mi ricollego a quanto scritto da Metallo, qua sopra, per chiarire alcuni aspetti.
No, non sono scemo da non aver capito niente del film (come non lo sono certamente tutti gli altri che hanno lasciato intendere qualcosa del genere). Ad una certa abbiamo capito chi fa cosa (the protagonist) ma "l'epifania" della comprensione (il momento in cui) non è tale da generare stupore e soddisfacimento, bensì una generale insofferenza.
Vi è molta ridondanza (ad esempio nelle scena nel corridoio... era davvero necessaria tutta quella sequenza?), e molta confusione (alla faccia delle leggibilità delle scene di azione, annamo bene). Il tutto senza un fattore di reale interesse per chi è in scena: te ne frega qualcosa del nero? della tipa? di Pattinson? no, non molto.
Quando
@eugenio parla di "facilità di comprensione", oltre a provocare artatamente un'alzata di ciglia ancelottiane universale, lo fa perchè a differenza di altri film, questo è tutto inclusivo: non serve saperne di wormhole e buchi neri a la Kip Thorne per capire un Interstellar, insomma, qui basta accettare che il tempo possa scorrere all'indietro ed è tutto fatto.
Ora, non so voi, ma in Interstellar (per il quale nutro sincera adorazione, "full disclosure") io non ci trovo nulla di astruso, nulla di complicato. Non serve essere un astrofisico per capire come funziona un wormhole (in ogni caso basta un pezzo di carta piegato e una matita), nè un master al MIT per comprendere che il tempo viene dilatato dall'enorme campo gravitazionale generato da un buco nero. Interstellar è un film comprensibile, ma al tempo stesso umano, grandioso, spettacolare.
TENET - dal canto suo - è riuscito solamente ad effettuare una manovra a tenaglia sui miei cabasisi.
Ba dum tsst!