Votato la seconda.
Che un player come Google metta piede nei videogiochi è potenzialmente qualcosa di molto positivo, così come lo fu l'ingresso di Sony prima e Microsoft poi.
Adesso, specie in Italia, i tempi sembrano prematuri ma la direzione è probabilmente quella, ammesso che ci siano i presupposti tecnologici per cui un'offerta streaming sia superiore a quella in locale.
Nel momento in cui Google fa come Netflix, offrendo un servizio eccellente, che costa poco e su cui c'è materiale di qualità, allora avranno in tasca una carta vincente e noi tutti ci guadagneremo.
Relativamente al gioco in streaming non ho preconcetti di sorta: da zelota del disco fisico sono diventato un alfiere del digitale (ultimo gioco fisico comprato NMS), quindi anche se adesso l'idea mi sta in puzza, non posso non mettere in dubbio le mie convinzioni.
In tutto questo, e diversamente da come ha scritto qualcuno, ho idea che MS sia quella che ha più da perderci visto che non ha la platea di titoli esclusivi che detiene Sony e che il suo territorio d'elezione sono gli USA, ovvero il pubblico che presumo essere il più propenso ad abbracciare la rivoluzione di Google.
Nintendo si è già distanziata dall'offerta dei suoi competitor e dorme sonni tranquilli.
Curioso di sapere come evolve la cosa.
Viviamo tempi interessanti.