Credo che la strategia commerciale di Stadia sia qualcosa a cui non siamo abituati e di difficile disambiguazione in questa fase. Per il resto d'accordo con te.
Ma il family sharing renderà possibile condividere l'abbonamento come Netflix? Perché in prospettiva rende tutto molto più interessante.
https://multiplayer.it/notizie/google-stadia-family-sharing-programma-previsto-2020.html
Non credo che sarà come Netflix o Disney+ (o come gli account famiglia Apple e Play Store) e sai perché? Per lo stesso motivo per cui i giochi su Stadia costano abbastanza e gli sconti sono accessibili solo con abbonamento Pro: il costo potenzialmente molto elevato della licenza di utilizzo per singolo utente da parte di Google.
Videogiocare tripla A in streaming ha, per adesso e certamente almeno nei prossimi dieci anni, costi completamente diversi dalla musica e dai film, media estremamente meno esigenti in termini di risorse hardware (vale a dire, ad esempio, che una stessa combinazione di CPU e GPU è in grado di virtualizzare centinaia di canzoni e decine di flussi video YouTube a diverse risoluzioni).
Nell'ottica di Google, il servizio dovrebbe avere successo, no? Quindi sperano di essere qui tra 30 anni. Esattamente come PlayStation, Xbox e gli stessi servizi Google di successo. Quando acquisti un gioco su Stadia hai chiaramente il diritto di utilizzarlo liberamente e, dal loro punto di vista, 'per sempre'. Ora, facciamo un esempio estremo. Compri un gioco colossale come Assassin Creed Odyssey. Ti appassioni, lo vuoi finire completamente. Siamo tra le 200-250 ore di gioco. Per Google questo significa metterti a disposizione un hardware in grado di farlo girare e di inviarti un flusso video in 4K a 60 fps per altrettante ore. Sopportandone i relativi costi. Dopodiché magari ti vien voglia di ricominciare da capo. O magari passi a un gioco di corse come Grid o Dirt 2.0. Ti ci appassioni e arrivi a sfondare anche le 300 ore, distribuite nell'arco di chissà quanti mesi. Potenzialmente, i costi di gestione e manutenzione di un gioco tripla A particolarmente longevo possono portare Google persino in perdita, mangiarsi i ricavi ottenuti al momento della vendita. Questo per un singolo utente. Ampliare questa possibilità a due, tre, quattro o sei utenti tramite account famiglia è impensabile. Ripeto: sto parlando dei tripla A e dei futuri, sicuri, giochi basati sulle istante multiple (o calcolo distribuito, più propriamente). Giochi vecchi o indie dalle scarse pretese saranno (e a quel che si è capito già sono) virtualizzati, per cui nel loro caso sarebbe possibile gestire più utenti con una singola istanza.
Come mi immagino, quindi, l'account famiglia? Innanzitutto limitato a poche persone. Quattro, tre, forse due utenze. Soprattutto, l'accesso al gioco sarà mutualmente esclusivo. Se gioco io, non gioca un altro. Se gioca un altro, non gioco io.
In aggiunta o in alternativa, è possibile che questa facoltà venga resa accessibile tramite un secondo abbonamento premium, più costoso del Pro. Guarda ad esempio quel che è accaduto con i servizi di streaming video:
Netflix ha un abbonamento condiviso per quattro utenze, lo stesso Disney+. Si tratta di servizi che, in effetti, prevedono un utilizzo relativamente sporadico, non stai a streammare film per ore e ore di fila, se non in giorni o circostanze eccezionali.
Restando in territorio Google, un acquisto sul Play Store può essere condiviso tra sei account famiglia. Film o app/gioco Android che sia. C'è il Play Pass, ma puoi scaricare solo contenuti selezionati da loro, non tutti. Non a caso, l'abbonamento a YouTube è separato dallo Store (cosa che non avviene, curiosamente, nel caso di Stadia) e l'opzione famiglia è a sua volta separata e più costosa rispetto a quella per utente singolo. E stiamo parlando di contenuti già di per sé accessibili gratuitamente anche se con la pubblicità. Figuriamoci per un servizio che, domani, dovrà proporti l'ultimo Fifa magari con grafica next-gen.