Sono ormai in dirittura d'arrivo, probabilmente all'ultima isola.
Confermo quanto scritto qui dai miei fedeli compari.
È un puzzle originale, che si lascia giocare, ma che a tratti soffre il suo ritmo (giocoforza) lento.
Mi sta molto piacendo la messa in scena.
Non mi sta dicendo nulla dal punto di vista emozionale.
Ma anche stikazzi, insomma.
Il problema, in quanto puzzle, è tuttavia lampante: il design è più intelligente della soluzione richiesta.
In sostanza, il giocatore si ritrova a risolvere enigmi che richiedono X di elaborazione, ma hanno richiesto X² di progettazione.
Rimane gradevole, ma si è in balia dei flutti. È come giocare a scacchi con Bobby Fischer con lui che sceglie le sue mosse per farti fare bella figura.