E' il concetto del cibo fa km e km, bello impacchettato sotto vuoto a far storcere il naso.
Perché i ristoranti la materia prima la acquistano viva, vero?
Non mi pare sia paragonabile ad un paio di panini che si fanno centinaia di km per arrivare a casa di chi li ordina.
Chiedo scusa ma non afferro il punto.
Non comprendo quale sia la discriminante: la quantità? La tipologia di prodotto? Entrambi? L'idea di consumare un prodotto non autoctono, quindi la distanza tra mittente e destinatario?
Vorrei comprendere la chiave di lettura: lo spreco? L'impatto nell'ambiente?
Arriva il pane, ma non hai Solid Snake che ti punta una pistola per obbligarti ad usare quel pane. Puoi comprare il pane di chi vuoi o fartelo tu in casa. E il pane che ti arriva puoi farlo seccare e farne pan grattato o farlo diventare raffermo, aggiungere uova, latte, uvetta e zucchero e farne un ottimo sformato di pane.
La carne è cotta ed è sottovuoto. Arriva da Cortona ed è paragonabile, come chilometraggio e/o tipologia di prodotto, a una quantità elevata di prodotti che si trovano sui banchi e scaffali.
Quindi se fosse quello non dovrei aspettarmi di trovare nei supermercati il Tonno Callipo o Asdomar, tutta una serie di salse, il prosciutto di Parma, i salumi Piacentini, il pane che spesso arriva precotto e surgelato, la carne che arriva ma km e km di distanza, i gamberi argentini (solo per citare il pesce)...
Per questo tiro in ballo i ristoranti: l'angus irlandese arriva dall'irlanda, quando si mangiano gli scampi crudi spesso sono i porcupine (irlanda) o gli scozzesi, specialmente se li pagate "poco". Il pesce che si trova ai supermercati è spesso e volentieri allevato in grecia o spagna.
E non sarebbe nemmeno una discriminante, gli scampi porcupine sono buoni e molte volte i prodotti ittici surgelati a bordo sono meglio di quelli che trovi al mercato.
Quindi perché non è paragonabile Porcobrado al ristorante che ti utilizza i calamari c3 della patagonia (calamaro sporco congelato a borgo) assieme alle code di mazzancolla argentina per farti il fritto misto?
O al ristorante che ti vende la costata di scottona polacca (nata, allevata e macellata in Polonia), la Sashi Finlandese (nata, allevata e macellata in Germania) o la Rubia Gallega (nata, allevata, e macellata in Spagna)?
Si potrebbe parlare anche dei porcini, non è inusuale che i ristoranti li comprino dall'est europa.
Io non vedo differenze di forma: acquistare il tonno asdomar, la pasta di Gragnano, la Coppa di Piacenza, delle Pringles o del cioccolato, come mangiare determinati prodotti al ristorante, non fa differenza di farsi arrivare a casa dei prodotti da Porcobrado.
Il delivery lo usano in molti, quindi la discriminante è il cibo che viaggia per km, ma in pochissima quantità.
E no, non lo comprendo. Ognuno mette i paletti dove vuole e crede in ciò che vuole, ma ritengo che se si debba davvero pensare al Km 0, vada fatto a tutto tondo.