendo atipico, nel senso che punta tutto sulla forma e poco o nulla sulla sostanza.
La cosa sconvolgente è che funziona a meraviglia e non ti stacchi dallo schermino (a proposito: resa in portatile assurda, il gioco Switch che più e meglio di tutti rende in questa modalità), le ore passano e nemmeno te ne rendi conto.
Reggerà fino alla fine? Per ora (circa venti ore e due nastri tagliati, sto facendo il terzo) assolutamente sì. Vediamo come prosegue ma mi viene da fare una considerazione riguardo Luigi's Mansion 3.
Lì c'erano sia la forma che la sostanza in quanto la complessità e la ricchezza dell'interazione, la struttura dei livelli, l'articolazione e la profondità del sistema di combattimento e conseguentemente la natura dei nemici erano anni luce avanti a The Origami King, ma proprio così più avanzati ed evoluti che non è possibile nemmeno un paragone. Eppure non riuscivano a tenersi insieme ed a tratti ho davvero faticato a trovare stimoli per proseguire (anche se poi, dopo la fase centrale stanca, prende il volo e nel complesso l'ho molto rivalutato).
Qui avviene esattamente l'opposto.
Diavolo d'un Tanabe!
Qualche immaginetta: