Per questo spesso non ci troviamo nei videogiochi, io Mafia lo voglio rigiocare con piacere in un'eventuale remake, perchè ricordo di averlo provato fuori tempo massimo, e dovevo completare una missione con zero proiettili, e dovevo sparare, l'unica era far ripartire la missione da capo. Dat game design.
Mentre a te piacciono queste robe che sono più da curiosità ingegneristica, "oooh, guarda che sono stati attenti e bravi con le frecce o con la benzina, realistico". Vivaddio meccanica che hanno tolto dal sequel.
E shame on @teokrazia , Mafia 2 è BELLISSIMO. La città era graficamente da mani in faccia, la guida delle auto, le musiche, la storia, la fisichina di fuffix , un ritmo notevole.
In ogni caso, spendo due parole aggiuntive, perché non si tratta di tafazzismo fine a se stesso...
Calare il giocatore in un universo simulato coerentemente, pone una base solida su cui poi poter far risaltare ciò che di più creativo può offrire un videogioco.
Vávra e co. questa cosa la avevano chiara.
Era cristallina, naturale.
E portentosa : ).
Perché poi capita che, proprio quando ti sei abituato a guidare la Ford T e ti senti padrone della strata, out of the blue, una notte ti viene chiesto di intrufolarti nella pista da corsa cittadina, prendere in prestito la trisavola della SF1000, portarla dal carrozziere per un sano sabotaggio e riposteggiarla intonsa lì dove l'hai trovata.
Quindi sei lì, nel box al buio, e giri la chiave.
Senti il rombo furioso di un razzo appoggiato alla bell'e meglio su quattro ruotini e capisci di non essere pronto.
E poi esci timidamente in strada.
Quella stessa che giusto il mattino precedente, conducendo il taxi per sbarcare il lunario, pensavi ormai di padroneggiare. Il tempo è contato e quei centinaia di cavalli motore devono essere usati.
Chiudi gli occhi e dai gas.
Una cavalcata splendidamente terrificante.
La differenza tra i mezzi convenzionali e il bolide da corsa mi scioccò. Rimasi letteralmente a bocca aperta come poche altre volte.
Il codice stradale a quel punto era solo uno sbiadito ricordo, ma è proprio grazie ad elementi simulativi come sensi di marcia, frecce e semafori se poi guizzi, come quelli appena descritti, spiccano.
Non sono il più gran appassionato d'auto e men che meno d'epoca, ma quella missione me la ricordo ancora dopo 18 anni.
Non dico che il (non)bilanciamento non vada ritoccato, ma andrebbe fatto con molta attenzione.