Day(s) of Reckoning
Fra ieri e oggi ho notato che i toni (IN GENERALE) si sono un po' abbassati e l'argomento non viene più trattato con la foga di un attacco nucleare, ma come "semplice" cronaca (ancora troppo prolissa). I titoli di testate come Corriere e Repubblica, ahimè, non aiutano affatto ed è in queste situazioni che a mio avviso vanno realmente giudicati: saper tenere la barra dritta e mostrare equilibrio è facile (quasi un esercizio di stile) in tempi normali, ma in tempi straordinari esce la verità.
A questo punto è piuttosto evidente che l'all-in iniziale (tamponiamo tutti!) è stato più controproducente che altro (quantomeno per l'economia e l'immagine del paese), ma anche questa è una considerazione semplice da fare ex-post. Il Manzoni diceva che "del senno di poi son piene le fosse"
Ops, scusate
E allora perchè abbiamo fatto tamponi a tutto spiano?
Era previsto dai protocolli epidemici in caso di focolai inattesi?
Si cercava con insistenza il famigerato "paziente 0" (hint: non c'è)?
E perchè - davvero - nel resto d'Europa han resistito alla medesima tentazione?