Titolo presentato nel 2018 da Microsoft, nel corso del suo evento in quel di Città del Messico, che mi aveva attirato subito sia per lo stile grafico che per la discendenza del team di sviluppo (Blue Manchu) da Irrational Games. L'ho appena finito, dopo una 20ina di ore a difficoltà Normal, e devo dire che mi è piaciuto non poco. Il gioco è sostanzialmente un FPS "strategico" con minime componenti "roguelite". La progressione si svolge su una mappa stellare che ricorda un po' FTL, in cui ciascun nodo può contenere diverse situazioni, positive e negative. Nella stragrande maggioranza di casi si tratterà di astronavi su cui dovremo intrufolarci nel tentativo di recuperare risorse utili e parti indispensabili a costruire armi, upgrade e oggetti "di trama", per poi (si spera) fuggire di nuovo sulla nostra nave con il maltolto. Gli spostamenti consumano carburante e cibo, e quest'ultimo può essere speso anche per riposarci e recuperare un pizzico di salute.
Una volta sulla nave, il gioco si svolge come uno sparatutto in soggettiva, che ti mette a disposizione due armi e uno strumento secondario da scegliere da un arsenale che nel corso del gioco arriverà a includere un bel ventaglio di possibilità (anche piuttosto simpatiche, come gattini robot esplosivi che distraggono i nemici, pistole ipnotizzanti e fucili "teletrasportatori"). L'ho definito un FPS "strategico" perché l'approccio diretto non è sempre la scelta migliore. I nemici hanno tutti caratteristiche precise e richiedono tattiche diverse per portare a casa la pellaccia. Se a questo aggiungiamo l'eventuale presenza di sistemi di difesa (di cui è possibile prendere il controllo), la posizione e l'importanza delle varie sottosezioni della nave (ciascuna può contenere risorse diverse, e molte hanno utilizzi secondari come riattivare la corrente, rifornirci di ossigeno, fornire informazioni sulla posizione di risorse e nemici e via dicendo), i diversi "perk" posseduti dal nostro personaggio e le svariate condizioni ambientali che possono essere presenti su ciascuna nave, ne deriva che, a fronte di una struttura per sua natura ripetitiva, la varietà di situazioni e approcci possibili è comunque più che stuzzicante, soprattutto dopo aver sbloccato un po' di armi e upgrade.
A ogni missione servirà quindi pianificare con un minimo di buon senso il proprio loadout e il percorso migliore da seguire durante l'esplorazione. Sulla mappa stellare bisognerà invece preoccuparsi di minacce quali pirati troppo affettuosi (che possono seguirti sulla nave che stai esplorando, creando non pochi grattacapi), balene spaziali divoratrici di navi, strani fenomeni che rimescolano i geni del nostro personaggio, modificandone i perk, e altri potenziali ostacoli o fonti di risorse.
La punizione per la morte, per fortuna, è meno drammatica del previsto. Ci viene fornito un nuovo "cliente" con perk diversi ma, con l'esclusione di munizioni e consumabili, tutto quanto racimolato e sbloccato dal precedente e sfortunato collega viene conservato. In più, il gioco riparte dall'ultimo snodo di trama raggiunto. La progressione è praticamente costante.
Sì, è un giochino che può essere a volte ripetitivo o un po' stronzetto se la sorte decide di metterci il suo, ma complessivamente l'ho trovato godibile fino alla fine. Che arriva un po' di botto, tra l'altro.
Agevolo trailer in chiusura.
TFP Link :: https://www.youtube.com/watch?v=sxhBQwnnXGQ
Topic: [PC][XO] Void Bastards - Nello spazio nessuno può sentirti morire male (Letto 1299 volte)