E' l'orologio biologico, inesorabile, che ti vuole ingabbiare tra pannolini smerdati e pappe rigurgitate.
Tutto sommato quando ci penso, sono giunta alla conclusione che in questo momento mi sento adatta e responsabile a donare la vita.
Io sono la prima di 4 fratelli/sorelle, di due genitori molto assenti per lavoro. Per cui, ogni 5 anni circa ho sempre ricominciato con pannolini, pappine, porta a scuola, riprendi da scuola, compiti ecc. Con disponibilità e amore però anche con enorme sfinimento. Con il più il dispiacere di una sorella morta a pochi anni per leucemia che ho vissuto come se fosse mia figlia.
Questo mi ha oberata, stancata, sfinita e occupata (con in più la mia vita da portare avanti) in modo tale che per anni non ho voluto saperne di figli, mi sembrava di aver già dato.
Ecco, da un anno a questa parte, orologio biologico o meno, mi sento più "aperta".