Zitto zitto, e non cagato da nessuno (ultimo post su TFP ai tempi del primo lockdown), è un gioco che è valso il tempo che ci ho passato sopra.
Il gameplay non ha la profondità di uno Streets of Rage (gioco imperiale, ma troppo difficile per me), ma non ne ha le pretese.
Alla prima partita stavo sucando malissimo. Poi ho guardato una speedrun e ho appreso che comprando un paio di mosse nel dojo si può fare una combo con cui si picchia praticamente il 100% dei mob in scioltezza, e via.
Le collisioni, specialmente sull’asse Y, non sono sempre precisissime (il pestone è una mossa piuttosto pignola e troppo spesso non “entra”) e in non poche occasioni sono convinto di aver preso botte che non meritavo, ma nel complesso si gioca abbastanza bene.
La storia è un’accozzaglia di scenette alla giapponese, talvolta narrata addirittura con delle vere e proprie tavole manga, ed è francamente spassosa. Il pezzo forte è il doppiaggio inglese, davvero *clamoroso*. Non si capisce perché tanti JRPG di calibro abbiano un doppiaggio di merda, e invece questo gioco tutto sommato di poche pretese sia doppiato in modo assolutamente *perfetto*. Peccato il finale, tirato via in modo indegno.
Grafica bella, musica molto bella, longevità giusta, boss fuori di testa.
A prezzo pieno non se ne parla, ma come sempre... grazie, Game Pass.