Quando (mi) stuferà semplicemente non la guarderò Perchè è...una cosa.Ne posso fruire oppure no.
Riesci ad essere sempre così distaccato, sempre e comunque?
Non sarà stato The Boys, ma qualcosa ti avrà fatto incazzare dico.
Qualcosa nella quale sulle prime hai scorto un che di attraente, successivamente provocato un certo tipo di aspettative, infine disatteso ogni buon proposito...
Spero nessuno si offenda, sarò schietto solo per maggior comprensibilità.
Io di fumetti in generale non ne capisco un tubo, non ne ho mai letti, né mi interessa farlo. I film tanto osannati non li capisco, mi sforzo ma mi sembrano letteralmente idioti, falsi, vuoti. Degli esperimenti sociali su base seriale.
La cosa che più basisce è che sono trasparenti: il lavaggio del cervello te lo fanno alla luce del sole.
Ne ho visti un po' purtroppo, perlopiù per compiacere amici.
Solo due mi sono rimasti impressi: Watchmen, Kickass.
The Boys è in quel solco. O meglio lo era.
Nemmeno sedici puntate all'attivo e sembran già che più che voler comunicare, lasciar qualcosa, stian invece cercando il modo migliore per propagare l'onda verde il più a lungo possibile, seguendo di volta in volta la direzione in cui tira il vento, piuttosto che l'allineamento astrale.
Non so se abbia reso l'idea, ma che delusione... anzi mi correggo: io son proprio incazzato.
La continuity de sta minchia ha rotto i coglioni.
HBO salvaci tu.
Ora ti racconterò un storia, degna di Sandrino di Richard Scarry
Ci fu un momento in cui smisi con i comics.
Guardandomi indietro, non recrimino nulla a quell'io, alla persona che ero, o pensavo di essere. Ma non posso non fare a meno di ricordare con una punta di nostalgia come mi pacificai definitivamente con i fumetti americani. Erano passati pochi giorni dall'11 Settembre 2001, non ricordo quanti di preciso, ricordo solo che il mondo provava a tornare alla normalità, a fatica, enorme fatica.
Mi recai come mio solito, di Martedì, nella mia amata fumetteria, dal mio negoziante di fiducia, orario serale. Avevo un numero di abbonamenti notevole, nell'ordine di decine di testate, raccolte, saghe, speciali, crossover, chi più ne ha, ne metta. Leggevo veramente tutto, a volte eccedendo, sono il primo a riconoscerlo. Da The Amazing Spiderman, a F4, da AAComics a X-Men, e poi giù di The Maxx e Image a manetta, persino Vampirella, Rom, Nova, Morbius, Blade, ero un otaku 100% dei fumetti americani. Non ero saturo. Per niente. Non ne avevo mai abbastanza, assolutamente.
Mi stavo destreggiando tra gli scaffali, come mio solito, perché quella fumetteria aveva un'impostazione, che ricordo con nostalgia, molto americana nell'esposizione fumettara. Tutti gli albi erano disposti su scaffalature di metallo lucido, scintillante, con le loro belle variant cover che sbrilluccicavano per bene, come se fossero Sirene, e che figata poi quelle tette di Cho, se ci ripenso.
Incappai in uno speciale sull'11 Settembre, lo ricordo ancora, era sicuramente The Amazing Spiderman, uno Speciale sul’11 Settembre. Chiesi al mio negoziante di fiducia perché non mi era stato messo in casella, al solito.
Il mio venditore, il mitico Fabietto, mi disse con tono lapidario:
"Non so se ti può piacere..."In realtà, a distanza di molti anni, non ho mai veramente capito quella risposta così perentoria.
Forse Fabio inconsciamente sapeva che quell'albo avrebbe infranto lo specchio? - ed Alice ruppe lo specchio - cit.
O forse temeva di perdere un cliente oltremodo fidelizzato? Perché, in definitiva, mi conosceva fin troppo bene. Ma come poteva saperlo del resto? Forse aveva vagamente intuito le conseguenze e così aveva glissato. Elegantemente. Mentre sfogliavo l'albo; c’era una comoda poltroncina per i clienti più fedeli, sentì il mio mondo andare letteralmente in pezzi, in frantumi. Un irriconoscibile Dr. Destino mostrava tutto il suo cordoglio per le vittime dell'attentato terroristico, biascicando frasi su una supposta malvagità superiore alla sua. Ero stunnato, per così dire. Avevo capito del resto che il fumetto era nato su un impulso misto di cordoglio ed orgoglio non troppo ragionato. Ci stava. C'erano tante emozioni tra le pagine.
I personaggi erano fuori dai loro personaggi, dicevano cose come..come...come se fossero cosplayer, gente che si veste da Tony Stark, poi torna a casa con la Punto.
Dr. Doom capisci? Dr.Doom. Quello di Secret Invasion, il despota di Latveria, il più pericoloso super-cattivo che infrangeva il suo mondo, per venire direttamente nel mio. E ci veniva diventando irriconoscibile, dimenticando cosa aveva ordito per anni ed anni, cercando di distruggere il pianeta terra e ovviamente, quello stronzo di Reed.
Ma sì - mi dissi - è normale che questo speciale sia così irrequieto, così commemorativo, i cui proventi erano pure destinati alla beneficenza. Capivo questa condizione. Non fu quello che mi urtava, l'atterraggio venne nei giorni successivi. Questo speciale scavò un solco enorme dentro di me, un incolmabile abisso di ragionamenti, elucubrazioni o seghe, se preferite, come volete.
Vedere tutti questi super impotenti dinnanzi a questa tragedia mi gettò nello sconforto più nero.
Sarò onesto, mi aspettavo qualcosa di diverso, di molto diverso per ricordare la tragedia, le vittime, l'evento. Volevo egoisticamente leggere un what-if. Mi sarei meritato un what-if, perché avevo paura. Anzi tutti ce lo meritavamo e tutti avevamo paura. Volevamo qualcosa che viziasse la nostra fantasia. Invece no. Marvel non la pensava allo stesso modo.
Quindi, mi chiedevo, martellandomi senza sosta, tutti questi buffoni in calzamaglia (cit) non sono stati capaci di combinare niente? Fanno guerre dimensionali, si picchiano tra galassie, mangiano i mondi, si scannano tra i multiversi...e non sono capaci di fermare un aereo che centra una torre?
O salvare almeno chi si getta dai palazzi, dico, volano tutti questi stronzi!
Ero incredule, basito, del resto, possibile che con tutti i congegni tecnologici, con tutti i super poteri possibili ed immaginabili, nessuno sapesse cosa stesse realmente succedendo NEMMENO nel loro mondo? Tony Stark controllava persino la mail del Presidente e non sapeva niente? E tutti le spie, organizzazioni, viaggiatori del tempo, pellegirni spazio-temporali, divinità varie ed eventuali?
Nessuno. Nessuno di loro era riuscito NEMMENO nel loro mondo, a salvare il WTC.
Lo so che era veramente egoistico e puerile da parte mia, ma i fumetti non servono per evadere dalla realtà in ultima istanza? Io volevo vedere, esigevo di vedere i super che salvavano tutti, e non venite a dirmi che vederli in quello stato impotente, dimesso e debole, era realistico, e quindi più bello e quindi umano, affine a "noi" dall'altra parte della pagina (Animal Man cit.).
Fu in quell'esatto momento che capì quell'albo, preso anni prima, con quei disegni che non mi piacevano, e quei baloon scritti fissi-fissi che mi facevano venire l'emicrania, lo avevo letto troppo alla svelta, macinato tra un Silver Surfer e una Shaana, dovevo rileggerlo con molta più attenzione.
Se siete arrivati fin qua vi chiederete cosa centra tutto questo con The Boys.
Assolutamente nulla, in apparenza