Autore Topic: [Cinema] Morto uno Stalin se ne fa un altro  (Letto 550 volte)

0 Utenti e 1 visitatore stanno visualizzando questo topic.

Offline Shagrath82

  • Assiduo
  • ***
  • Post: 1.200
[Cinema] Morto uno Stalin se ne fa un altro
« il: 03 Giu 2019, 20:27 »


Paese: Regno Unito, Francia, Stati Uniti d'America
Anno: 2017
Regia: Armando Iannucci
Genere: Commedia, Biografico
Durata: 106 min.
Sceneggiatura: Armando Iannucci, David Schneider, Ian Martin, Peter Fellows
Attori: Olga Kurylenko, Andrea Riseborough, Rupert Friend, Steve Buscemi, Jason Isaacs

Trama:
La sera del 28 febbraio del 1953, Radio Mosca diffonde in diretta il "Concerto per pianoforte e orchestra n.23" di Mozart. Toccato dall'esecuzione che ascolta nella sua dacia di Kountsevo, Joseph Stalin domanda una registrazione. Ma nessuna registrazione era prevista per quella sera. Paralizzati dalla paura, direttore e orchestra decidono di ripetere il concerto. Tutti tranne Maria Yudina, la pianista che ha perso famiglia e amici per mano del tiranno. Convinta a suon di rubli, cede, suona e accompagna il disco con un biglietto insurrezionale. L'orchestra si vede già condannata al gulag. Ma l'indomani Stalin è moribondo. Colpito da ictus, muore il 2 marzo scatenando un conflitto feroce per la successione tra i membri del Comitato Centrale del PCUS.
« Ultima modifica: 03 Giu 2019, 23:26 da Ivan F. »
Per il resto non è che psicanalizzi nulla, loro parlano e io li ascolto incantata. Un idiota è come un cadavere in autostrada dopo un incidente, passi vicino, non vuoi guardare ma la tentazione per il morboso prende il sopravvento e ci butti un occhio..
Ruko

Offline Shagrath82

  • Assiduo
  • ***
  • Post: 1.200
Re: [cinema] Morto uno Stalin se ne fa un altro
« Risposta #1 il: 03 Giu 2019, 20:30 »
Pareri Personali:
Si può ridere della morte di un uomo?
Assolutamente sì se questo è stato uno dei più grandi e feroci dittatori della storia. Sopratutto se per la corsa alla sua successione si scatena una grottesca corsa al potere che rende il film godibile. Un tipico humor nero britannico dove si ride anche se magari hanno appena sparato in testa a qualcuno. In fondo la morte di un uomo è una tragedia, di un milione è solo statistica.
Storicamente poco accurato nei fatti, ma realistico nel ricreare la claustrofobica sensazione di paura che regnava in tutta l'Unione Sovietica, a partire dai membri dell'apparato.
Bellissima la rappresentazione di Berja e Moltov, il primo uno psicopatico predatore sessuale, il secondo così vittima del lavaggio di cervello che è disposto ad accettare che la moglie sia stata condannata in una delle tante purghe staliniane e quasi non batte ciglio quando gliela riportano a casa. Per prima cosa viene sempre il volere di Stalin, anche quando scopre che lo aveva condannato a morte.
Da riscoprire assolutamente.

VOTO: 8
Per il resto non è che psicanalizzi nulla, loro parlano e io li ascolto incantata. Un idiota è come un cadavere in autostrada dopo un incidente, passi vicino, non vuoi guardare ma la tentazione per il morboso prende il sopravvento e ci butti un occhio..
Ruko