Autore Topic: [Armageddon!] Ambientalismo e cambiamenti climatici  (Letto 63710 volte)

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Offline Shagrath82

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Visto che se ne discuteva, andando lievemente OT nel topic delle cagate che ci inoltrano potremmo parlarne qui
« Ultima modifica: 11 Set 2019, 15:16 da Ivan F. »
Per il resto non è che psicanalizzi nulla, loro parlano e io li ascolto incantata. Un idiota è come un cadavere in autostrada dopo un incidente, passi vicino, non vuoi guardare ma la tentazione per il morboso prende il sopravvento e ci butti un occhio..
Ruko

Offline Ivan F.

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Giusta iniziativa.

Domani vedo di raccogliere quello che ho scritto qui e lì e riassumerlo qui.

Anche perché credo di essere il villain di questo topic, in mancanza di un vero villain :)
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Offline slataper

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Ricordiamo che tra i nemici di Greta spiccano Trump e Feltri.
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Offline Giobbi

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Riassumendo direi che l'ecologia non ha alcun senso.
Non ha senso la contrapposizione Natura-Umano

Nel senso che una ruspa diesel é tanto naturale quanto un baobab
Magari ecco la prima é morta (e non é chiaro nemmeno se é un oggetto unico se non per nostra percezione) e il secondo é vivo.

Ma se le api fanno il miele e il miele é naturale come la cera
Così gli umani fanno le ruspe e i tetti d'amianto e questi sono naturali

Quindi saltando alle conclusioni é più ecologista l'uomo che utilizza le ruspe e fa andare avanti l'ILVA dell'uomo che mangia solo carote e si veste con foglie di fico. E' più "naturale" il primo.

Da cui qual'é l'effettivo "ruolo" dell'uomo nel sistema-pianeta Terra?
Causare una rinascita ciclica stile foresta di Nausicaa?

Se l'uomo ha il ruolo di distruttore/rinascita risulta appunto "naturale" chi asseconda tale fine.
Si può poi collegare il paradosso di Fermi.

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E lo dico da fan di Miyazaki eh
Con una certa morte nel cuore


Offline slataper

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Intendi in senso filosofico? All'atto pratico, mantenere in buone condizioni l'ambiente in cui viviamo è una condizione necessaria alla sopravvivenza stessa.
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Offline Diegocuneo

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Dovremmo essere educati/costretti fin da piccoli a non volere desiderare/ottenere tutto

Bisogna far si che la nostra esistenza come specie sia più sostenibile possibile,egoisticamente ne va della nostra stessa sopravvivenza futura(non troppo futura).

Prima si fan degli studi che indicizzino il grado di sostenibilità "delle cose":
Autovetture/cibo/oggetti tecnologici/zona dove si vive/consumi energetici,tutto deve avere un punteggio numerico a seconda del suo impatto.
Si stabilisce una soglia il più ragionevole possibile a cui una singola persona può ambire in quanto impatto personale,diciamo un punteggio di 100,e la persona stessa sceglierà come raggiungerlo.
Esempio:
1-vettura di proprietà 40
2-consumo energetico per videogiochi:5
3-carne 4 volte la settimana:5
4-gas per scaldarsi,spese per la casa,consumo domestico generale:30
5-vacanza 1 volta l'anno a in posto tot e relativo spostamento:7
6-sticazzi...
7-sticazzi 2 ecc ecc ecc...

Nell'arco di un anno (oppure di un mese,oppure di un giorno,dipende da come sia quantificabile) non si può superare il valore di 100,pena megamulte,risarcimenti che scalano in percentuale in base al potere economico (più ricco?Se sgarri paghi più in percentuale rispetto ad un povero,in modo da disincentivare la possibilità che chi può permetterselo faccia il cazz che gli pare)

A tutto bisognerebbe applicare tutti i modificatori del caso,ovviamente.

Non ci sarò mai un calcolo esatto,ci sarà sempre chi farà il furbo,chi non sarà soddisfatto,chi ne sarà danneggiato ecc ecc,ma...il gioco ne vale la candela.

L'alternativa?Sterminiamo metà popolazione umana?Iniziamo domani (meglio oggi) a fare un serio controllo delle nascite?Io firmerei subito.
Un modo bisogna trovarlo,i fatti dimostrano che andare a braccia sta facendo un casino incredibile e ci sta davvero gettando verso un simpatico:MORIREMOTUTTI,nemmeno così in la nel tempo.

Ma per tornare all'idea iniziale:se fossimo educati a doverci accontentare di 100,invece che volere 2000,saremmo non solo più sostenibili,ma più centrati mentalmente,e più felici,non sempre insoddisfatti.

Ma il discorso è enorme/complicatissimo/ben al di sopra sicuramente di quel che posso pensare io.
Però qualcosa bisogna farlo.
Sono un cretino,di classe,infima. Ni.

Offline Drone_451

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1-vettura di proprietà --> Altamente ecologica, ho salvato il mondo da due tonnellate di rottami, non cambio macchina ogni quattro anni inquinando.
2-consumo energetico per videogiochi --> Altamente ecologico, il NES consuma pochissimo
3-carne 4 volte la settimana --> Altamente ecologico, sono dieta pranzo con l'insalata
4-gas per scaldarsi,spese per la casa,consumo domestico generale --> Altamente ecologico, casa vecchia mura perimetrali di mezzo metro, luci a led ovunque.
5-vacanza 1 volta l'anno a in posto tot e relativo spostamento: --> Altamente ecologico, viaggio pochissimo. Quelli che viaggiano sono altamente inquinanti, sapete quante tonnellate di gasolio consuma un aereo/nave?
6-sticazzi --> Altamente ecologico, avendo il batacchio non inquino con assorbenti, creme, cosmetici e gaurdaroba di vestiti.
7-sticazzi2 ---> Ho vinto
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Offline Dark Fantasy

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Un po' di background per chi è interessato: dove siamo, dove potremo essere e qual è il margine di errore stimato nelle previsioni.

Al di là della consapevolezza e delle abitudini dei singoli, qui non si scappa: è necessario (e non sufficiente!) che gli USA facciano un cambio di rotta di 180° passando da un atteggiamento disfattista a uno non semplicemente cooperativo ma rivoluzionario (edit: <- link corretto), il che va a sbattere non solo con gruppi di interesse interni ma anche con il controllo (grossomodo) accentrato della produzione energetica, che è una leva fondamentale di politica estera. Un cambiamento così epocale richiederebbe non solo una pressione sociale enorme ma anche la consapevolezza e l'accettazione da parte delle masse delle conseguenze economiche negative della decarbonizzazione, in un contesto politico già sfibrato da una sostanziale stagnazione e da una rabbia sociale diffusa. La mia fiducia in una soluzione politica del problema è quindi più o meno nulla. E' semmai più probabile immaginare un effetto in senso contrario, cioè del problema sulla politica, di tipo negativo.

Per questi ed altri motivi, più passa il tempo più mi ritrovo ad assumere una posizione simile a quella di Giobbi (pur avendo sempre un atteggiamento ragionevolmente ambientalista per predisposizione d'animo). Come giustamente osservato, filosoficamente si tratta di una posizione nichilista.

Citazione
"Erwin Schrodinger (1945) has described life as a system in steady-state thermodynamic disequilibrium that maintains its constant distance from equilibrium (death) by feeding on low entropy from its environment -- that is, by exchanging high- entropy outputs for low-entropy inputs. The same statement would hold verbatim as a physical description of our economic process. A corollary of this statement is that an organism cannot live in a medium of its own waste products."

-- Daly and Townsend

Il fine ultimo della vita potrebbe dunque non essere quello di evolversi in organismi sempre più complessi fino al raggiungimento della coscienza di sé e in ultimo dell'universo stesso - come espresso da Carl Sagan in 'Cosmos' - ma semplicemente quello di finire - come espresso da Smith in The Matrix :D - magari per ricominciare da capo in un ciclo infinito (modelli del big beng e big crunch).
« Ultima modifica: 09 Mag 2019, 13:52 da Dark Fantasy »
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Offline BombAtomicA

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Io sono estremamente pessimista su questo tema. Da ambientalista (WWF, Greenpeace, pulisco spiagge e boschi quando è possibile, cerco di essere consapevole nella spesa e nell'alimentazione ecc.. ecc..), non vedo veramente come si possa fare quello che ha scritto Dark Fantasy. Il problema non è tanto l'uomo, è il capitalismo che ci ucciderà, questa idea che bisogna sempre "crescere" a dismisura, a scapito di tutto, e più banalmente (e generalizzando un po', ovviamente)  il fatto che sette-presto otto miliardi di persone, potendo, mangerebbero carne ogni giorno e girerebbero in SUV. La rivoluzione necessaria a cambiare rotta dovrebbe essere così radicale, così profonda, che boh... giusto se vengono i Vulcaniani e ce lo mostrano praticamente.

Tra l'altro son d'accordo con Ivan che, se non sbaglio, sottolineò questo aspetto parlando di Greta tempo fa. I grossi inquinatori e distruttori attualmente (escluse ovviamente le superpotenze Cina e America) sono i paesi in via di sviluppo, che ovviamente se ne sbattono di ogni regola se possono far crescere l'economia e sfamare la popolazione che continua a crescere a ritmi caotici. Basta guardare che succede nel Sud Est Asiatico, dove una delle ultime foreste pluviali viene quotidianamente spazzata via per soia (che poi va a sfamare soprattutto gli animali da allevamento) e olio di palma. E non voglio neanche pensare all'Amazzonia, che già prima non stava bene, ora c'è quell'altro porco fascista al potere, lasciamo perdere.

Infine, nonostante il problema del global warning dovrebbe essere un dato di fatto ormai e bisognerebbe passare all'azione, milioni di persone, guidate spesso da governi ignoranti o conniventi, fanno ancora i complottisti di sto ciufolo, o negando o sparando cavolate su HAARP, scie chimiche e robe del genere. Insomma, io davvero ammiro il coraggio di chi decide di far figli ora, perché a meno di miracoli sti poveri ragazzini erediteranno un discreto cesso di pianeta.

"Ice Cream!"

Offline Drone_451

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8 Sono Italiano --> Altamente ecologico, il mio paese ha una crescita demografica negativa
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Offline Diegocuneo

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io credo di avere pure lo sticazzi 3 :)
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Offline Diegocuneo

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e comunque,davvero.tutto passa dalle persone,come sempre,in tutto.
Turbocapitalismosticazzi?Persone.
Fare figliallacazzodicane?Persone.
Credere allacrescitaperenne? Persone.

Quindi:
organizzazione alla base,educazione,persone.
In tutto.

Se ho ancora un goccio di fiducia nel futuro è solo e soltanto per questo.Perchè c'è sempre più gente che studia.Quindi c'è qualche possibilità che qualcuno di intelligente diventi pure sensibile e/o viceversa,e con le giuste motivazioni,la giusta voglia di contare qualcosa,di fare...di..
e...

moriremo tutti
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Offline slataper

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Medici che fumano... Sicuro di avere fiducia nel genere umano?
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Medici che fumano... Sicuro di avere fiducia nel genere umano?
Ho fiducia in me,se posso farcela io che sono uno stronzo...ce la possiamo fare :)
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Offline Dark Fantasy

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La crescita è alla base del capitalismo. I mercati azionari incorporano nel prezzo delle azioni l'attualizzazione dei profitti futuri. Di più: la crescita è alla base stessa del denaro, che è sostanzialmente debito. Mercato, banche e debito sono come un enorme gattone di Shroedinger che è vivo e morto allo stesso tempo - dipende dall'osservatore, che dipende dallo stato del mondo, che dipende dalla crescita. Senza crescita crolla l'intero sistema. E per la sostenibilità del sistema * non basta neanche una crescita qualsiasi (lo zerovirgola nostrano); serve una crescita sufficientemente sostenuta. Per questo la decrescita non è un'opzione realmente contemplata da nessun governo. E per questo anche il calo della natalità è una minaccia del sistema. E comunque no, il solo cambiamento demografico non basta a risolvere il problema in oggetto.

* Qui si intende, la sostenibilità di breve periodo di un sistema insostenibile nel lungo termine
« Ultima modifica: 09 Mag 2019, 14:13 da Dark Fantasy »
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