Autore Topic: I dieci videogiochi che hanno definito il decennio  (Letto 19775 volte)

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Offline MaxxLegend

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Re: I dieci videogiochi che hanno definito il decennio
« Risposta #15 il: 12 Nov 2019, 15:56 »
Nell'ultimo numero, Edge da stilato una classifica dei dieci giochi più rappresentativi del decennio che sta per concludersi.

Non si tratta dei dieci migliori giochi, ma di quelli che meglio rappresentano le tendenze e il "mood" del decennio, come spiega Multiplayer nel riportare la notizia:

Citazione
Ognuno di questi, secondo Edge, ha contribuito a costruire un genere o una particolare tendenza in termini di gusti o anche sistemi di produzione. In questo modo si spiegano anche alcune introduzioni che possono risultare alquanto strane: Broken Age è menzionato per essere stato il primo progetto videoludico di grosso calibro su Kickstarter, Gone Home per aver sdoganato il walking simulator in maniera più diffusa, Amnesia: The Dark Descent come horror in soggettiva di nuova concezione e altro, anche se ovviamente ci sarebbe da leggere la rivista per avere il quadro più completo.

https://multiplayer.it/notizie/i-10-videogiochi-definito-decennio-edge.html

Io mi sono perso troppa roba negli ultimi anni per avere un vero polso della situazione, ma sarei curioso di sapere la vostra. Avanti con i listoni!

Visto lo scopo dell'iniziativa, aggiungete anche due righe due per spiegare la scelta, magari.

La lista di Edge fa cagare.
Broken Age?! Il gioco incompleto che fu finito riciclando gli assets in maniera più sensata?
Destiny?! Il clone a pagamento di Warframe, ma senza stealth, parkour, corpo a corpo, ecc.?!
Fortnite?! La copia di PUBG per bambini!?!?
The Walking Dead?! Un gioco a bivi in cui le scelte che fai non hanno il minimo significato!?

Mah.
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Offline Ivan F.

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Re: I dieci videogiochi che hanno definito il decennio
« Risposta #16 il: 12 Nov 2019, 16:02 »
Ti sei scordato qualcosa sui "tempi miei"  ;D
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Offline MaxxLegend

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Re: I dieci videogiochi che hanno definito il decennio
« Risposta #17 il: 12 Nov 2019, 18:01 »
Dai è una lista scandalosa.
Manco Zelda BOTW c'è. Se il punto non era "giochi significativi" ma "giochi che sono andati di moda" A sto punto potevano mettere pure Clash Royale. :no:
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Offline Il Gladiatore

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Re: I dieci videogiochi che hanno definito il decennio
« Risposta #18 il: 12 Nov 2019, 21:43 »
Che ne pensi?
Penso che Kojima abbia studiato Zelda BOTW e ne ha poi specializzato alcuni aspetti in chiave ludicamente degna.
Prima di questo, invece, sì...Processo inverso praticamente nullo.
La paura è di passare per non esperti, di non comprendere il medium che si sta evolvendo etc. (...) è figlio dell'immotivato senso di inferiorità che spinge il videogiocatore alla spasmodica ricerca di qualcosa che giustifichi il videogioco come se il gameplay da solo non bastasse più." (Fulgenzio)

Offline Turrican3

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Re: I dieci videogiochi che hanno definito il decennio
« Risposta #19 il: 13 Nov 2019, 10:12 »
Penso che Kojima abbia studiato Zelda BOTW e ne ha poi specializzato alcuni aspetti in chiave ludicamente degna.

Non l'ho giocato ma mi fido di quel che dici. :)

Stando così le cose allora forse ha ragione Edge: qualcuno (e nello specifico non uno sconosciuto) comincia a trarre ispirazione.
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Offline SalemsLot

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Re: I dieci videogiochi che hanno definito il decennio
« Risposta #20 il: 13 Nov 2019, 11:50 »
Gone Home
Spelunky

Addirittura hanno definito il decennio?
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Offline tonypiz

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Re: I dieci videogiochi che hanno definito il decennio
« Risposta #21 il: 13 Nov 2019, 12:40 »
Gone Home non l'ho giocato, ma è citato per aver sdoganato i "walking simulator", che di certo sono un genere che si è diffuso.
Magari ci si poteva mettere Dear Esther, ma non so quanto successo abbia avuto.
Spelunky ha aperto la strada al filone oggi fortunatissimo dei "rogue-qualcosa" con contenuti procedurali.
Per cui ci sta pure lui, secondo me.
In generale, mi sembrano scelte abbastanza sensate.
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Il tonypiz è anche su Twitch, per qualche motivo.

Offline MaxxLegend

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Re: I dieci videogiochi che hanno definito il decennio
« Risposta #22 il: 13 Nov 2019, 15:27 »
Spelunky ci sta anche (la prima versione ovviamente) ma Gone Home è una cagata allucinante. Come dice Tonypizzo andava bene Dear Esther, non sta roba finto-progressista con sottotrame imbarazzanti.
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Offline J VR

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Re: I dieci videogiochi che hanno definito il decennio
« Risposta #23 il: 13 Nov 2019, 21:43 »
Significativo non vuol dire che ha inventato un genere.
Della serie Souls si potrebbe mettere Demon che contiene già tutti i semi della serie, oppure citare quel gioco X di Namco della PS2 che c'aveva le coperture poi sdoganate da Gears.
Quindi presumo che Gone Home abbia avuto più influenza sul mercato di Dear Esther.

Offline MaxxLegend

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Re: I dieci videogiochi che hanno definito il decennio
« Risposta #24 il: 14 Nov 2019, 10:36 »
Pure Spelunky non ha inventato niente, ma è stato a suo modo un titolo importante.
Dear Esther ha cambiato qualcosa nel mondo dei vg, Gone Home no, ha avuto successo commerciale solo per le strizzatine d'occhio che ben sai. Secondo me il valore di un'opera è dato dall'impatto che ha, non dalle vendite che fa.
Altrimenti pure Flappy Bird e Natale in India sarebbero "significativi".
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Offline slataper

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Re: I dieci videogiochi che hanno definito il decennio
« Risposta #25 il: 14 Nov 2019, 12:09 »
Le vendite però sono uno dei fattori che incidono sull'impatto di qualcosa, ignorarle sarebbe un errore.
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Offline Giobbi

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Re: I dieci videogiochi che hanno definito il decennio
« Risposta #26 il: 16 Nov 2019, 13:24 »
Infatti Natale in India è significativo, basta vedere le elezioni.

Magari si potrebbe andare a cercare un discorso uovo gallina ma diviene complesso

Offline Girocollo

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Re: I dieci videogiochi che hanno definito il decennio
« Risposta #27 il: 16 Nov 2019, 15:04 »
Criteri diversi sono egualmente validi, purchè coerenti all'interno del listone.

- Vendite?
- Impatto nell'industria? Tra gli addetti ai lavori o tra il pubblico?
- Rilevanza nel mondo reale?

Ad esempio per me, quando si fanno queste scelte, il faro è solo uno: cosa porterei su un'isola deserta?

Offline Tristam

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Re: I dieci videogiochi che hanno definito il decennio
« Risposta #28 il: 13 Dic 2019, 11:57 »
D'accordo con @EGO
TLOU è un titolo terribilmente derivativo, sia per influenze che per meccaniche. Bello ma è davvero qualcosa di poco sorprendente.
 

ma come si fa a scrivere una roba del genere quando I Naughty Dog tra Uncharted 2 e TLOU hanno fatto scuola sulla scrittura, ritmo e cinematografia nei videogiochi come nessun altro negli ultimi 10 anni?
Tutti gli studi first party sony hanno assorbito il know how dei Naughty Dog ad hanno cambiato completamente i loro strumenti di lavoro e narrazione, dai super big come i Santa Monica (a proposito di influenza è possible pensare al soft reboot di God of War senza TLOU ed i Naughty Dog? Ecco) sino ai pesi leggeri come I Sony Bend spariti dai riflettori dai tempi della psx e resuscitati con un gioco che deve di nuovo tanti ai ND.

Poi come gameplay possono non interessare; per me, ad esempio, TLOU sta sotto The Evil Within in tutti gli aspetti i valutando l'aspetto ludico, ma arrivare a scrivere che TLOU non abbia fatto scuola, che sia 'terribilmente derivativo' e negare che abbia influenzato tutta la scuderia Sony e la generazione Ps4, la più importante dai tempi di ps2 per Sony, è abbastanza stralunato.
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Offline Il Gladiatore

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Re: I dieci videogiochi che hanno definito il decennio
« Risposta #29 il: 13 Dic 2019, 22:22 »
ma come si fa a scrivere una roba del genere quando I Naughty Dog tra Uncharted 2 e TLOU hanno fatto scuola sulla scrittura, ritmo e cinematografia nei videogiochi come nessun altro negli ultimi 10 anni?
Si può scrivere perché gli elementi che tu indichi come "scuola" nel mio pensiero sono il principale motivo che impedisce al videogioco di evolversi sul serio e di trovare piena legittimazione come medium basato sulla sfida e sull'interattività concepita come convergenza di aspetti procedurali quali game design, level design, bilanciamento e originalità. La sudditanza psicologica che il videogioco mainstream denuncia rispetto al cinema e la letteratura costringe lo stesso a diventarne il parente povero, con storie che vanno dal risibile al trascurabile, un concetto di recitazione virtuale che provoca più ilarità che altro e tutta una serie di sciocchezze assortite che sono difficili da digerire con qualche anno sulle spalle.

"Cinematografia" poi è davvero un limite che il videogioco s'impone, diluendo la sua carica decisiva di interattività discrezionale e attirando un'utenza che non comprende appieno cosa significhi videogiocare, con tutto quello che di bello ne scaturisce. Non a caso Nintendo insiste nella sua idea di videogioco simbolico in cui il meccanismo di sfida-azione-ricreazione continua indisturbato da decenni, con costrutti sempre diversi e raffinati. Mi ricordo come Uncharted 2 venne definito da @Ivan F. "un capolavoro scritto sulla sabbia", proprio a indicarne la dimensione pirotecnica e seduttiva ma anche provvisoria e priva di reale profondità. Proprio per questo, pur giocandoli, non li consideri esemplificativi dell'arte videoludica come potrebbe esserlo, che so, Sekiro, un soggetto perfetto di "videogioco".

Naturalmente sarebbe semplice e facile dire che ognuno abbia diritto alla propria forma di divertimento ludico all'interno della scontata tolleranza verso la diversità dell'offerta, però io sono convinto che l'idea di un'evoluzione che passi dalla cinematografia e dalla narrazione neghi l'essenza ontologica del videogioco, quella che convinceva e stupiva già negli anni 80 e 90, quando la tecnologia non permetteva molte cose e il medium era già profondamente compiuto nel suo nucleo. Death Stranding è un esempio perfetto della perniciosità di questa tendenza: il suo gameplay è ottimo ma viene disturbato, annacquato, distolto, appesantito e sospeso per colpa delle velleità registiche e narrative del suo autore. Per fortuna non lo annulla, ma quanto sarebbe stato meglio senza questa urgenza filmica e contenutistica? Tutto quello espresso fin qui opinione mia, ovviamente.
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Tutti gli studi first party sony hanno assorbito il know how dei Naughty Dog ad hanno cambiato completamente i loro strumenti di lavoro e narrazione, dai super big come i Santa Monica (a proposito di influenza è possible pensare al soft reboot di God of War senza TLOU ed i Naughty Dog? Ecco) sino ai pesi leggeri come I Sony Bend spariti dai riflettori dai tempi della psx e resuscitati con un gioco che deve di nuovo tanti ai ND.
Se mi parli di realizzazione tecnica nulla da dire, ma GOW 2018, ad esempio, possiede tutto un altro sviluppo e altre suggestioni. Poi se mi parli di Days Gone lo massacro abbastanza nel topic di riferimento, è davvero un titolo che ti ammorba con una brutta narrazione. Non so, non butto via tutto, ma bisogna distinguere caso per caso.
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Poi come gameplay possono non interessare;
Eh, ecco il punto. Non è che non m'interessino, è che li trovo non irresistibili. Divertenti, ma con poca profondità. Ricreativi ma mai significativi. Notevoli ma non epocali. Ora, generalizzo, GOW2018 mi piace tanto, così anche Horizon, con Uncharted sono in difficoltà e via dicendo. Nel corso del tempo ne ho scritto diffusamente nei topic di riferimento.
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per me, ad esempio, TLOU sta sotto The Evil Within in tutti gli aspetti i valutando l'aspetto ludico, ma arrivare a scrivere che TLOU non abbia fatto scuola, che sia 'terribilmente derivativo' e negare che abbia influenzato tutta la scuderia Sony e la generazione Ps4, la più importante dai tempi di ps2 per Sony, è abbastanza stralunato.
Ecco, ottimo esempio: quanto potrà costare di meno TEW rispetto a TLOU? Un'infinità, ma caspita ludicamente se lo divora, con uno spessore che TLOU si sogna a qualsiasi livello di difficoltà. TLOU poi è derivativo nelle ispirazioni, praticamente qualsiasi cosa tu possa trovare in quel gioco prende, copia, cita, emula e scimmiotta opera letterarie, film e serie TV. Ma non nel senso di macro-genere (apocalisse zombie e derivati) ma proprio nelle situazioni, nei personaggi, negli snodi narrativi, distinguendosi, per fortuna, solo nell'eccellente finale. Poi ludicamente, a normale, lo giochi  come Drake e soci, solo con qualche accorgimento in più. Aumentando la difficoltà viene fuori meglio la personalità ma "derivativo" gli si attaglia bene comunque per me. In ogni caso avevo scritto un papiro, all'epoca e lo elogiavo. Semplicemente non lo trovo originale, tutto qui.
« Ultima modifica: 13 Dic 2019, 22:28 da Il Gladiatore »
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