Night in the Woods è un prodotto che mi ha suscitato sentimenti contrastanti.
Da un lato c'è il racconto, bellissimo e simile a nulla che io abbia visto prima nel mondo dei videogiochi. I personaggi sono vivi, emozionanti e complessi; dialogo dopo dialogo costruiscono un piccolo mondo che non può lasciare indifferenti.
Dall'altro lato c'è il game design, che è al servizio del racconto ma è anche una discreta palla al piede. Il gioco è strutturato in giornate, in ogni giornata è possibile parlare con vari personaggi disseminati nell'ambiente oppure far andare avanti gli eventi parlando con uno dei tre amici della protagonista. I dialoghi e gli eventi opzionali sono interessanti, il problema è che per scoprirli bisogna ripetere il giro dei quattro cantoni giornata dopo giornata per interagire con i vari npc disponibili... ad un certo punto io ho smesso di cercare i contenuti opzionali, sebbene la curiosità non fosse venuta meno, e ho semplicemente portato avanti la trama principale.
In un caso di questo genere, in cui il racconto funziona molto bene mente il game design molto meno, la domanda sorge spontanea: la "forma videogioco" ha davvero valorizzato la storia raccontata in Night in the Woods? Secondo me no. Sebbene la possibilità di scoprire con l'esplorazione contenuti non immediatamente accessibili sia piacevole, la ripetitività delle cose da fare ammazza il ritmo e rallenta il fluire degli eventi.
Alla fine, lo consiglio o non lo consiglio? Ho voluto precisare alcuni aspetti che potrebbero scoraggiare qualcuno, tuttavia Night in the Woods è qualcosa di unico che merita sicuramente il vostro tempo.