Dal mio punto di vista faccio notare che è proprio il concetto di scelta a determinare quello di classifica e successivamente di premio.
La scelta è ciò che stabilisce la mia priorità rispetto a quello che ho giocato e al significato/valore che voglio dargli. E mi prendo la responsabilità di esprimere un mio gusto che può essere più o meno allineato con quello che il mercato offre di mainstream o di peculiarità.
Per questo non credo che la visibilità sia una questione nodale, visto che sono io ad attribuire visibilità a un gioco in luogo di tante altre esperienze che possono essere più scontate, probabilmente migliori e anche più sensate.Ma non per me magari che scelgo di sottolineare quel gioco.
E ritorno sul concetto di autoregolamentazione ed equilibrio di diverse istanze, che proprio nel numero e nella tendenza trovano la propria significatività. Se un gioco trova un'importante attestazione da un numero interessante di giocatori, io ne dedurrò un'idea di valore circostanziata e innalzata proprio dal contesto di sfida e classifica. Al contrario, un gioco citato da una sola persona potrà colpire la mia attenzione ma sarà sempre poco rappresentativo di ciò che quello specifico anno ha potuto produrre come offerta. E quindi come premio.
Ogni tanto riscrivo nel thread di Dragons's Dogma sottolineando quanto sia speciale per me quel gioco per tutta una serie di ragioni. E nella votazione di fine anno del suo anno di uscita, probabilmente avrei scelto questo titolo tra i primi 3, al posto del solito Uncharted oppure di qualcos'altro sicuramente più completo, performante e confezionato meglio. E l'avrei fatto proprio per la necessità di indicarlo, operando responsabilmente una selezione che esprima un mio gusto.
E magari qualcuno leggendo la mia classifica potrebbe dire: "
Guarda un po' il Gladiatore che tra i primi tre titoli ha messo DD e non Uncharted...Scemo? Incompetente? Oppure gli è piaciuto talmente tanto da imporlo in un contesto di premiazione?" Così come, quest'anno, a leggere i vari
@Wis e sostenitori di HK avrei potuto constatare quanto questo titolo sia valido e meritevole, proprio perché quel giocatore o quei giocatori (che magari potrebbe anche riscuotere la mia stima) l'hanno scelto come importante e significativo per tante ragioni. E se la cosa ottiene risalto nel pensiero di molti ecco che la classifica di quell'anno si colora di una tinta inedita che è espressione della comunità.
Ecco, questo per dire che il modello analitico di
@The Metaller è senz'altro un modo inclusivo e salomonico di risolvere la questione (da nodo gordiano direi!
), però a mio modo di vedere è una soluzione che rischia di diventare una conta di quanto giocato, una lista della spesa con esigenze diverse e gusti alterni in cui trova sicuramente espressione tutto quello che ho sperimentato senza l'affanno di opzione ponderata che è il bello di una sfida. E non ci sarebbe nulla di male, ma come dicevo secondo me cozza con l'idea di scelta a cui dare risalto proprio per esprimere la mia sacrosanta idea in quel momento e a detrimento di altro.
Per la visibilità poi esiste sempre il forum, con decine e decine di topic dove leggere opinioni distese e approfondite di giochi particolari.
Perché ecco, se mi chiedessero di scegliere tra una bella ragazza mora, una bella ragazza bionda e una bella ragazza rossa non credo che la risposta possa essere "
Tutte e tre...."
Probabilmente divertente, sicuramente stancante, eccezionalmente gratificante ma viene meno l'idea di importanza e preminenza.
Però, se mi piace una bruttina ma affascinante devo avere il coraggio di togliere una delle tre e mettere coraggiosamente la mia scelta.
Questa è visibilità.