Dopo essermi messo sulla testa un’enorme cacca marrone (ma sono stato combattuto fino all’ultimo con il suino, perché sono un esteta), ho perlopiù finito
Death Squared, un gioco di pensare che è quasi degno di IloMilo.
Death Squared è un platform puzzle per 2-3-4 giocatori, in cui guidare ciascuno il proprio cubo, evitando ogni ostacolo e supportandosi a vicenda per raggiungere entrambi la destinazione. Più o meno come il traffico di Roma, con la differenza che sulla Cristoforo Colombo la gente vuole uccidersi a vicenda.
I cubi, come ti puoi aspettare da un cubo con una merda sopra, non hanno “poteri”. Si muovono in piano e stop. Per questo, il gioco si traduce in un puro esercizio di game design, dettato da un meccanismo di movimenti sincronizzati. E di urla all’altro giocatore. Premi quell’interruttore! Sali sull’ascensore! Non toccare il laser altrimenti scatta la trap... Stronzo! E via così, fino alla collutazione finale.
Ora, vi spiego qual è il miglior pregio e il peggior difetto di Death Squared: il game design è di buona qualità, e a volte ti sembra persino di essere intelligente, ma è molto basato sul trial & pray. In sostanza, non hai la minima idea di cosa attivi in interruttore o un laser fin quando non lo premi. E quando lo premi potrebbe essere tardi, perché una trappola ha massacrato il tuo compagno di merende.
In questo senso, diverse recensioni non centrano il punto, secondo me, quando parlano di elevata difficoltà. Gli enigmi raramente sono troooppo difficili da risolvere o eseguire (Oddio, 18:30 minuti al livello 73 gridano vendetta, mentre la perfezione del livello 79 entusiasma parecchio). Perlopiù, richiedono una degna serenità tibetana. Moltiplica questo per 80 livelli Story (2 giocatori), 40 livelli Party (4 giocatori, molto interessanti!) e 30 livelli Vault (troppo stupidi o intricati per metterli nello Story mode), dividi per l’istinto omicida dei co-giocatori, e si ottiene il voto di Death Squared.
Nota multiplayer: su Switch ognuno gioca con un Joy-coso. E tutti i livelli possono essere giocati con la metà dei giocatori, alternandosi al controllo di due cubi. In definitiva, è anche un gioco in singolo, volendo. E la modalità Party si può giocare perfettamente in due.
Per me, anche visto il prezzo, è promosso, persino con discreto entusiasmo. Anche perché il genere non ha troppi esponenti. E perché IloMilo l’ho già giocato un secolo fa, quindi a volte si deve (volentieri) ripiegare sui cubi con la cacca in testa.
Mio voto: 7,5